Albiol-Meret, quando il miglior attacco è la difesa

Che fatica!

Doveva essere la giornata di Mertens e Insigne a secco da più di un mese mentre è stata la partita di Albiol e soprattutto Alex Meret che in sole due partite e proprio contro la sua ex squadra, regala due prodezze che fanno tirare un sospiro di sollievo agli azzurri che contro la Spal non riescono a chiudere la partita e di conseguenza ha dato fiducia alla formazione di Semplici nel forcing finale. Il rischio di un Chievo bis era concreto, e Ancelotti, tesoro degli errori commessi, mette in campo la miglior formazione possibile con un occhio di riguardo anche alla partita contro l’Inter. Scelta vincente visto che il Napoli ha vinto la gara con un gol di un suo titolare su calcio d’angolo.

25 milioni di buoni motivi

Spesse volte a Napoli va di moda che un giocatore soggetto a infortuni cronici viene bollato subito come pacco. È il caso di Meret, pagato profumatamente dall’Udinese che ha dovuto convivere prima con una frattura al polso e con problemini alla spalla che gli hanno fatto rinviare il suo debutto con la maglia azzurra a tre mesi. Contro il Frosinone è stata una gara di ordinaria amministrazione mentre contro la Spal nelle poche occasioni che i ferraresi si sono affacciati in attacco si è fatto trovare subito pronto con una prodezza nel finale sul colpo di testa di Fares che toglie il pallone praticamente dalla porta e mette a tacere le solite voci che danno giudizi troppo affrettati, la pazienza a Napoli è un po’ sconosciuta.

Polveri ancora bagnate

Sembra un paradosso, ma il Napoli in quest’ultimo mese si riscopre Milik dipendente. Infatti i tre piccoletti stanno avendo un momento complicato dal punto di vista realizzativo con Callejon ancora a secco in campionato e dove il solo polacco sta segnando tra gli attaccanti azzurri. Contro l’Inter servirà la fisicità del buon Arek, ma contro le altre squadre servirà l’inventiva dei tre giocatori che hanno fatto le fortune di Sarri.

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