Formula 1 | GP Francia 2019: monotonia, portami via!

GP Francia 2019: una monotonia totale: si sono divertiti solo in fondo

Se qualcuno si aspettava un weekend nel quale la Ferrari avrebbe risposto alla beffa del Canada, si sbagliava. Se qualcuno pensava che si sarebbe assistito ad una gara più spettacolare, si sbagliava. Non è successo nulla di insolito rispetto alla normale F1 attuale. Una scuderia che domina (Mercedes), il diretto inseguitore che fatica, gli altri che raccolgono le briciole. Come se non bastasse, poca azione in pista. E spesso per gomme alla frutta o “rimonte” di piloti qualificatisi male al sabato.

GP Francia 2019 – Ci stanno prendendo in giro (?)

Diciamoci la verità, Toto Wolff ha stancato. E pure la Mercedes. Già in seguito alla gara di Montreal e poi nel ring delle interviste di ieri, Hamilton e Wolff hanno invocato una lotta contro la Ferrari.

 

Il secondo ieri ha dichiarato di aspettarsi una Ferrari forte in Austria. Ma per me è solo propaganda. Non gliene frega a nessuno di avere lotte in pista o avversari agguerriti. Conta solo vincere e alla Mercedes questa situazione piace, eccome. Ieri infatti Hamilton si è crogiolato sugli allori, dicendo che la vettura migliora gara dopo gara e che non ha mai spinto al massimo. Certo, della concorrenza neanche l’ombra, ma dichiarazioni del genere sembrano chiare.

GP Francia 2019 – Ferrari assente presente

La Rossa di Maranello sembra una Fiat Punto. Se negli articoli precedenti avete visto dell’ottimismo, ora le cose sono come stanno. Ovvero che la Ferrari non ci sta capendo nulla e abbia tirato i remi in barca. La monoposto ormai lo hanno capito tutti che è nata male, e pure ieri è stata la stessa messinscena. Vettel ha concluso quinto, dietro alla Red Bull di Verstappen; Leclerc terzo, il quale ha almeno tentato di sorpassare un Bottas in crisi con le gomme all’ultimo giro. E questo è quanto.

GP Francia 2019 – Renault e le altre (penalità)

Meglio è andata nelle retrovie. Ad un certo punto Ricciardo si è trovato nella bagarre per il settimo posto insieme a Norris, Raikkonen e Hulkenberg. E come al solito, penalità a go-go. La seconda ci sta (5 secondi per aver sorpassato fuori dai limiti della pista), la prima che invece manifesta una netta inversione di tendenza rispetto alla F1 che vogliamo.

Daniel Ricciardo

Nella frenata in prossimità della chicane del Mistral, Ricciardo è prima andato sul cordolo, per poi rientrare in pista mentre passava Norris. Una manovra ritenuta scorretta e pericolosa, mentre forse bisognerebbe comprendere che sul cordolo si può rischiare di girarsi. Ma di cosa ci stupiamo. D’altronde la FIA ha dimostrato che piuttosto di accontentare i tifosi, preferisce allontanarli.