Chievo, ancora niente da fare

Chievo sempre più giù. Con la Roma finisce 0-3 con goal di El Shaarawy, Dzeko e Kolarov. Gialloblu mai veramente pericolosi, se non per un paio di occasioni.

Arrivati al capolinea?

Empoli-Chievo era senza dubbio la partita della svolta, che però non c’è stata. La squadra di Mimmo Di Carlo doveva vincere. Senza se e senza ma. Così non è andata. Prima dello scadere del primo tempo si era sul 2 a 0 (cosa mai vista in questo anno maledetto). Non siamo riusciti a gestire un duplice vantaggio, facendoci riprendere due volte. Altro pareggio, altro punto inutile per la classifica. Agli occhi di molti (e probabilmente anche degli stessi giocatori) questa era l’ultima spiaggia. Serie A o serie B. Che, per carità, nulla sia ancora deciso è vero… nel calcio tutto può succedere, ma questa volta sembra proprio impossibile. E sembra che anche i giocatori si siano rassegnati all’idea.

Chievo-Roma

Nella formazione iniziale c’è una grande novità: il veterano Frey (che è costretto ad uscire dal campo per infortunio muscolare al 39′ del primo tempo… maledetta vecchiaia!). La Roma parte subito forte e dopo pochi minuti è già 1 a 0. Il secondo goal arriva prima dei 20′ di gioco. Il Chievo qualche occasione per accorciare le distanze ce l’ha, ma non la sfrutta. All’inizio del secondo tempo arriva anche il terzo goal ed è qui che sostanzialmente la partita finisce. La squadra gialloblu non riesce più a costruire, è priva di idee e la Roma si limita a gestire la partita.

Chievo: chi sale e chi scende

Tra i migliori vi sono senza dubbio Leris e Dioussé, gli unici effettivamente in grado di far girare palla a centrocampo. Hetemaj, dal quale ci si aspetta sempre tanto, essendo lui lottatore di natura, ha deluso le aspettative: anche contro l’Empoli aveva giocato una brutta partita e ora riconferma questa sua tendenza negativa. Esce dal campo alquanto nervoso (mi sorge una domanda: questo suo malessere deriva dalla sua richiesta di essere ceduto, richiesta che però è stata declinata?). Nota negativa anche per Barba che non riesce a contenere le spinte dei giocatori romanisti e, contemporaneamente, a portare su palloni per alzare il baricentro.

I new entry

Tra i nuovi arrivati, spazio anche per Piazon e Schelotto. Il primo del tutto assente (dove sta il suo talento?), il secondo si è dimostrato invece particolarmente voglioso e determinato, arrivando anche ad un tiro in porta e proponendo un buon gioco. Quest ultimo infatti è diventato il nuovo idolo della curva, che si è esaltata nel vedere qualcuno che è finalmente entrato con la cazzimma.

Ripartiamo dagli stessi punti e dallo stesso ultimo posto in classifica. Con qualche infortunato in più (che si aggiunge a capitan Pellissier) e con molte, molte incertezze. Ma questa è un po’ la linea che ci perseguita da tutto il campionato.