Cristiano Ronaldo basterà contro l’odio di Napoli?

Ronaldo avrebbe potuto giocare a Napoli se ADL non avesse rifiutato e magari si sarebbero aperti scenari diversi.

Forse gli attuali 13 punti di differenza sarebbero diminuiti, o magari invertiti. Nessuno può saperlo.

Il calcio è bello anche perché non esistono le controprove e tutti possono dire tutto senza paura di essere smentiti dai fatti.

Fortunatamente ci siamo presi lo scarto del Napoli e quello scarto stasera sarà della partita, nonostante il colpo alla caviglia ricevuto contro il Bologna.

A dire il vero, molti tifosi juventini avrebbero preferito che CR7 rimanesse un po’ a riposo in quanto in questo periodo il pensiero unico di tutto il popolo bianconero è fissato al 12 marzo, a provare a fare una rimonta simile a quella sfiorata l’anno scorso contro l’altra squadra di Madrid.

Ma l’alieno portoghese ha deciso di giocarle tutte e ci sarà anche a Napoli.

Ed è proprio a lui che si deve aggrappare la squadra in questo momento di difficoltà.

Il difficile momento psicologico

Momento che è cominciato un po’ a sorpresa con l’eliminazione dalla Coppa Italia contro l’Atalanta e con il successivo strano 3-3 contro il Parma.

Si è scoperta una Juve in difficoltà contro chi la carica a testa bassa, soprattutto se non tutti sono nel pieno della condizione.

Infatti siamo andati a Madrid con ben 6 titolari fuori e alcuni reduci da infortuni in campo.

Vista in quest’ottica la pesante sconfitta contro l’Atletico assume un aspetto meno inquietante, ma si traduce comunque in una squadra in difficoltà. Come si è visto anche domenica scorsa contro il Bologna.

Scontro diretto?

E proprio qui in mezzo arriva lo scontro diretto più classico. La prima della classe che va a giocare sul campo della seconda.

E allora la presenza di Ronaldo in campo è diventata fondamentale.

Il Napoli è in salute e non vede l’ora di vincere la partita con la Juve, che sarebbe il loro ultimo obbiettivo stagionale. Superiore anche alla eventuale vittoria in Europa League.

Inoltre Ancelotti ha trasformato la squadra rendendola più razionale senza Hamsik e più aggressiva nel pressing.

All’andata per un quarto d’ora il Napoli riuscì a metterci in difficoltà prima che la Juve rimettesse in asse la barca con la doppietta di Mandzukic e il gol di Bonucci tutti propiziati da Cristiano Ronaldo.

Ronaldo il Totem

La Juve non è mai stata una squadra legata ad un solo uomo, ma la grandezza di Ronaldo ha fatto si che in questa stagione diventasse una specie di Totem.

Non perdere punti contro il Napoli stasera, vorrebbe dire mettere una pietra tombale sul discorso scudetto, subire una sconfitta non farebbe altro che aggravare il periodo di crisi, soprattutto psicologica della Juve.

Vincere a Napoli contro una squadra in salute e motivata sarebbe invece quell’iniezione di fiducia che gioverebbe alla cura.

E qui entra in gioco Cristiano Ronaldo.

La formazione

La Juve non può prescindere dal suo campione che come al solito sarà al suo posto in attacco.

Al suo fianco il fido scudiero Mandzukic e probabilmente più Bernardeschi che Dybala. Difficile vedeli tutti e quattro insieme per stessa ammissione del Mister. Se la partita si mettesse male, non ci sarebbe nessuno in panchina a dare un cambio al pacchetto offensivo. Il solo Kean al momento non è ritenuto sufficiente.

Se giocano in tre davanti, necessariamente giocheranno in tre al centro.

Imprescindibili Pjanic e Matuidi, il terzo posto è come sempre in bilico tra Emre Can e Bentancur. Uno più solido, l’altro più tecnico. Qui dipenderà da cosa ha sognato Allegri stanotte.

La difesa dovrebbe essere composta dai 4 titolari in fila Cancelo-Bonucci-Chiellini-Alex Sandro.

Sperando che soprattutto il brasiliano mostri segni di risveglio.

In porta dovrebbe toccare a Szczęsny, nonostante l’ottima partita di Perin a Bologna.

Basterà contro l’odio di un intero popolo?

L’odio di Napoli

L’odio di Napoli verso la Juve ha radici ataviche.

La scintilla dovrebbe risalire ai tempi di Altafini, ma è l’odio dei discendenti dei Borboni contro i Savoia, quello del povero meridione contro il ricco nord.

La rivalsa di una città contro tutti i torti subiti nella sua storia.

Ma anche l’odio di chi perde verso chi vince sempre.

Negli ultimi 7 anni, il Napoli è quasi sempre stato l’ostacolo più insidioso del campionato, ma poi sappiamo come è andata a finire.

Penso che sia lo stesso odio che sentiamo verso una delle squadre di Milano che ha fatto di tutto per mandarci in serie B e che poi, sulle nostre ceneri ha costruito il suo momento di gloria, chissà.

Ma ormai è quasi primavera e allora è bello sognare.

Io sogno un gol di Ronaldo, la Juve che vince 1-0 ed esce tra gli applausi del San Paolo.

Sarebbe bello.

Molto bello.

Ma se proprio non si può avere tutto, ci accontenteremmo anche solo della vittoria, rimandando la pace ad altri momenti più favorevoli.