Bianconeri sotto la lente: Juventus – Empoli

La Juventus esce vittoriosa dal match casalingo contro l’Empoli. Il gol del giovane Kean regala i tre punti alla Vecchia Signora. La squadra di Allegri non brilla per gioco, ma la conquista matematica dell’ottavo Scudetto è a quattro vittorie.

La Juventus riprende il proprio cammino vittorioso in campionato. Dopo il passo falso di Genova contro i rossoblù di Prandelli, i bianconeri tornano alla vittoria. Non una grande prestazione degli uomini di Allegri che sono stati per lunghi tratti messi sotto dagli azzurri toscani sul piano del gioco. È stato sufficiente alla Juventus spingere sull’acceleratore per la prima mezz’ora del secondo tempo per mettere la partita sui binari della vittoria e controllare. L’Empoli ha giocato bene, ma non ha prodotto grandi pericoli alla porta della Juve, se non per qualche velenoso tiro da fuori.

Per questa partita Allegri ha dovuto far fronte alle assenze di parecchi infortunati. Con Khedira e Cuadrado sulla via del recupero, Douglas Costa non ancora al meglio, Barzagli alle prese con il recupero dall’infortunio muscolare e soprattutto Cristiano Ronaldo indisponibile per l’infortunio patito durante la partita della sua nazionale contro la Serbia, la Juventus ha dovuto far fronte anche al forfait di Dybala. L’argentino ha sentito un indurimento al polpaccio, che aveva subito un colpo nella partita della sua nazionale contro il Marocco.

Juventus passiva

Nonostante le tante assenze Allegri conferma il 4-3-3 iniziale. La formazione prevedeva, prima dell’infortunio della Joya, Szczęsny tra i pali, la linea difensiva a quattro formata da Cancelo, Rugani, Chiellini e Alex Sandro. A centrocampo scelte obbligate con Pjanić in cabina di regia, affiancato da Emre Can e Matuidi. In avanti Bentancur al posto di Dybala, Bernardeschi e Mandžukić. Allegri sceglie di tenere in panchina Kean e schierare Bentancur. Turno di riposo per Bonucci.

La Juventus parte con un gioco poco fluido e poco propositivo. Bentancur non riesce ad esprimersi bene in posizione avanzata e i movimenti della squadra sono lenti e prevedibili. Poca frondità nel gioco della Juventus. Anche passando al 4-2-3-1 cambia poco, perché il supporto di Matuidi al terzetto dei trequartisti è di quantità, ma non di qualità. L’Empoli controlla bene il gioco, spesso costringendo i campioni nella propria metà campo. La squadra di Andreazzoli non riesce però mai a concretizzare.

Indovina Kean

Nel secondo tempo la Juventus parte con il piede sull’acceleratore. Aumenta la pressione e schiaccia gli avversari all’interno della propria area di rigore. Il primo cambiamento decisivo è il passaggio alla difesa a tre con Emre Can accanto a Rugani e Chiellini e i due terzini spostati sulla linea dei centrocampisti e Matuidi ancora a supporto di Mandžukić con Bernardeschi. Sale di livello Bentancur che si trova molto più a suo agio a centrocampo accanto a Pjanić. Al 16′ del secondo tempo la prima mossa di Allegri con Spinazzola al posto di Alex Sandro. Il cambio decisivo arriva al 24′ con l’ingresso di Kean al posto di Matuidi. La squadra si dispone con il 3-5-2 e in pochi minuti conquista il vantaggio proprio con il giovane attaccante della Nazionale, in un momento magico.

Dopo il vantaggio la Juventus continua a controllare, diminuendo molto la pressione. L’ingresso di Cáceres al posto di Bernardeschi è conservativo e consente di disporsi con un prudente 4-4-2. L’Empoli tenta di raggiungere il pareggio, ma la Juve controlla e il confronto si chiude con i bianconeri vincitori.

Difesa

Szczęsny 6 – L’Empoli gioca bene, ma non colpisce mai lo specchio della porta. Quasi inoperoso.

Cancelo 6,5 – Molti palloni passano dai suoi piedi nella ripartenza dell’azione. Nel primo tempo è uno dei pochi a proporsi. Con la difesa a tre cresce molto.

Rugani 7 – Molto bene nelle chiusure e nel posizionamento. Compie un paio di interventi provvidenziali. Sempre molto attento. Qualche imprecisione in ripartenza, ma nel complesso molto bene.

Chiellini 6,5 – Solita partita di spessore e personalità. Si fa vedere anche quando c’è da costruire.

Alex Sandro 5 – Non salta mai l’uomo e non arriva mai sul fondo. Si limita ad accompagnare l’azione offensiva. Non riesce più ad esprimersi ai livelli che aveva mostrato i primi due anni.

dal 16′ st Spinazzola 6,5 – Entra e dà brio all’azione della Juventus. Veloce, fantasioso, intraprendente. Tra i due terzini sinistri è senza dubbio quello più in forma, ma dopo il lungo periodo in cui è stato fermo non può reggere troppe partite consecutive.

Centrocampo

Pjanić 6,5 – Primo tempo a ritmo blando, preso in mezzo dai centrocampisti empolesi. Nel secondo decide di alzare il ritmo e di velocizzare il gioco, la squadra lo segue.

Emre Can 7 – Ancora una partita di grande spessore. Grandissima corsa, ottimo apporto difensivo, buone giocate con la palla tra i piedi. In continua crescita. La sua duttilità è l’arma in più a disposizione di Allegri.

Matuidi 6 – Parte mezzala, prosegue trequartista a sinistra. I suoi tagli in area sono fondamentali per dare corposità all’attacco della Juve. Non riesce a incidere e non è mai pericoloso. Aumenta la pressione nella prima metà del secondo tempo.

dal 24′ st Kean 7 – Entra e segna. Ancora decisivo. Dopo i gol contro l’Udinese e le due firme in due partite in nazionale continua il momento d’oro del prodotto delle giovanili bianconere. Fallisce un gol che un grande bomber non può fallire, segno che ancora la strada è lunga e che nonostante le grandi potenzialità ha ancora molto da lavorare.

Attacco

Bentancur 6 – Male nel ruolo di trequartista. Si riprende quando Allegri lo sposta nei due di centrocampo. Cresce come tutta la squadra nella ripresa e alla fine fa una prova sufficiente.

Mandžukić 6 – Si allarga spesso per favorire il gioco della squadra, ma in una partita in cui è l’unica punta vera in campo i compagni ne soffrono perché non hanno un punto di riferimento. Attacca sempre il secondo palo lasciando l’area spesso vuota. Potrebbe fare di più su un colpo di testa da vicino. Lotta su tutti i palloni alti producendo anche due assist, uno sprecato da Bernardeschi e uno decisivo nel gol di Kean. 

Bernardeschi 6,5 – Nel primo tempo è molto impreciso. Tenta di creare ma non è nelle sue giornate migliori, colpa forse anche delle fatiche con la Nazionale. Meglio nella ripresa quando rischia di trovare il gol con un colpo volante da marzialista e con un tiro da fuori dopo la sponda di Mandžukić.

Il Mister

Allegri 6 – Deve fare i conti con parecchie assenze pesanti alle quali si aggiunge all’ultimo minuto Dybala e il turno di riposo per Bonucci. Nel primo tempo la squadra sembra completamente assente e poco combattiva. Nel secondo tempo la Juventus rientra in campo con l’idea di vincere la partita e infatti i bianconeri producono mezz’ora in cui mettono alle corde l’Empoli, fino al gol. Poi controlla fino al termine della gara rischiando poco o nulla.

Ottima la gestione dei giovani. Usa il bastone e la carota con Kean. Il giovane deve crescere senza montarsi troppo la testa e senza pensare di essere arrivato. Riesce a tirar fuori il meglio dal numero 18 che gli tira fuori le castagne dal fuoco. L’impiego di Spinazzola è centellinato in funzione della sua forma fisica. Dopo il lungo stop non vuole sovraccaricarlo e gli sta facendo riprendere il campo con cautela. Come sempre vince e come sempre ha ragione lui.

Fonte immagine: www.juventus.com