
Vittoria sofferta, polemiche causa VAR, luci ed ombre. L’Inter di Spalletti tiene il passo
E’ lunedì notte, domani tocca alzarsi e lavorare, ma non riesco a prender sonno. Non è per Halloween, non è per qualche incubo. Forse la pizza indigesta. Così ripenso alla partita che si è conclusa da poco, nel dormiveglia mi appaiono flash di Verona – Inter. Li butto giù, come fossero pillole.
QUADRATURA
Borja Valero trequartista con Vecino e Gagliardini dietro sembra essere la quadratura del cerchio, non solo perché scelta praticamente obbligata. lo spagnolo interpreta il ruolo alla grande e per un’ora buona illumina con le sue giocate. Il gol è solo la (pesantissima) ciliegina.
PARTNERS IN CRIME
Vecino e Gagliardini, per mesi concorrenti per una maglia da titolare, il meglio lo danno insieme. Sembrano completarsi a vicenda, tirare fuori il meglio l’uno dall’altro. La strana coppia a tinte nerazzurre continua a crescere.
ANCORA ASSIST
Candreva si è ufficialmente riconciliato coi tifosi. DI nuovo applausi all’uscita per lui. E per uno che sbaglia tanti cross, la statistica parla di un altro assist, arrivato proprio su traversone dalla destra.
MURO INTER
Skriniar anche quando non è nella serata migliore è un cliente tostissimo. Miranda gestisce con l’esperienza e mette la pezza su un paio di conclusioni a botta sicura. Dicono che Spalletti preghi ogni sera sulle loro maglie per preservarli integri e senza diffide.
LAMPO
Ivan Perisic per grossa parte della partita è sembrato annaspare. Pur impegnandosi, le cose proprio non gli riuscivano, e a furia di tentarci la lucidità iniziava ad abbandonarlo. Poi si è trovato nel posto giusto al momento giusto. E soprattutto si è ricordato di essere Perisic. L’Inter vince grazie a una sua prodezza, che nella memoria collettiva cancellerà il periodo di appannaggio.
VAR
A Verona ormai ci stanno prendendo l’abitudine. Il sistema è migliorabile (in fondo siamo solo all’inizio), le incertezze sulle decisioni che dovevano togliere ogni dubbio ancora restano. Ma almeno abbiamo una pausa in più per andare in bagno.
TORNARE COI PIEDI PER TERRA
Dopo Inter – Sampdoria un po’ tutti ci eravamo scusati con Nagatomo. In fondo è difficile non volergli bene con quell’espressione da cartone animato. Ma la previsione collettiva si è avverata subito: “Non è un fenomeno, alla prossima partita tornerà a fare cazzate, e noi a insultarlo”. Forse sono i complimenti a fargli male. A Verona è in netta difficoltà, Romulo sembra Maicon e l’impegno da solo non sempre paga. Non punta mai l’uomo, tanto che se ti incontra per strada e vi spostate entrambi dallo stesso lato, invece che iniziare la danza del “passo io/passi tu”, si gira e torna indietro, come in campo. Sul finale però tira fuori un’accelerazione che fa quasi sognare, sembra rimbalzare sugli avversari. Ma almeno per questa settimana lo si perdona ancora.
SBAGLIANDO SI IMPARA
Al minuto 93 si può ammirare il momento esatto in cui Cancelo impara la diagonale difensiva. Dopo essere quasi costato all’Inter un derby in una situazione pressoché analoga, il movimento questa volta salva il risultato.
OGNI MALEDETTO LUNEDI’
Brozovic entra in campo con l’atteggiamento di tutti noi al rientro a lavoro di lunedì. Lo vedi già guardandolo in faccia, è rassegnato. Caro Brozo, è solo l’inizio di una lunga settimana per tutti, con vista Toro. Non ti consolerà affatto sapere che prossima volta ti tocca il pranzo domenicale i campo.
Fonte immagine: Gazzetta.it