Bologna-Parma: partita brutta, onore solo a Mihajlovic

Bologna-Parma: un Bologna in discesa, preoccupa i tifosi

Non c’è una causa precisa, sembra più un effetto domino.
Partendo da presupposti semplici: il Parma rimette dal fondo come si faceva cinquant’anni fa con un calcione del libero. Non lo si vede nemmeno più in parrocchia. E non lo fa buttandola su un lato come si fa di questi tempi: la buttano centrale. E d’ Aversa là davanti ci ha messo Kucka che è grande e grosso. Morale della favola: in un’intera partita non siamo riusciti a leggere quella situazione lì. Niente di grave ma è indice di qualcosa. Quarant’anni fa quando si giocava negli esordienti, l’allenatore ti diceva “la mette sempre lì, alla terza volta devi prendere le misure senno’ ti cambio”.
E li di professionista non c’era nessuno. Tanto per dire…

Pagelle Bologna-Parma: i peggiori e i migliori

Krejci: si dice che Krejci stia facendo bene, è vero, ma rimane un mezzo terzino di serie A con nessun cambio dietro e quando il Parma imperversa con lo svedese abbiamo Sansone che deve rincorrere.

Sansone: E poi ci si lamenta perché non è lucido davanti. Deve sempre coprire le mancanze del terzino.

Orsolini: abbiamo Riccardo che è un po’ in difficoltà, perché ora tutti lo aspettano e avrebbe bisogno di assistenza e l’ assistenza dovrebbe dargliela Mbaye.

Mbaye: e la gente s’ incazza, ma Mbaye non può diventare Marcelo: era Mbaye prima e rimarrà Mbaye pure domani.

Soriano: quanti ne ha sbagliati Soriano? Tanti! Quanti palloni giocava Soriano? Tanti di più dei gol che sbagliava.

Palacio: imprescindibile a tal punto che Palacio è costretto a calamitare palloni in ogni dove. E quando Rodrigo taglia liberando tutto lo spazio del mondo chi si infila con qualità, se non l’impriscindibile?

Tomiyasu e Denswil hanno giocato un ottima partita eppure abbiamo buscato due gol. Sarà perché corrono costantemente all’indietro fronteggiando, quando va bene un due contro due?

Bologna: che rischi ci sono?

Sarà che disinnescati i laterali e tolto l’imprescindibile le soluzioni sono pochissime?
Sarà che oggi, a un certo punto della partita ci siamo trovati con una mediana di cani ( calcisticamente parlando) che non ha né velocità ne il passaggio oltre i 10 metri?
Sarà un effetto domino che risucchia tutto e tutti?
Calma. Occorrono forse nuovi equilibri e nuove dinamiche di gioco, augurandoci che il ragazzino Dominguez sia capace di giocare 20 metri più indietro rispetto ciò che gli viene accreditato, che di tutto abbiamo bisogno meno di un vice imprescindibile.

Sinisa Mihajlovic come sta?: Forza e coraggio

Capitolo Mister! Ho provato mentalmente a immedesimarmi negli ultimi nove mesi di Sinisa nonostante sia impossibile farlo.
Accetta un Bologna quasi spacciato infliggendosi egli stesso almeno tre mesi di pressione costante. Ne esce come un imperatore, osannato per tutto lo stivale. Passa un zick e viene prima tradito da un amico e poi inondato da un affetto clamoroso che non può che dare forza e coraggio.
Ma la bestia non la sconfiggi così facilmente. Sulla bocca di tutti costantemente si pubblicano bollettini medici, si cerca uno scatto rubato a testimoniarne il calo di peso per poter dire di essere stati i primi a farlo, troppo spesso con una volgarità travestita da bigotto rispetto.

Poi, in maniera del tutto inconsapevole, lo si carica di ulteriore pressione martellando sul concetto che senza di lui è un altra cosa. Dirlo tre volte ha un senso, tambureggiarlo, è al pari di una pornografia.
Non credo che quest’uomo, mostratosi granitico, non abbia le proprie fragilità e tanto meno priorità. La famiglia, per esempio. Il silenzio, per esempio, che a volte vale più di mille discorsi vuoti.
Si raccolgono i cocci di una partita troppo brutta per essere vera.
Di Abisso non parlo. È tutto filmato.
E ora a Napoli dove si può perdere, vincere o pareggiare. Come sempre, come da quando esiste il calcio.
Forza Bologna, forza Sinisa!

P.S.: però al pareggio si spacca tutto e in un solo urlo si perde la voce, perché quell’urlo!

Santo Dio, i bolognesi lo hanno in gola da cinquant’anni.

Quando ancora si rinviava col libero.