
Tredici partite giocate e secondo posto in classifica a due punti dal Napoli.
Il biscione nerazzurro: Stiamo viaggiando con una media strepitosa, grazie a dieci vittorie e tre pareggi.
Poteva essere un fuoco di paglia dopo due o tre partite, ma ora siamo a novembre e le partite sono già 13.
Siamo a due terzi del girone d’andata e dobbiamo decidere cosa fare da grandi.
Ma quante partenze al fulmicotone e poi stagioni concluse in modo deludente?
Il biscione nerazzurro: Mi viene in mente l’Inter 2015/16 targata Mancio, che vinse le prime partite, partendo con un bel filotto e poi si piazzò solo quarta.
Ma a dispetto di allora, noi stiamo dimostrando una continuità diversa, a fine girone d’andata eravamo piazzati bene solo grazie alla partenza iniziale, ma già a novembre palesavamo notevoli lacune.
Anche il quarto posto ottenuto, tra l’altro ora sufficiente per un piazzamento Champions, fu conquistato solo grazie all’ottimo inizio. E questo non può che rendermi ottimista.
Però il gioco non migliora!!!
Il biscione nerazzurro: Forse ci dimentichiamo che veniamo da stagioni difficili e che la squadre dello scorso anno era tutta da rifondare.
Mister Spalletti sta facendo un ottimo lavoro e sta mettendo a posto i tasselli un po’ alla volta, partendo da difesa e centrocampo difensivo e i risultati si vedono.
La squadra non è bella da vedere, ma subisce poco, domina e segna quanto basta. Il gioco arriverà, le vittorie ed i punti arrivano subito.
Cinque i pilastri che hanno contribuito a far decollare la squadra!
Il biscione nerazzurro: Grazie ad un mercato molto mirato e apparentemente senza i “grandi nomi”, ma soprattutto dopo tanto lavoro e tanto allenamento ecco gli asset con qui il nostro Luciano sta riportando la nostra “Pazza Inter” alla classifica che le compete:
- La maturazione di Handanovic, che fosse un ottimo portiere è indiscusso, ma mancava sempre quel qualcosa dal lato caratteriale che lo separava dall’essere un campione, quest’anno vedo in lui quella sicurezza in più che può finalmente consacrarlo.
- Skriniar, uno dei più grandi difensori al mondo, secondo me il più grande, vicino a lui anche Miranda è rinato ed anche il nostro portier è più sicuro.
- Borja Valero, è ordinato, detta i tempi ed è geometrico. Pittbull Medel il suo lo faceva, ma in questa zona del campo contano molto anche i piedi buoni, Borja ce li ha. Mi ricorda il grande “Matteoli”
- La valorizzazione di Perisic, ha ancora troppe pause ed il ragazzo deve crescere ed in fretta, però i colpi da campione non mancano; settimana scorsa mi sono addirittura lanciato paragonandolo al grande Bec, le serva di stimolo e si senta onorato.
- La responsabilizzazione di Icardi, grande giocatore e grande goleador sicuramente, non ha mai però dimostrato nelle stagioni precedenti di essere stato troppo attaccato alla maglia. Il pallone portato a casa dopo la sconfitta contro la Viola non mi è ancora andato giù del tutto. Quest’anno sembra notevolmente cambiato. Grazie Luciano!!
Ora pensiamo alla partita che ci attende
Il biscione nerazzurro: La trasferta di Cagliari sarà piena di insidie, la squadra sarda è abbastanza tranquilla ma i sei punti di vantaggio sulla terz’ ultima non possono essere sufficienti, cercherà con ogni mezzo di strappare il pari.
Attenzione a Joao Mario e Pavoletti, dovremo essere freddi e non pensare a sbloccarla subito e, soprattutto non pensare al primo posto temporaneo di stasera in caso di vittoria.
Il nostro Luciano dovrebbe schierare questa formazione:
Handanovic, D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Santon, Vecino, Gagliardini, Candreva, Borja Valero, Perisic, Icardi
Padelli, Berni, Cancelo, Nagatomo, Ranocchia, Dalbert, Joao Mario, Brozovic, Karamoh, Eder, Pinamonti a disposizione.
Lopez dovrebbe rispondere con questo undici:
Rafael, Romagna, Andreolli, Ceppitelli, Faragò, Ionita, Cigarini, Barella, Padoin, Pavoletti, Joao Pedro.
Cragno; Capuano, Pisacane, Miangue, Dessena, Cossu, Farias, Giannetti, Melchiorri a disposizione.
L’attesa è cominciata
Il biscione nerazzurro: La tensione sta salendo ed io, per rilassarmi, mi godo la meravigliosa media scudetto di 2,53 punti a partita (96 punti di proiezione), i due punti di vantaggio sulla Juve, 14 sui cugini rossoneri e canto “Pazza Inter Amala”