Cagliari, i 5 momenti Top e Flop del decennio

Riviviamo i momenti clou dell’ultimo decennio rossoblu, con i nostri 5 “Top e Flop” del Cagliari

Si chiude un decennio che ha segnato la storia del Cagliari, tra risultati sportivi, cadute e risalite, cambi epocali, addii struggenti e grane extracampo. Ne è in arrivo un altro che si aprirà con il botto, grazie al centenario rossoblu ed ai 50 anni dal primo storico scudetto del Cagliari Calcio.

Partiamo dai flop, i 5 momenti negativi che hanno segnato  in negativo, gli ultimi 10 anni rossoblu.

Cagliari-Napoli 0-5 (Stagione 2016-2017)

I rossoblu, appena tornati nella massima serie, sono guidati da Massimo Rastelli, confermato alla guida tecnica dopo la promozione della stagione precedente.

Dopo una buona partenza, i rossoblu cominciano a subire delle pesanti imbarcate: 5 reti dalla Fiorentina, 4 dalla Lazio all’Olimpico e altre 4 dal Toro, prima dell’ennesima debacle casalinga.

Altre 5 reti sul groppone, subite proprio da quel Napoli, il più grande rivale dei rossoblu, che guidato da Maurizio Sarri, annichilisce la “banda Rastelli” a domicilio.

L’esodo a Trieste (2012)

Una delle pagine più nere della storia rossoblu. Lo Stadio Sant’Elia cade a pezzi, la diatriba tra Cellino e comune di Cagliari prosegue: così a farne le spese, sono la squadra e soprattutto i propri tifosi, costretti trasferte oltre mare per i match casalinghe o a rinunciare al proprio abbonamento, comunque rimborsato.

L’esilio rossoblu proseguì per tutto il resto della stagione 2011-2012 e per l’inizio della stagione 2012-2013, ovvero fino al trasferimento ad Is Arenas (poi naufragato) ed al ritorno al Sant’Elia, avvenuto nelle prime gare della stagione 2013-2014.

Caos “Is Arenas” e arresto di Cellino (2013)

Finito l’esilio a Trieste, Massimo Cellino trova nel campo di Is Arenas di Quartu, la nuova casa rossoblu. Lo stadio viene allestito in fretta e furia durante l’estate 2013 e diventa la nuova casa rossoblu.

Peccato che il campo ospiterà il Cagliari per soltanto 9 incontri, visto che verranno fuori inadempienze da parte di Cellino e del Sindaco di Quartu, Contini, che porteranno all’arresto dei due ed alla chiusura dell’impianto.

Il Cagliari, concluderà la stagione a Trieste, prima del definitivo ritorno al Sant’Elia della stagione successiva.

La retrocessione del 2015

All’inizio della stagione 2014-2015, arriva una svolta epocale in casa rossoblu: Massimo Cellino cede la società a Tommaso Giulini, imprenditore milanese.

La stagione parte con Zeman in panchina e diversi giovani promettenti, come Crisetig e Longo.

I rossoblu stazioneranno sempre in zona retrocessione, Zeman verrà sostituito da Zola, che a sua volta verrà rimpiazzato dallo stesso boemo, che a stagione ormai compromessa, verrà sostituito da Gianluca Festa.

I rossoblu, retrocedono in B dopo ben 11 anni e dovranno dire addio alle bandiere Conti, Cossu e Pisano.

Ciao, Davide (2018)

La notizia più triste di tutte è la scomparsa, prematura di Davide Astori, che aveva lasciato il Cagliari nell’estate del 2014 per passare alla Roma, ma rimasto sempre nel cuore dei tifosi rossoblu per come si è distinto sia dentro che fuori dal campo.

Una notizia che tanto ha fatto male al Cagliari ed ai propri sostenitori.

Passiamo ora ai top 5 dell’ultimo decennio rossoblu, momenti che hanno segnato in positivo gli ultimi 10 anni rossoblu:

Inter-Cagliari 1-4 (Stagione 2014-2015)

La più grande illusione della storia recente del Cagliari: i rossoblu guidati da Zeman annicchiliscono l’Inter di Mancini, grazie alle reti di Sau in apertura ed alla clamorosa tripletta di Albin Ekdal.

Peccato, perché questa vittoria avvenne nell’arco della stagione della retrocessione, ma è comunque un risultato rimasto impresso nella memoria rossoblu.

Via Cellino, dentro Giulini

L’estate del 2014 è quella della svolta epocale: Massimo Cellino lascia la società rossoblu dopo ben 22 anni e la cede a Tommaso Giulini, che rileva la società rossoblu dopo le pagliacciate targate “fantomatici arabi” e Silvestrone ed i “fantomatici americani”, con tanto di accordo (mai esistito?) con Cellino.

Certo, la prima stagione è stata infausta a causa della clamorosa retrocessione, ma l’attuale presidente si sta riscattando con l’immediata promozione, il miglioramento costante sul campo con i risultati degli ultimi mesi e con un grandissimo miglioramento a livello social e marketing.

La società c’è, è bella solida e promette ancora di stupirci in vista del centenario che sta per arrivare.

L’immediata risalita nella massima serie (2015-2016)

Il Cagliari, guidato da Rastelli, torna immediatamente nella massima serie, vincendo il campionato cadetto ai danni di uno strepitoso Crotone, in lotta con i rossoblu per il primo posto fino alla fine.

Decisiva la vittoria di Bari per la promozione e quella con lo Spezia, grazie ad una splendida rovesciata di Sau, per il primo posto matematico.

Mercato stellare ed ambizioni europee (2019-in corso)

Nell’estate 2019, quella passata, il Presidente rossoblu dimostra grandi ambizioni in vista della stagione che porterà al centenario.

Certo, viene ceduta una pedina fondamentale come Barella all’Inter, ma i proventi della sua cessione vengono allestiti per regalare una rosa competitiva a Maran: arrivano giocatori come Rog, Nandez, Simeone, Olsen ed il rientrante Nainggolan. Nonostante gli infortuni in avvio di stagione di Cragno e Pavoletti e le prime due sconfitte nelle prime due gare, il Cagliari vola ed inanella una serie di 13 risultati utili consecutivi, interrotti dalle ultime due sconfitte con Lazio e Udinese, che lo mantengono comunque al sesto posto in classifica a Natale.

Il Cagliari ed i suoi tifosi sognano e continueranno a farlo nel 2020, anno dello storico centenario.

Lo spettacolare “Conti Day” (giugno 2016)

Giugno 2016: il Cagliari festeggia il ritorno nella massima serie e concede, finalmente, il giusto tributo a Daniele Conti, ritiratosi un anno prima e che non ricevette a suo tempo il doveroso tributo, anche a causa di quella sciagurata retrocessione in Serie B.

Viene organizzata una partita d’addio in suo onore, con tanti giocatori del presente e del passato a rendergli omaggio (la lista sarebbe infinita), senza contare il giro di campo da brividi che ha preceduto il match.

Il giusto riconoscimento per un un uomo che ha scritto la storia del Cagliari ed il doveroso saluto allo stadio Sant’Elia, che ha visto proprio in occasione del “Conti Day”, aprire le proprie porte prima del passaggio all’adiacente Sardegna Arena.

Vota il “top” ed il “flop” giocatore rossoblu del decennio

Chiudiamo in bellezza, lasciando spazio ad un’iniziativa per i tifosi, ovvero quella di votare il Migliore ed il peggior giocatore del decennio che si sta concludendo, sulla nostra pagina Facebook Tifo Cagliari