F1 GP Russia 2020, una gara insolita

Nonostante la marcata monotonia, il GP di Russia di domenica scorsa ha fornito degli interessanti spunti di analisi.

La F1 ha ospitato il GP di Russia 2020 soli due giorni fa, senza emozionare più di tanto gli animi dei tifosi. È arrivata la non scontata vittoria di Bottas, il secondo posto di Verstappen e l’insolito terzo posto di Hamilton. Oltre a questo però la Ferrari sembra essersi smossa dal torpore che l’aveva contraddistinta negli scorsi appuntamenti, almeno per quanto riguarda la vettura di Charles Leclerc.

F1 GP Russia 2020 – Mercedes a due facce

L’ennesimo successo delle Frecce Nere testimonia nuovamente la loro straordinaria competitività, ma la pista di Sochi ci ha mostrato due differenze rispetto al solito. La prima è il grande distacco rispetto ai concorrenti per quanto riguarda il motore. Infatti sul tracciato russo la Mercedes è sempre stata la più veloce sul dritto, più della Renault che solitamente predilige assetti scarichi per favorire la velocità di punta. Un elemento ormai noto, ma che è stato confermato in modo lampante da un team radio della Red Bull indirizzato a Max Verstappen. All’olandese veniva comunicato di stare facendo un ottimo lavoro, ma che sui rettilinei pagava 7 decimi nei confronti di Bottas.

Il secondo punto è inerente a Lewis Hamilton. Raramente abbiamo visto il campione inglese essere così arrendevole dopo aver rimediato una penalità, peraltro causata da un errore piuttosto grave ovvero l’aver provato la partenza dalla pit lane in una posizione davvero strana. L’abitudine è quella di tentare rimonte furibonde da parte di Lewis, cosa che però non si è materializzata in Russia. Il britannico infatti si è limitato a portare la vettura a traguardo, senza nemmeno provare il giro veloce. Sembrava quasi che Hamilton non dovesse dimostrare niente a nessuno, soprattutto nei confronti del compagno di squadra.

Una Ferrari in ripresa?

Tralasciando la P13 di Sebastian Vettel, in difficoltà con la vettura per tutto il weekend, rimane da analizzare la P6 di Charles Leclerc. Pare che i piccoli aggiornamenti portati alla SF 1000 abbiano funzionato, garantendo al monegasco di rimontare dalla P11 e di piazzarsi subito dietro Daniel Ricciardo, giunto in P5. A supporto della tesi di una gara tutto sommato positiva per Leclerc abbiamo il fatto di non essere stato ripreso dagli inseguitori.

Questo grazie a buone prestazioni sul terzo settore della pista, cioè quello più guidato, e in generale su tutto il circuito. In tal caso sembra che la Ferrari abbia scelto di utilizzare un assetto più tradizionale rispetto a quelli precedenti, tutti rivolti a controbilanciare la mancanza di potenza del motore. Ora per le prossime tappe del mondiale sono stati annunciati nuovi update: vedremo cosa succederà.