Grazie presidente per averci onorato di essere milanisti

Milan Berlusconi
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Oggi nel primo pomeriggio si sono tenuti i funerali in onore del nostro ex presidente Silvio Berlusconi, che ha raggiunto l’altra vita lunedì. Un onore per ogni milanista aver avuto un Presidente così! Un ultimo ringraziamento non potevamo non darglielo.

Berlusconi: un Presidente c’è solo un Presidente

Un Presidente, c’è solo un Presidente! Un presidente! C’è solo un Presidente!

Così canta da lunedì la Curva Sud dalla villa di Arcore dove risiedeva Berlusconi. Un coro compatto, unanime e risoluto. Perché per un milanista vero Tu Silvio sei stato il solo e unico vero Presidente. Ora che sei in compagnia dei grandi della nostra storia come Rizzoli, Viani, Nereo Rocco, Nils Liedholm, Nordhal, Sormani e tanti altri.

Un canto di morte e di gloria infinita che ha risuonato fino ad oggi pomeriggio, perché Uno come Te – milanista vero – non lo si dimentica facilmente. E giustamente la nostra vecchia curva, con cui pure hai avuto dei confronti e dibattiti, non poteva non omaggiarti nell’ascesa al Cielo. Perché se a livello internazionale il Milan è diventato uno dei top club assoluti, lo deve solo e unicamente alla tua ambizione, alla tua benevolenza e alle tue intuizioni.

Berlusconi: rivoluzione Milan

Tu che hai preso una squadra mezza spiantata, spinta da poco in serie B e che l’hai riportata ai fasti degli anni ’60 e ’70 costruendo un concetto di club di calcio moderno, vincente e dominante. 

Tu che hai messo piede a Milanello con il tuo elicottero e hai trasformato un comune centro di allenamento in una struttura vasta e organizzata. Circondato dai due magnifici paladini Braida e Galliani e da altri fidi collaboratori hai messo il seme di una pianta che non ha smesso di spegnersi per quasi trent’anni.

Tu che hai avuto l’ardire di prendere un allenatore di poca fama internazionale come Arrigo Sacchi e farlo il Maestro del Calcio Mondiale.

Tu che ci hai concesso l’onore della delizia dei goal indimenticabili di Van Basten, Rijkaard, Gullit, Ancelotti, Weah, Papin, Savicevic, Baggio, Boban, Leonardo, Shevchenko, Inzaghi, Rivaldo, Pirlo, Seedorf e tantissimi altri di un parterre talmente lussuoso da non poterlo quasi gestire.

Tu che hai mandato in mondovisione la tua creatura vincente, senza mai indebolirla, ma anzi rafforzandola sempre più. Dando vita a generazioni e generazioni di milanisti che potevano glorificarsi di una bacheca pari per luccichio solo a quella del Real Madrid e del Manchester United.

Tu che hai fatto di quei colori un’azienda famigliare, anticipando proprio il concetto che ora guida i club calcistici: il calcio come azienda e non più come club sportivo.

Berlusconi: dichiarazioni Mbappé

Tu che hai incantato con quell’11 corto, in 25 metri, capace di non far toccare mai la palla agli avversari, tutto il MONDO.

Ecco, perché oggi un campione assoluto come Mbappé del PSG si può permettere di dichiarare che: “Berlusconi mi faceva sognare da bambino con il suo grande Milan. Omaggiatelo“.

Quella non era una squadra, era un composto che proprio qualche anno fa è stato definito “La squadra più forte di tutti i tempi“. E l’epoca del calcio ancora è viva, è zampillante. Non sapremo mai se ci sarà un’altra squadra che saprà strappar via questo complemento. Noi intanto ce lo teniamo stretto.

Proprio grazie al tuo carisma, al tuo portafoglio sempre pieno e alle tue strategie di calciomercato abbiamo sognato per così tanti anni che ora tornare alla realtà attuale ci costa un sacrificio pesante.

Berlusconi visionario: moneyball Cardinale

L’idea che le tue intuizioni ci hanno portato a Milano Desailly, Lentini, Marco Simone, Massaro, Rui Costa, Ronaldinho e ora siamo e saremo costretti a fare mercato con pochi spicci e un tale “moneyball” ci spaventa più della tua dipartita. I tempi non sono certo i tuoi, lo sappiamo con piena coscienza, ma noi tutti sappiamo che Tu non avresti mai cacciato Paolo Maldini come l’ultimo degli osservatori arrivati.

Tu, che come ha detto lo stesso Sacchi, sei stato un visionario e un esteta, ma che nella tua visione ci hai visto giusto.

Il nostro presidente aveva un sogno voleva costruire la squadra più forte del mondo. Quando sono arrivato, ho trovato un gruppo di grandi professionisti che volevano vincere, ma solo giocando il calcio più spettacolare“.

Una pura luce sognante per un club che arrivava da devastanti anni ballanti fra serie A e serie B. Un’idea utopistica, quasi un’assurdità. Ma Tu con le idee hai fatto qualcosa di strepitoso. Qualcosa che pochi presidenti riusciranno ad imitare. Oggi che il mondo delle idee è in soffitta per far posto all’AI e agli algoritmi applicati ovunque.

Silvio Berlusconi: trofei e presidente più vincente della storia

Chissà se l’estro del pensiero avrà ancora valore nei prossimi anni. Chissà se con i calcoli, i budget limitati e una società calcistica sostenibile potremo ancora raggiungere il tuo record di trofei.

Che nella due giorni di Lutto Nazionale che stiamo vivendo ci sembra onesto riportare:

  • 8 scudetti
  • 1 Coppa Nazionale
  • 7 Supercoppe Italiane
  • 5 Champions League
  • 2 Coppe Intercontinentali
  • 5 Supercoppe UEFA
  • 1 Mondiale per club

Come direbbe Abatantuono in una sua celebre dichiarazione: “Scusa se è poco“. E’ qualcosa che solo a pensarlo e immaginarlo regala tutte le gioie della vita.

Questi sono i tuoi gioielli, quelli che grazie a Te abbiamo mostrato in Italia e al mondo intero. Con squadre che hanno regalato giocate sul campo indelebili per un vero milanista. Con partite che ancora oggi, nel calcio del pressing, del VAR e delle cinque sostituzioni, è pura goduria rivedere.

Quel Milan-Real Madrid 5-0, quel Milan- Steaua 4-0, quel Milan-Barcellona 4-0, quel Milan-Manchester United 3-0 e quella vendetta rivendicata nell’ultima Champions vinta Milan-Liverpool 2-1. Ma ce ne sarebbero così tante da mostrare agli annali del calcio che non ci basterebbe questa pagina.

Berlusconi: vincente, elegante Cavalier sorridente

Vittorie condite sempre da battute ironiche, da sarcasmo mai troppo pesante e da punzecchiate o freccatine mai troppo velate ai propri allenatori. Perché, a differenza di oggi, dove i ruoli sono ben distinti, al tuo tempo Presidente chi finanziava i club poteva permettersi di suggerire o proporre soluzioni tattiche.

Ed è da idee come queste che un giocatore come Boban è diventato perno tattico fondamentale dello scudetto del 1999 di Zaccheroni.

O l’idea di rafforzare la squadra nel 2007 con Ronaldo il Fenomeno in uscita dai blancos per le proprie prestazioni scarne e di proporlo come alternativa in campionato al “mai domo” Filippo Inzaghi.

In generale in più anni hai sempre dichiarato che eri Tu a fare le formazioni e dettarle agli allenatori.

Berlusconi, l’uomo dall’eleganza affettata e dalla battuta sempre pronta, capace di stimolare i suoi giocatori e di tenere sempre in tensione le panchine dei suoi allenatori.

Berlusconi: il Milan è sacro

Tutte le cose di cui mi occupo sono profane; ma il Milan è sacro”. “Speriamo di aver confezionato una squadra capace di produrre spettacolo perché abbiamo precisi doveri verso i nostri tifosi e verso il resto del mondo, dove siamo la realtà italiana più conosciuta dopo la mafia e la pizza“.

Così hai parlato nel 1988. E così hai pensato per tutti i tuoi 18 anni di presidenza effettiva più altri 12 da presidente onorario.

Il senso del dovere sportivo verso i tifosi, l’idea di un Milan non solo squadra di calcio, ma marchio di marketing e merchandising da esportare e il sacrificio economico sempre pronto per rimpinguare le casse del club e consentirgli di fare campagne acquisti lussuose.

Cose che oggi sono davvero davvero utopie. Nel calcio della crisi mondiale, dell’ascesa degli imprenditori arabi e americani, le figure “a tutto tondo” come Te, Berlusca, restano un ricordo sfumato da un filtro grey di Instagram.

Ecco perché da lunedì ad oggi la Curva Sud ti ha omaggiato con un Presidente, c’è solo un Presidente.

Uno che amava Milano, amava il suo Milan, amava i suoi tifosi. Uno così nella nostra storia secolare non passerà mai più.

Sono contento di aver vissuto, da bambino, ragazzino, adolescente e adulto le magie di quel Milan.

Grazie Presidente, ora riposa in pace e proteggi dall’alto la tua ex creatura.

Credit photo: utilizzo immagini Pixabay e Commons Wikimedia

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