
Massimo Drago: “Abbiamo sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare, non facendo nulla di quanto preparato in settimana”
Spiace dirlo, soprattutto da tifoso che poi non ha dormito la notte, ma il gol di Michele Cremonesi al 94° ha ristabilito quel senso di giustizia ed equità che l’effimero vantaggio siglato da Cinelli stava stravolgendo. Perché su questo ha indubbiamente ragione Semplici, il giovane e bravo allenatore della Spal, la sua squadra non meritava assolutamente di perdere ed anzi il punticino ottenuto al Dino Manuzzi va stretto ai ferraresi. Il Cesena infatti peggio di così non poteva fare e per stessa ammissione di Drago “ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare, non facendo nulla di quanto preparato in settimana”… Insomma, c’è poco da stare allegri e se non succede prestissimo qualcosa che inverta il trend, bisogna iniziare a preoccuparsi parecchio.
Il giorno dopo della disfatta (perché di questo si è trattato nonostante il punto comunque guadagnato) i 4 in pagella fioccano, le voci di liti e malumori si rincorrono, le punizioni inflitte dalla società vengono ufficializzate e lo scenario è desolante. I barbari sono calati, hanno fatto razzia e dietro di loro hanno lasciato solo distruzione e macerie. Melodrammatico, lo so, ma efficace per descrivere il mio stato d’animo in questo momento.
Un solo dato: sono serviti ben 66 minuti per vedere la prima vera azione offensiva del Cesena, dopo che Drago aveva già operato due cambi per ridisegnare una formazione che per tutto il primo tempo è stata succube degli avversari, con l’unica conclusione nello specchio della porta di tutti i 94′ di gioco tramutata in gol (Cinelli al 76°). Paradossalmente, si poteva anche vincere la partita peggio giocata di tutto il biennio draghiano, prima che Cremonesi rimettesse tutto a posto in extremis. Le considerazioni tecnico tattiche sarebbero tantissime, ma basta forse questa per descrivere la pochezza del Cesena di ieri sera.
Rispetto ai singoli mi limito ad aggiungere che se schieri Rodriguez anziché Djuric allora vuol dire che proverai a giocare palla a terra, perché se invece continui a lanciare alto in avanti ed il bosniaco è seduto che aspetta il suo turno, c’è qualcosa che non va; parimenti, se conosci il dinamismo ed il pressing del centrocampo spallino e Kone assiste impotente per un tempo dalla panchina, qualcosa non doveva essere troppo chiaro. E così via…
Articolo in collaborazione con www.cesenamio.it