
E’ un Chris Froome insolito quello che a Bagnères-de-Luchon, nella 8^ frazione del Tour de France, conquista vittoria di tappa e maglia gialla
Ultimi 100 metri di salita di una tappa che ne presenta più di 4.000 di dislivello: Chris Froome sprinta, apparentemente per conquistare i punti in palio in vetta al Peyresourde, Nairo Quintana, Fabio Aru e tutti gli altri lasciano fare, tanto poi si rialza – pensano – e ne approfittano per prepararsi alla discesa, dissetarsi e controllare i freni. Quello che nessuno invece si aspetta è che il “keniano bianco” tiri dritto con una ferocia mai vista prima in discesa ! Posizione aerodinamica, rapporto lunghissimo e curve pennellate alla perfezione; Alejandro Valverde è il primo ad annusare il pericolo e si mette in testa, ma il britannico si allontana inesorabilmente e perderà terreno solo nell’ultimo tratto pianeggiante, quando ormai è già entrato a Bagnères-de-Luchon. Un capolavoro tattico per Froome che sorprende gli avversari su un terreno non propriamente suo e mette a segno il primo punto a favore con 13″ guadagnati a cui se ne aggiungono 10 di abbuono, vittoria di tappa e maglia gialla. Non che cambi molto in classifica generale, troppe tappe e troppe difficoltà sono ancora in programma in questo Tour de France e pochi sono i secondi guadagnati, ma il primo risultato è certamente raccolto per il Team Sky che si prende la maglia ed elimina alcuni concorrenti potenzialmente pericolosi come Alberto Contador, Wilco Kelderman, Warren Barguil e Pierre Rolland che perdono oltre un minuto e mezzo. Naufraga invece Vincenzo Nibali che giunge con mezz’ora di ritardo, ma non aveva senso tenere duro se l’obiettivo è quello di conquistare una vittoria nelle prossime tappe di montagna o dare una mano ad Aru che ora è 7° a soli 23″ da Froome. Da segnalare infine la bella azione da lontano, che poi si spegne, di Rafal Majka, Pierre Rolland e Tony Martin che vale al francese il transito per primo sul Tourmalet, la vetta più alta del Tour 2016 ed al polacco la maglia a pois degli scalatori.
9^ Tappa: Vielha / Val d’Aran – Andorre / Arcalis [km 184,5]
Domani si sconfina dapprima in Spagna e poi nel Principato di Andorra per la 9^ frazione, una delle tappe più dure di questo Tour: oltre 5.000 metri di dislivello, 5 gran premi della montagna (tre di 1^ categoria, uno di 2^ e l’ultimo classificato hors catégorie) ed un arrivo in salita che risulterà determinante per il proseguo della corsa. Partenza da Vielha, paesino in Val d’Aran nei Pirenei spagnoli e strada che immediatamente sale verso il Port de la Bonaigua (1^ cat. 13.7 km al 6.1%), salita sulla quale partirà la fuga di giornata. Lunga discesa e falsopiano fino ai piedi del Port del Cantò (1^ cat. 19 km al 5.4%) ed altra discesa fino al fondovalle dove la strada ricomincia leggermente a salire fino alla capitale di Andorra, La Vella, con la corsa che entrerà nel vivo. Breve ma molto dura la Côte de la Comella (2^ cat. 4.2 km al 8.2%) dove inizierà la selezione che proseguirà fino al traguardo, visto che si affronteranno in rapida successione il durissimo Col de Beixalis (1^ cat. 6.4 km al 8.5%) e l’ascesa finale, lunga ma non troppo pendente, fino ad Arcalis (hors cat. 10.1 km al 7.2%)
Mi aspetto uno svolgimento simile a quello andato in scena nella tappa di oggi, con il Team Sky a dettare il ritmo in progressione per logorare e sfinire gli avversari; il dream team britannico, con i vari Mikel Landa, Wouter Pools, Geraint Thomas e Sergio Henao terrà l’andatura elevata su tutte le salite di giornata e sarà difficile per la fuga riuscire ad eludere il rientro dei migliori. Vittoria di tappa che quindi si giocherà tra i leader della classifica generale con Joaquim Rodriguez principale favorito visto che da queste parti ci abita e conosce alla perfezione le salite, oltre ad avere ovvie motivazioni fortissime. Attenzione però allo stesso Chris Froome che ha dimostrato di stare benissimo e di essere anche molto veloce allo sprint quando decide di vincere. Più difficile invece assistere ad una vittoria di tappa di Nairo Quintana che dovrebbe staccare tutti e non credo riesca a farlo, mentre la sorpresa potrebbe essere Daniel Martin che sta dimostrando un’ottima condizione. Tra gli outsider Bauke Mollema, Fabio Aru e Romain Bardet, con la coppia della BMC in agguato, più Tejay Van Garderen (ricordate la vittoria a Solden al Giro di Svizzera ?) che Richie Porte.
Ordine d’arrivo, classifiche ed informazioni sul sito ufficiale www.letour.fr/