
C’è un mondo nascosto dietro il luccichio del calcio più blasonato. Palloni che rotolano tra gli occhi sempre attenti di scout infaticabili, chiamati dalle società a frullare le menti, allungare l’occhio e produrre la giusta intuizione. Nel racconto di questa storia, decidiamo di servirci di una buona dose di curiosità e un convinto spirito di esplorazione. Indaghiamo su nomi e prospettive, scegliamo competenze, professionalità e relativi profili. Come quello di Marcello Laterza, osservatore del Genoa con un passato anche a Vicenza, operativo sui settori giovanili, ovvero sui ragazzi che mangiano l’erba per arrivare con ambizione fra i grandi.
Incalzato dalle nostre domande, ci racconta dei più fantasiosi, con la premessa che tanti altri, non nominati per tempo e inevitabile selezione, meriterebbero comunque spazio e menzione. “Quel Castrovilli lì, del Bari, è molto bravo“, ci dice. “Una volta contro il Pescara ha fatto il fenomeno, fece due gol. Da ciò che mi risulta è ora sotto l’importante procura di Di Campli. Può ambire alla Lega Pro o alla B. Certo, anche nella prima squadra del Bari poteva già avere qualche chance in più quest’anno… E poi c’è Mele, del Pescara, un bel centrocampista, un regista. Pellegri del Genoa è un classe 2001 ma gioca già con quelli del 1999 ed è nazionale Under 17. Piace a Manchester United e Juventus”.
A proposito di Genoa e Juve… “Juric merita questa chance in panchina. Ha già allenato Allievi e Primavera, costruendo un gruppo di giovani interessanti. In passato c’erano giocatori come Perotti, adesso sta cambiando tutto. So che Pavoletti andrà via. Ansaldi a me piace tanto, anche Rincon è di prospettiva. Perin, sono sincero, in passato mi entusiasmava poco, ora sì, forse a Pescara è stato lanciato troppo precocemente. Della Juve mi piace Zaza. L’attacco è ok con Dybala e Mandzukic, e leggo anche di Cavani…”.
Notorio bacino di talenti è quello del Pescara, neopromosso in Serie A. Queste le sensazioni di Laterza… “Caprari e Lapadula penso andranno alla Juventus più che al Napoli, per essere girati poi a squadre come Sassuolo o Empoli. Lapadula è un attaccante completo, protegge alla grande il pallone, è un attaccante nuovo. Merita anche Verre, di proprietà dell’Udinese, ma soprattutto Mandragora, classe 97, un centrocampista importante e che conosco benissimo”.
Un appunto, infine, sulla Nazionale. “E’ molto compatta, lo spirito di gruppo prevale sulla poca qualità. Ciò ha dato adito a Conte di portare avanti un progetto. Comprensibile allora che non abbia convocato ad esempio Jorginho, bensì uno come Sturaro”.