Alpine, un weekend da incorniciare a Monaco

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Alpine, un weekend da incorniciare a Monaco

Il team francese, al 50° gp in F1, festeggia una gara in cui tutto è andato per il verso giusto, con il podio di Ocon e la bella gara di Gasly. E ora è di nuovo quinta tra i costruttori.

50° gran premio festeggiato nel migliore dei modi

Fra i team di metà schieramento, l’Alpine è stata quella che ha brillato più di tutti a Monaco. Il team di Enstone, che proprio a Montecarlo festeggiava le 50 presenze nel mondiale di F1, ha corso una gara molto consistente, artigliando il podio con Ocon con anche Gasly autore di una gara solida conclusa al 7° posto tra le due Ferrari. I prodromi per una bella gara si erano già intravisti nelle qualifiche con entrambe le monoposto qualificate nel Q3: nella manche decisiva, Ocon è stato autore di un ottimo giro di qualifica che lo aveva portato per qualche istante in pole position prima di cedere il passo. La già ottima 4° posizione sullo schieramento (poi divenuta 3° a seguito della penalizzazione di Leclerc) è stata capitalizzata al meglio da Esteban, con una gara intelligente, in cui, resosi conto che non poteva infastidire Verstappen e Alonso, ha badato a conservare il podio, dapprima respingendo gli assalti della Ferrari di Sainz e, successivamente, azzeccando il momento giusto nel montare le gomme intermedie non appena la pista del Principato ha iniziato ad allagarsi conquistando un meritato 3° posto finale.
Anche Gasly non ha sfigurato: qualificatosi 7°, Pierre ha corso vicino a Leclerc e davanti a Russell per più di metà gara, per poi contenere lo sterile assalto finale di Sainz fino a chiudere 7° a pochi decimi dall’altra Ferrari di Leclerc.

5° posto riconquistato e da difendere

Con i 21 punti raccolti nella gara di Montecarlo, adesso la squadra transalpina ha ripreso il 5° posto tra i costruttori in solitaria. Se l’obiettivo dichiarato a inizio anno (difendere il 4° posto dello scorso anno) pare utopistico a causa della crescita dell’Aston Martin, adesso il target è quello quantomeno di emergere quale quinta forza dello schieramento dietro Red Bull, Aston Martin, Mercedes e Ferrari, ma nettamente davanti al resto dello schieramento. Il team diretto da Laurent Rossi già a Miami aveva fatto vedere buone cose dopo il disastro di Melbourne (l’incidente tra i due piloti) e la gara da dimenticare di Baku. A tal proposito, lo stesso Rossi aveva criticato aspramente l’operato del team (in particolar modo del team principal Szafnauer) “minacciando” drastici provvedimenti se non ci fosse stato un’inversione di rotta.
Per mantenere lo slancio di Monaco, e quindi mantenere il 5° posto tra i team, la squadra deve evitare weekend a vuoto come quelli d’Australia e Azerbaijan, correndo costantemente alle spalle dei primi quattro team, approfittando di qualche defaillance dei primi per ottenere qualche exploit come quello del Principato.