Formula 1, nuovo punto zero: Verstappen e Leclerc

Passano i giorni ma il Gran Premio di Austria continua a tenere banco…

Passano i giorni ma il Gran Premio di Austria continua a tenere banco, il contatto tra Verstappen e Leclerc ha forse segnato l’ennesimo punto di non ritorno.

E’ vero, dopo il Canada avevo detto che per tutto il 2019 non avrei scritto più niente sulla Formula 1, ma il caos pazzesco che hanno creato le decisioni in Austria mi hanno fatto ritrattare la mia idea.

Come responsabile della sezione motori di TifoBlog non potevo lasciare ai miei ragazzi la tigna della solita gogna mediatica, quasi certa quando si trattano questi argomenti. Quindi si, bella o brutta che sia, ci (ri)metto la faccia.

Cercherò di essere il più imparziale possibile, cercando di fare un minimo di discorso logico, senza avere la supponenza di avere la verità in tasca, ma cercando di entrare per quanto possibile nella testa dei giudici di gara.

Tutti contro i giudici? No!

A caldo la decisione di non penalizzare Max Verstappen in Austria mi ha fatto incazzare parecchio, quasi gridare allo scandalo, ma a distanza di due giorni, riflettendo con la dovuta calma, sono arrivato a pensare che questa decisione potrebbe fare bene alla Formula 1, a patto che ora si parta da qui, si continui su questa linea. La vittoria di Max in Austria deve essere il nuovo punto Zero per la massima serie automobilistica. Con buona pace dei ferraristi bisogna cancellare la porcata fatta nel Gran Premio del Canada e seguire un filo logico nel decidere quando e se penalizzare un pilota. Non ho nulla contro Pirro, ci mancherebbe, ma tutta la commissione in Canada ha commesso un errore gravissimo che porterà inevitabilmente strascichi e polemiche fino a fine campionato.

Vettel e Hamilton nel GP del Canada

Forse bisognerà attendere il 2020 per modificare alcune vie di fuga nei circuiti, togliendo asfalto e aggiungendo un paio di metri di ghiaia; ma basterebbe una riunione tra giudici, team, piloti, rappresentanti FIA e Liberty Media per tracciare una linea guida chiara e con poche possibilità all’interpretazione soggettiva.

L’attuale regolamento della Formula 1 (voluto anche dai piloti ricordiamolo, ndr) è tra i più complicati e poco chiari della storia dell’automobilismo. I giudici cambiano ad ogni gara e ognuno può interpretarlo secondo la propria testa e le proprie tesi.

In Austria ci hanno impiegato diverse ore nel decidere l’esito della gara

Dopo i precedenti di Canada e Francia e le polemiche annesse, Kristensen & C. avevano tra le mani una bella patata bollente. Forse e ribadisco forse, avevano la possibilità di scegliere se la Formula 1 avrebbe potuto avere ancora credibilità in futuro. Lascio decidere a voi se l’esito è stato positivo o meno.

Penalizzare Verstappen non avrebbe reso giustizia ad una gara spettacolare, corsa con il coltello tra i denti, preferendo di fatto la noiosa linearità della Francia. Avrebbe sodomizzato la “marea orange” di tifosi olandesi, festanti e rumorosi lungo tutto il tracciato. Avrebbe rimandato la prima storica vittoria Honda nell’era delle power unit ibride. Probabilmente avrebbe fatto pensare ad un “risarcimento” alla Ferrari per il trattamento snob riservatole in Canada e nel successivo ricorso in Francia.

Non penalizzare l’olandese volante avrebbe certamente rivitalizzato l’azione in pista per il futuro, ma avrebbe anche mortificato Leclerc e tutto l’ambiente Ferrari, presagendo una grandissima voglia di rivalsa personale che andrebbe sicuramente oltre al risultato sportivo.

Dal mio punto di vista hanno scelto il male minore, non avendo gli attributi per continuare la linea a “tolleranza zero” imboccata da settimane.

Verstappen e Leclerc nel Gp di Austria

Se era penalità in Canada doveva esserlo anche in Austria.

In molti, a torto o a ragione, si sono fatti l’idea che la Federazione ce l’abbia con la Scuderia per questioni politiche. A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

Ammettiamolo, sarebbe davvero molto triste. Voglio provare a pensare pulito, anche se considerando interessi e budget che circolano attorno alla Formula 1 non mi stupirei più di tanto.

Tornando un attimo alla gara di domenica, a mio avviso Verstappen avrebbe comunque passato Leclerc in qualche altro punto, resistere era veramente proibitivo. Già era sembrato un miracolo nel giro precedente alla “ruotata” vedere la rossa numero 16 tornare davanti dopo il tentativo di sorpasso all’interno.

Ora cosa succederà? Probabilmente lo scopriremo già da Silverstone. Tutti ci auguriamo che sia un Gran Premio combattuto, con tanta azione in pista, ma soprattutto che i giudici non si sostituiscano agli attori principali della pista. Sarebbe già una grande novità.