
Sono i dominatori della Vuelta, Froome e Quintana. Il colombiano ha vinto a Covadonga, il britannico a Pena Cabarga: il testa a testa prosegue in classifica
Le ultime due frazioni, intervallate dalla giornata di riposo, hanno certificato senza ombra di dubbio che quando la strada sale con pendenze importanti, i più forti sono Nairo Quintana e Chris Froome. E con ogni probabilità, salvo clamorosi colpi di scena o improbabili resurrezioni, sarà il vincitore del testa a testa tra loro due che assegnerà la vittoria finale della Vuelta a Espana 2016. Il modo in cui Quintana ha seminato tutto sullo strappo conclusivo a Lagos de Covadonga lunedì ha certamente entusiasmato, ma non è certo passato inosservato il prodigioso recupero del britannico che ad un certo punto perdeva oltre 50″ dalla testa, salvo poi dimezzare tale svantaggio e chiudere terzo; oggi le parti si sono in un certo qual modo invertite e quando il colombiano ha piazzato lo scatto che voleva essere mortale, Froome ha risposto per le rime andando poi a vincere la tappa con una volata lunga ai 150 metri. La maglia rossa resta alla Movistar, ma il capitano del Team Sky è a meno di un minuto e con tutte le salite ancora in programma (occhio soprattutto all’arrivo in cima all’Aubisque), oltre alla lunga cronometro del terzultimo giorno, la storia di questa Vuelta è ancora da scrivere. Noi italiani ci godiamo lo spettacolo ed intanto sosteniamo Michele Scarponi che con un paio di buone prove è risalito al 8° posto in classifica a 3’34” dal leader e non è detto che il marchigiano non possa anche regalarsi una delle prossime tappe.
12^ Tappa: Los Corrales de Buelna – Bilbao [km 193.2]
Con questa lunga frazione di quasi 200 chilometri si lascia la Cantabria per portarsi nei Paesi Baschi ed esattamente nella loro città principale Bilbao (il capoluogo è invece Vitoria). Il percorso è impegnativo da subito e presenta diverse trappole, soprattutto nel circuito finale da ripetere due volte con una salita breve ma che può regalare sorprese. La prima parte di tappa invece non dovrebbe influire troppo sulla corsa anche se è molto probabile che sulla prima salita di giornata si origini la fuga che proverà a raggiungere vittoriosa il traguardo: il Puerto de las Alisas (1^ cat. 10 km al 6%) è lungo, ma le pendenze medie restano sempre attorno al 6/7% con una massima appena del 8,5% e difficilmente farà selezione, forse nemmeno tra i velocisti vista la grande distanza dall’arrivo. Pressoché impercettibile l’ascesa piazzata a metà corsa, l’Alto La Escrita (3^ cat. 6.4 km al 4.5%) che verrà saltato via senza quasi accorgersene, mentre il primo passaggio a Bilbao segna l’ingresso nel circuito finale che deciderà la tappa, caratterizzato dalla doppia scalata dell’Alto El Vivero (2^ cat. 4.2 km al 8.5%), uno strappo breve ma che viene affrontato dal versante sud, quello più duro. La prima parte è piuttosto dura, 1.1 km al 11,1% di pendenza media con tratti al 14,5%, poi spiana un po’ al 6/7% per un altro chilometro, salvo poi riprendere a salire al 10% per un altro chilometro; la parte conclusiva è la più dolce, con gli ultimi 1.500 metri al 6% circa. La discesa è un po’ più regolare ed ha nella parte centrale le pendenze più sensibili. Dal secondo passaggio in cima (441 metri) mancheranno 13 chilometri al traguardo e si potrà ancora recuperare terreno (fino ad un minuto circa) prima del traguardo nel centro di Bilbao.
Una tappa che potrebbe essere adatta ad una fuga da lontano che senza dubbio proverà ad avvantaggiarsi, ma che potrebbe anche ingolosire i corridori da classica, quelli che sugli strappi si trovano a loro agio e poi sono in grado di sprintare per la vittoria. La Etixx Quick Step ne ha almeno tre di uomini del genere (Meersman, Terpstra e Stybar), senza contare che ha anche due uomini in classifica (De la Cruz e Brambilla) e potrebbe quindi essere la formazione deputata a controllare la corsa, fornendo supporto alla Movistar che oltre a proteggere la maglia rossa di Quintana può provare a vincere la tappa con Valverde, l’uomo per il quale la tappa sembra disegnata su misura. Altri nomi da tenere in considerazione sono quelli di Gilbert, Yates, LL Sanchez e Bilbao (inevitabile inserirlo oggi …). Per quanto riguarda gli italiani, sembra un’ottima chance per Fabio Felline che ha dimostrato nella prima settimana un’ottima gamba e la voglia di cercare risultato e domani trova percorso a lui adatto.
Tutte le informazioni sulla Vuelta a España 2016 sul sito ufficiale www.lavuelta.com