
Fiorentina: ecco tratto in poche righe un bilancio di inizio stagione, con la sguardo a domani quando ci sarà il derby regionale
L’obiettivo dichiarato e minimo per quest’anno è e deve essere la riconferma di un piazzamento europeo.
Guardando il mercato delle altre era auspicabile il mantenimento del quinto posto conquistato la scorsa stagione. La classifica e l’ambiente recita tutt’altro: perché?!?
Ovviamente le colpe sono da distribuire tra tutte le parti coinvolte: Società – Allenatore – Giocatori.
Per capire quali sono i veri errori però è necessario analizzare in ogni minimo dettaglio cosa è stato sbagliato e soprattutto individuare tutti i punti migliorabili nel corso della stagione.
E’ troppo facile dire che la Fiorentina si trova a metà classifica, perché Kalinic non segna!
Un bilancio sulla società
L’errore principe è la mancanza di sincerità ad opera dei fratelli Della Valle. In Italia ci sono quattro squadre (Juve Roma, Inter e Milan) dove regolarmente vengono (o verranno nel caso delle milanesi) immessi capitali per il rafforzamento della squadra. Nella Fiorentina NO! Il ritorno di Corvino è solo uno specchietto per le allodole in quanto il direttore sportivo non si cambia a maggio \ giugno.
Un bilancio sull’allenatore
Esiste un undici titolare? No, siamo a metà novembre e il mister continua a fare esperimenti: Borja Valero ha cambiato 3 ruoli in 40 metri di campo, Tello gioca in quanto pupillo e purtroppo non sta rispettando le attese mettendo in difficoltà allenatore e compagni. Il turnover viene fatto poco e male. Non si regalano due punti in casa contro il CROTONE!!!!! È inaccettabile vedere una volta le due prime punte e la partita successiva sconfessare questa scelta, senza nemmeno adattarsi all’avversario che si ha di fronte. Ripeto, basta esperimenti, è obbligatorio continuare con una sola identità di gioco, poi gli interpreti possono variare e non è colpa del mister se le riserve non sono all’altezza. Navigare a vista come in questi mesi non porta benefit a nessuno, nemmeno allo stesso Sousa che rischia di perdere appeal per un’eventuale prossima esperienza all’estero.
Un bilancio sui singoli
Qualcuno si aspettava di andare a fare il titolare altrove e invece è rimasto da scontento.
Mi riferisco a Badelj che giocando in nazionale con Rakitic e Modric ha pensato di meritarsi un posto in una big….povero croato adesso per evitare la panchina deve mettere in mezzo il procuratore.
Capitolo Bernardeschi: l’avventura in Nazionale ha ovviamente compromesso la preparazione atletica, quindi è inevitabile sia in ritardo di due mesi rispetto agli altri, ma lui non ha mai messo in mostra delle capacità di adattamento a un ruolo non suo (coprire tutta la fascia) in cui però gli è richiesto solo di correre.
Tatarusanu: quest’anno la concorrenza è sulla carta aumentata in quanto sono arrivati due portieri. La fiducia verso il rumeno è incondizionata, però lui non ricambia e continua a fornire insicurezza a tutto il reparto.
Ci sono anche delle piacevoli sorprese (Sanchez, Chiesa, Hagi, Cristoforo), ma purtroppo in queste condizioni il treno che porta verso l’Europa potrebbe partire senza averci a bordo.
Domenica c’è il “derby” in casa dell’Empoli, partita che siamo obbligati a vincere senza prendere gol da una squadra che in attacco ha molti problemi a trovare la rete. Anche se nell’ultima contro il Pescara ha calato il poker. Noi, siamo fiducio, pensiamo in positivo, anche se il bilancio è per metà negativo.