Copa de la Liga Profesional: il Boca sbanca il Monumental!

Copa de la Liga Profesional: Dia de los Clasicos, ganan los visitantes

E’ arrivato il momento di metterle le une contro le altre, è arrivato il momento dell’anno in cui le famiglie si dividono per novanta minuti, il momento dell’anno in cui vincere conta più che negli altri weekend perché di fronte hai l’avversario con il quale ti contendi la ciudad o il barrioE’ il weekend della fecha de clasicos, sbagliare non è permesso.

El Tiburòn sigue ganando, il Patronato torna a perdere

Come volevasi dimostrare, la vittoria a Vicente Lopez contro il Platense è stata un fuoco di paglia per i ragazzi di Entre Rios – prima ed unica vittoria – , mentre l’Aldosivi di Martìn Palermo prende quota e porta a casa altri tre punti fondamentali per il futuro – ma dovrà ancora farne di strada fino a dicembre, e a meno che non ci sia un tracollo verticale mastodontico, dovrebbe salvarsi, forte anche del fatto che a retrocedere saranno solo due per questa stagione. Le marcature le apre Martìn Cauteruccio su calcio di rigore, mentre il raddoppio lo firma el Tanque Silva – che finalmente si sblocca – e fa capire che nonostante i quarantun anni, con il gol il feeling non lo perdi mai. Il Patronato cerca di rientrare in partita grazie ad un rigore realizzato da Lucas Barrios, ma a chiudere definitivamente i giochi ci pensa poco dopo – ancora una volta – el Tanque Silva, con un calcio di punizione da manuale. A Mar del Plata, vince l’Aldosivi.

Tigre golea a Platense en el Clasico del Norte

Una vittoria netta e senza storia quella del Tigre contro il Platense – in un Clasico che non si disputava da 14 anni in generale, ma che non veniva disputato nella massima competizione nazionale dal 1980, ben 42 anni. Il Clasico del Norte se lo aggiudica la neopromossa con un poker davvero molto duro, firmato da: una doppietta di Pablo MagnìnFacundo Colidio Lucas Blondel. Quattro le reti incassate, così come ora quattro sono le sconfitte consecutive per il Marròn, la preoccupazione continua.

Barracas no se para màs, cae el también el Verde

Il Barracas Central vince ancora, e vince contro la squadra rivelazione della competizione – insieme all’Uniòn. Vittoria in rimonta per la squadra del Chiqui Tapia, che arriva in risposta al vantaggio di Javier Toledo, con le reti di Neri Bandiera per il pari e di Nico Ferreyra per il completamento della rimonta. Guapo che sembra aver trovato la retta via, Sarmiento che invece perde qualche colpo, ma niente paura Israel Damonte saprà cosa fare.

Banfield Capo del Sur

Il Banfield di Diego Dabove passa a la ‘Fortaleza‘ con una sola rete, quella di Luciano Lollo e dimostra – ancora una volta – di essere el Capo del Sur. El Taladro può trarre slancio da questa importante vittoria – sia perché è contro il rivale storico, sia perché mette fine ad un periodo un po’ zoppicante dei ragazzi di Lomas de Zamora. Lanùs che invece continua nel suo periodo pessimo in termini di risultati. Almiròn ai saluti? Ah, lo scopriremo molto presto, personalmente l’ho sempre ritenuta una scelta azzardata, soprattutto per l’eredità lasciata da Luìs Zubeldìa, abbastanza pesante da raccogliere.

El Clasico del Barrio se queda sin goles

Non si fanno male Kudelka Troglio – anche perché il San Lorenzo prima dello scorso turno era assuefatto alla sconfitta, quindi che dolore volete che provi? – mentre l’Huracan ha sprecato un’occasione per tornare alla vittoria dopo la sconfitta contro il Godoy Cruz, tuttavia sempre meglio un pari che zero punti, soprattutto in un derby. Quindi un punto guadagnato per entrambe le fazioni, con la consapevolezza però del loro andamento nella competizione.

Empatan a cero también en Santa Fe

Anche al ‘Cementerio de los elefantes‘ non vanno oltre lo 0-0, in un Clasico Santafesino che non si disputava così ad alti livelli da un bel po’ di tempo. In questo round Santa Fe non ha un padrone, ma si sa il calcio è molto strano – soprattutto quello albiceleste – al momento continueranno le loro rispettive campagne per cercare la qualificazione tra le migliori otto, poi chissà: si rincontreranno in questo torneo Falcioni Munùa? Non ci resta che aspettare e vedere.

Avellaneda es Racinguista, el Rojo no està

L’ottimo lavoro di Gago inizia finalmente ad essere ripagato e la prima grande soddisfazione è la vittoria del derby di Avellaneda, sbancando addirittura il fortino del clasico rival: il ‘Libertadores de América‘. Passa subito in vantaggio l’Academia con la rete dopo tre minuti di Gabi Hauche, mentre l’Independiente pareggia nel secondo tempo dopo undici minuti con Lucas Ginzalez, infine a quattro minuti dal novantesimo ci pensa il solito Enzo Copetti ad ammutolire i tifosi del Rey de Copas siglando il definitivo 1-2. E’ Dominguez a non incidere o è l’Independiente a non comprendere? Cos’è che manca? Faranno meglio a capirlo presto e a porvi rimedio. In quanto al Racing, e dire che c’era qualcuno che aveva fatto molta ironia sul suo arrivo dopo la parentesi di Claudio Ubeda – così come con Juan Antonio Pizzi. Vorrei proprio stringere la mano a questi nuovi Menotti/Bilardo/Sabella.

Newell’s se pone arriba de Rosario

Dopo anni di digiuno e qualche punto strappato, finalmente – l’avverbio non è casuale – possiamo dirlo: il Clasico Rosarino è della Lepra, dopo esattamente sei anni dall’ultima volta ed anche in quell’occasione al Gigante – a deciderla allora fu Maxi Rodriguez – mentre quello appena trascorso, porta la firma di Juan Manuel Garcia ed ovviamente di Javier Sanguinetti – che ha completamente cambiato in meglio tutto il possibile all’interno della Lepra – dimostrando ancora una volta che con i giovani ci sa fare e mettendo in evidenza ancora una volta l’importanza di un ruolo come quello del tecnico – per chi se lo fosse dimenticato. Ce n’è voluto di tempo, ma alla fine è stato trovato l’erede di Kudelka – passando per il Mono Burgos, arrivato in pompa magna solo perché era il vice di Simeone a Madrid e poi Gamboa, passato come uno dei tanti. Il Clasico di Rosario costa la panchina a Kily Gonzalez, che tra alti e bassi ha portato il Canaya quasi a giocarsi una semifinale di Sudamericana l’anno scorso, forse il miglior risultato in ambito continentale della parte aureazul di Rosario.

Empate en el Bosque

Doveva essere un’ecatombe, e invece non si va oltre il pareggio al ‘Juan Carmelo Zerillo‘ non si va oltre il pari per 1-1, frutto delle reti di: Leo Godoy per il vantaggio del Pincharrata ed il pari di Eric Ramìrez per il Lobo, siglato a sessanta secondi dalla fine dei sei minuti di recupero assegnati dal direttore di gara – una menzione speciale sul gol va a Mariano Andùjar che non si incolla ai guanti il pallone dopo il tentativo da fuori aria di Benjamin Dominguez – che permette quindi di arrivare in corsa all’autore del gol. Un punto ciascuno, tenendo presente che Pipo Gorosito ne ha ancora molto di lavoro da fare col Gimnasia – almeno per salvare il salvabile, visto che siamo esattamente a meta della fase di qualificazione – mentre per il Ruso Zielinsky e l’Estudiantes, serve riprendere il ruolino di marcia strepitoso tenuto fino alla sconfitta contro il Boca – partita che sarebbe potuta finire in qualsiasi modo.

Boca se queda con el Super

La remera amarilla alla fine a portato bene – nonostante tanti abbiano storto il naso, sia per la scelta inusuale in una partita simile, sia perché il motivo di adottare tale indumentaria è venuta dal consiglio di un medium -, se ve lo state chiedendo: sì, queste cose possono accadere solo in Argentina, un po’ come il genere letterario del realismo magico in Colombia, d’altronde si sa: nel calcio, la scaramanzia – sia da parte di chi scende in campo, sia da chi sta sugli spalti – è un elemento necessario, imprescindibile. Anch’io ho il santino di Pupi Zanetti sul cellulare, dove sopra c’è sempre scritto un immaginario “Ovunque Proteggimi“. Il Boca sbanca il ‘Monumental‘ dopo cinque anni dall’ultima volta grazie ad una rete di Sebastian Villa – con l’aiutino di Franco Armani – nonostante i pronostici davano gli Xeneizes sfavoriti – sotto tutti i punti di vista – Battaglia batte Gallardo e cosa più importante, batte il River, che di questi tempi – e con il tale avverbio intendo negli ultimi quattro anni – non è una cosa di cui in tanti si possono vantare. L’archivio historial però ci dice che in questo capitolo del SuperClasico – il numero 158 per essere precisi – dice che: nonostante gli sfavori del pronostico, nonostante Julian Alvarez el Super lo gritan los azul y oro.

Empatan Arse y Defe

In un Interzonal, che poteva sembrare scontato sulla carta, il Defensa non va oltre il pari contro l’Asrenàl de Sarandì – che porta a casa un altro punto – e sfido chiunque a riuscirci a Florencio Varela. Passa subito in vantaggio l’Halcòn con Adonis Frias, mentre il pari arriva grazie a Gonzalo Goni, che evita la sconfitta ai ragazzi del Viaducto – che certamente dovrà fare molto meglio per sistemare il suo promedio.

El Bicho resurge, Vélez sigue perdiendo y Pellegrino deja el cargo

Finalmente l’Argentinos Juniors batte un colpo – dopo un bel po’ – mentre il Vélez di Pellegrino prosegue nella sua crisi nera di risultati, la peggiore tra le grandi – a pari merito con il San Lorenzo. L’ennesimo ko per il Fortìn, arriva ad opera di una rete siglata da Fausto Vera. Che dire il Mariscal Gabi si sarà fatto sentire – e ci mancherebbe altro – mentre per il Vélez, la notizia è che Mauricio Pellegrino ha lasciato l’incarico. Resta una cosa positiva almeno: il promedio rassicurante.

Ferroviario gana en Tucumàn

L’altra panchina in procinto di saltare – a mio parere – è quella di Juan Manuel Azconzabal, che a Tucumàn non sta proprio vivendo il suo periodo migliore – con la giustificazione di aver perso dei pezzi importanti in rosa. Così come pezzi importanti nell’organico mancano al Central Cordoba di Sergio Rondina – che ripeto: fa il suo anche arrancando e non ha l’obbligo di strafare. Fa il suo quando Claudio Riano realizza la rete che basta ai ragazzi di Santiago del Estero per ammutolire il ‘José Ferro‘ e cosa più importante, portare i tre punti a casa.

Primeros tres por Talleres, mientras busca un nuevo DT

Mentre si va alla ricerca di un nuovo tecnico a Cordoba – e la panchina è momentaneamente affidata all’interino Javier Gandolfi – il Talleres trova proprio con lui alla guida la sua prima vittoria nella competizione, sì contro il Godoy Cruz – in difficoltà con il promedio, ma comunque una squadra molto dura da affrontare. I primi tre punti de la T, la firmano Juan Mendez Diego Valoyes – che riporta in vantaggio el cordobes ad un quarto d’ora dalla fine -, dopo il momentaneo pari del Tomba ad opera di Solomòn Rodriguez. Il Talleres finalmente piazza il primo bottino pieno.