Bianconeri sotto la lente: Juventus – Parma

Juventus fermata in casa dal Parma sul 3-3. Bianconeri in vantaggio di due gol raggiunti dal gol di Gervinho al 93′. Ancora male la fase difensiva.

Ci si aspettava il riscatto della Juventus, è stata l’ennesima delusione di questa settimana. Una settimana annunciata male dalla vittoria molto stentata a Roma con la Lazio e continuata con la cocente sconfitta in Coppa Italia. Questa volta la Juventus non ha deluso sul piano del gioco. La squadra di Allegri ha dominato il match per larghi tratti, portando diversi pericoli verso la porta di Sepe. La nota dolente è stata la fase difensiva. Una difesa violata nuovamente per 3 volte durante la partita dagli avversari. Un problema, quello dei gol presi, che comincia ad essere preoccupante. Nella partita in cui per la prima volta (insieme a gran parte del quarto di finale contro l’Atalanta) la Juventus è orfana del trio storico Barzagli-Bonucci-Chiellini, la Vecchia Signora si dimostra fragile e incapace di portare a casa un risultato che sembrava scritto.

Allegri schiera Perin, dopo il mancato utilizzo in Coppa Italia. In difesa si rivede Cancelo dal primo minuto. La coppia centrale inedita è composta da Rugani e Cáceres. A sinistra Spinazzola prende il posto solitamente occupato da Alex Sandro. Torna in cabina di regia Pjanić, con Matuidi e Khedira ai suoi fianchi. In attacco turno di riposo per Dybala, con Douglas Costa, Cristiano Ronaldo e il rientrante di Mandžukić in campo.

Primo tempo crescente

La Juventus non parte benissimo, quasi sorpresa dall’intraprendenza del Parma. I bianconeri prendono presto le misure degli emiliani e ne esce una partita equilibrata per i primi trenta minuti di gioco, con entrambe le squadre che tramano buone fasi offensive e la Juve che produce qualcosa di più dal punto di vista del gioco, ma non del risultato. Nella seconda fase del primo tempo la Juventus ha accelerato il gioco e spinto di più sull’acceleratore. I bianconeri creano e sciupano, fino al gol di CR7 che fissa il risultato della prima frazione sull’1-0.

Secondo tempo calante

Nel secondo tempo il Parma cerca di fare un’altra partenza sprint, ma la Juve prende facilmente il comando delle operazioni e crea occasioni per raggiungere il secondo gol. Raddoppio che arriva grazie a Rugani che sfrutta una palla sporcata di testa di Cristiano Ronaldo. Sul 2-0 arriva la prima doccia fredda. Il gol di Barillà è un’azione che raramente si vede sul campo dello Stadium. Con la mezzala avversaria che taglia indisturbata verso il centro dell’area e il terzino del lato di competenza (Cancelo) che non esegue la diagonale, con la mezzala in fase difensiva (Khedira) che chiude in ritardo. La Juve però rimette presto la partita sui binari giusti con il secondo gol di Cristiano Ronaldo, autore di uno stacco di testa imperioso.

Sul 3-1 la partita doveva essere finita. La Juventus ci ha abituato a vincere queste partite senza rischiare nulla. In questa partita, però, i bianconeri hanno cercato ancora di spingere, porgendo il fianco ai contropiedi dei ducali. Gervinho accorcia le distanze con un bel colpo di tacco al 74′ con la difesa juventina colta di sorpresa. La doccia fredda arriva al 93′, quando Mandžukić gestisce un pallone vicino alla bandierina, ma invece di lanciare la palla lontano cerca di giocarla verso i compagni. Il pallone finisce agli avversari che creano l’azione del pari.

Una beffa per una Juventus che finalmente interpreta una grande partita, ma non riesce a portare a casa i tre punti peccando proprio nella solidità che è sempre stata la sua caratteristica principale.

Difesa

Perin 5 – Tre gol subiti sono sempre una nota negativa per un portiere. Mattia gioca una buon primo tempo con un paio di interventi importanti. Incolpevole sul primo gol, si fa sorprendere dalla deviazione di Gervihno da distanza ravvicinata, ma sul 3-3 poteva fare certamente meglio, anche se il tiro di Gervihno è forte e da vicino.

Cancelo 5 – Grande partita in fase offensiva. Ogni volta che ha la palla ai piedi mette in apprensione la difesa avversaria. Risolve bene alcune situazioni complicate in uscita. Il problema è sulla fase difensiva in cui non è sempre concentrato al meglio. Pesa sulla sua prestazione la dormita sul gol di Barillà.

Rugani 5,5 – Eterno incompiuto. Non gioca male, ma da sempre l’impressione di essere in affanno. Mette a segno un gol, ma in una squadra che prende tre gol il centrale non è mai esente da colpe. Specialmente sul primo gol di Gervinho vede il taglio dell’attaccante del Parma ma è tutubante nella chiusura.

Cáceres 5,5 – Non si può chiedere troppo alla sua prima partita al rientro. Tranne per un errore iniziale fa un’ottimo primo tempo. Prende il comando della difesa ed è il punto d’appoggio per la partenza della manovra. Col passare dei minuti cala la condizione fisica e perde forza e lucidità negli interventi.

Spinazzola 5,5 – Per tutto il primo tempo spinge sulla fascia sinistra e chiude bene in difesa. Entra nell’azione del raddoppio bianconero. Coinvolto colpevolmente nel primo gol di Gervinho in cui chiude in ritardo.

Centrocampo

Pjanić 6 – Ritorna in campo e cambia il ritmo del centrocampo della Juventus. La Juve gioca bene e il suo apporto è fondamentale. Non troppo pressato dalla difesa avversaria, riesce a creare, soprattutto dando ritmo alla fase iniziale della manovra. Conquista la palla del gol del raddoppio bianconero e si fa vedere al tiro in qualche occasione. Cala nel finale come molti suoi compagni. 

Khedira 6 – Gioca un’ora ad alti ritmi. Presente e preciso sia in fase di manovra sia in fase di finalizzazione. Colpisce ben due pali. Sul finale si perde un po’ e viene sostituito.

dal 36′ st Bentancur 5,5 – Ha poco tempo a disposizione e combina poco. Poteva avere un impatto maggiore sulla partita.

Matuidi 6 – Con Mandžukić davanti non ha l’incombenza di dover essere il punto di riferimento offensivo della squadra. Allora i suoi inserimenti sono meno ma più efficaci. Tantissimi i palloni recuperati.

Attacco

Douglas Costa 6 – Partita sufficiente dell’esterno brasiliano che crea pericoli agli avversari con il solito movimento a rientrare e dialoga bene con Cancelo sulla fascia destra. Esce alla fine del primo tempo per un leggero infortunio.

dal 1′ st Bernardeschi 5 – Non ha il solito impatto sulla partita. Sbaglia qualche passaggio di troppo e crea poche azioni pericolose. Esce per infortunio sul finale.

dal 42′ st Emre Can s.v. – pochi minuti per lui, ma sul secondo gol subito doveva fare di più.

Cristiano Ronaldo 7 – Parte con qualche errore non da lui, soprattutto in appoggio. Fallisce alcuni dribbling e non centra la porta da posizione favorevole. Col passare dei minuti cresce e comincia a creare pericoli per la porta avversaria sia con conclusioni velenose sia con servizi per i compagni. Mette la prima firma quasi cadendo in spaccata. Nel secondo tempo crea di più e sbaglia di meno. Il gol del 3-1 è uno stacco imperioso e un colpo perfetto. Sul finale partecipa anche alla fase difensiva. In una intervista nel dopo partita ammette che nelle ultime partite non stava molto bene fisicamente, ma che sta migliorando e presto troverà la forma migliore. Per ora, aspettando il miglior CR7, sono 17 gol in 22 partite.

Mandžukić 6,5 – La sua presenza in campo è enorme. Si carica gran parte del peso dell’attacco sulle spalle e tutta la squadra ne giova. Oltre al suo apporto offensivo non fa mancare il contributo difensivo, lottando come un leone fino alla linea di fondo della parta di Perin. Autore del cross nell’azione del gol di Rugani e dell’assist del secondo gol di Ronaldo. Pesa sulla sua prestazione l’errore finale a cause del quale il Parma riesce a pareggiare.

Il Mister

Allegri 6 – Questa volta non si può certamente dire che la Juventus abbia giocato male. A differenza della gara contro la Lazio in cui la Juve aveva giocato male, vincendo, questa volta la Juve fa una buona prestazione, soprattutto nella prima parte della gara, senza ricavarne i tre punti. I gol subiti sono frutto di errori individuali, dovuti ad una difesa schierata per la prima volta in campo, con molti automatismi da migliorare. La squadra è in crescita. Ma adesso che non è arrivata la vittoria il bel gioco non conta più, conta solo vincere.

Nota a margine: il contatto sul secondo palo di Khedira era un contatto falloso costituito da un calcio sulla gamba del giocatore in volo mentre cercava di colpire di testa. Non c’è stata nessuna revisione da parte del VAR, ma sicuramente nessuno griderà allo scandalo, al “sempre loro”, al campionato falsato..