Decennio Cagliari: i Top e i Flop degli ultimi dieci anni rossoblu

Riviviamo insieme i momenti topici del decennio Cagliari che si è appena concluso, con i nostri 5 “Top e Flop”.

Partiamo con i “Flop” di questo decennio Cagliari che si è appena concluso.

5. Cagliari-Napoli 0-5 (2016-2017)

Il Cagliari è quello neopromosso e guidato da Massimo Rastelli, il Napoli quello di Maurizio Sarri, che tanto sta facendo divertire tutta Italia con il “Sarriball”.

Rossoblu che partono bene, soprattutto in casa, ma che sono reduci da qualche imbarcata di troppo, come le 5 reti subite da Fiorentina e Torino e le 4 prese dalla Lazio: con i partenopei arrivano altre “5 pere”, un risultato inaccettabile soprattutto se si considera la rivalità con l’avversario partenopeo.

La partita più brutta, a memoria, di questo decennio appena concluso.

4. Sceicchi prima, Silvestrone e gli americani poi: pagliacciata societaria (2014)

Dopo tutte le vicissitudine legate allo Stadio, Massimo Cellino decide di cedere la società rossoblu.

Inizialmente si parla di accordo trovato con il fondo qatariota della famiglia Al Thani, proprietaria tra le altre del PSG, poi entra in scena l’intermediario Luca Silvestrone che in collaborazione con l’ingegnere americano Dan Meis, dichiara di rappresentare una cordata americana pronta a rilevare il Cagliari ed a costruire il nuovo stadio.

Cellino incontra Silvestrone a Miami e trova l’accordo per la cessione, poi l’intermediario e gli americani (dall’identità mai rivelata) spariscono dai radar, così che Cellino cede il Cagliari a Tommaso Giulini, attuale Presidente rossoblu. Pagliacciata societaria seconda soltanto a quella di Manenti a Parma (stesso periodo, tra l’altro).

3. Esilio a Trieste, Is Arenas e arresto di Cellino (2012-2013)

Nel marzo del 2012, i visti i continui e mancati accordi tra società e comune di Cagliari in merito alla ristruttuazione del Sant’Elia, il presidente Cellino decide di trasferire le gare interne dei rossoblu al “Nereo Rocco” di Trieste, per le restanti quattro gare casalinghe del campionato 2011-2012.

A fine stagione, vista l’indisponibiltà del Sant’Elia, Cellino opta per il campo “Is Arenas” di Quartu, come nuova casa dei rossoblu.
Vengono eseguiti in fretta e furia i lavori di adeguamento dell’impianto quartese, che nel gio i un’estate, da campo di società di Eccellenza regionale, si muta in uno stadio di Serie A vero e proprio.

Peccato che i problemi proseguano: prima l’apertura parziale, poi dopo 14 gare disputate il ritorno a Trieste.

Is Arenas viene prima bloccato e poi chiuso del tutto, Massimo Cellino ed il Sindaco di Quartu Contini vengono arrestati con l’accusa di peculato e falso ideologico.
La squadra termina la stagione a Trieste, per poi tornare la stagione successiva, in un Sant’Elia raffazzonato.

2. La retrocessione al primo anno di Giulini (2014-2015)

Stagione 2014-2015: Tommaso Giulini nuovo presidente e Zdenek Zeman nuovo allenatore, innesti giovani adatti al gioco del boemo, su tutti i due “talenti” Longo e Crisetig ed il portiere Cragno.

Due roboanti vittorie esterne contro Empoli ed Inter e tutti sognano una nuova “Zemanlandia”: errato.

Zeman esonerato, arriva Zola, poi torna Zeman ed infine Festa per chiudere dignitosamente: nel frattempo Ibarbo va alla Roma a gennaio, arrivano una marea di nuovi innesti e Longo non segna.

Il Cagliari, dopo 11 anni torna nella serie cadetta, non male come primo anno per Giulini.
Inoltre, si registrano gli addii di Conti, Cossu e Pisano, che lasciano i rossoblu senza il doveroso tributo.

1. Ciao, Davide (4 marzo 2018)

La data più triste per il Cagliari, per la Fiorentina e una delle più tristi del calcio italiano: Davide Astori scompare prematuramente a 31 anni, in una stanza di albergo nella notte precedente a Udinese-Fiorentina.

Il Cagliari sarebbe dovuto scendere in campo a Marassi contro il Genoa, ma ovviamente non lo ha fatto, scosso e distrutto da quella terribile notizia. Davide, per anni è stato uno di noi e per anni si è distinto per lealtà e capacità umane oltre alle innate doti da difensore centrale, che con la nostra maglia indosso lo hanno portato a vestire la maglia azzurra, prima di passare alla Roma prima e ad i viola poi.

Una grossa perdita, che rimarrà purtroppo impressa nella memoria rossoblu.

Ed ora, passiamo alle cose belle di questo decennio, riviviamo i 5 momenti “Top” rossoblu!

5. La grande illusione: Inter-Cagliari 1-4 (2014-2015)

La più grande illusione degli ultimi 10 anni, un risultato che ha fatto rivivere per poche settimane, lo spirito di “Zemanlandia”.

Il Cagliari del boemo, stende l’Inter alla “Scala del Calcio” per 4-1: Sau apre le danze, Osvaldo pareggia, Ekdal sfodera una clamorosa tripletta.

Zeman ed il Cagliari gongolano, peccato che la stagione sia andata in maniera diametralmente opposta, ma questa partita resterà comunque nella storia rossoblu.

4. Svolta epocale, il Cagliari cambia proprietà dopo 22 anni (2014)

Dopo 22 anni di Presidenza, Massimo Cellino vende il Cagliari Calcio a Tommaso Giulini, imprenditore milanese con un passato nel cda dell’Inter, che la spunta sul fondo americano (sempre se è esistito) rappresentato da Silvestrone.

Certo, la prima stagione è stata completamente fallimentare, ma col passare del tempo si notano grossi miglioramenti sia sul lato sportivo che su quello d’immagine, con i risultati sul campo di questa stagione, le tante iniziative di marketing e social che si susseguono.

L’immagine del Cagliari è cresciuta e continuerà sicuramente a farlo.

3. L’immediato ritorno nella massima serie (2015-2016)

Il Cagliari, guidato da Rastelli, torna nella massima serie dopo un solo anno nell’inferno della Serie B, vincendo il campionato dopo un sorprendente duello con il Crotone di Davide Nicola, promosso anch’egli nella massima serie.

Campionato vinto per la prima volta dai rossoblu e ritorno immediato nella massima serie.

2. Mercato super e “zona Europa” (2019-in corso)

Il Cagliari nell’estate del 2019 cede Nicolò Barella all’Inter: Giulini reinveste i proventi della cessione e regala a Maran una squadra di prim’ordine, anche in vista del centenario del 2020.
Arrivano Rog, Nandez, Simeone ed Olsen, torna clamorosamente Nainggolan dall’Inter.
Le prime due sconfitte contro Brescia ed Inter unita agli infortuni seri di Cragno e Pavoletti, non scoraggiano i rossoblu che inanellano ben 13 risultati utili di fila prima delle ultime due sconfitte contro Lazio e Udinese.

Gli uomini di Maran chiudono il decennio al sesto posto e sognano l’Europa insieme ai propri tifosi: continuiamo a sognare in quest’inizio di 2020!

1. Il “Conti Day” (23 maggio 2016)

Il Cagliari, nella serata in cui ha ricevuto la Coppa per la vittoria del campionato di Serie B, concede il meritato tributo a Daniele Conti, il “Conti Day”, una parata di stelle rossoblu del presente e del passato che si affrontano in un match amichevole.

Tra i tanti nomi presenti Roberto Muzzi, Mauro Esposito, David Suazo, Nelson Abeijon, Max Allegri, che hanno deliziato il pubblico con le proprie giocate.

Senza contare Bruno Conti e Bruno Conti junior, che hanno sancito il passaggio di consegne tra passato, presente e futuro della famiglia Conti.

Da brividi il giro di campo finale di Conti, che si è chiuso in maniera pazzesca sotto la Nord.

L’auspicio per il 2020 è quello di abbandonare la Sardegna Arena, che pochi mesi dopo prese il posto del vecchio Sant’Elia, per il nuovo, definitivo, impianto.

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