Gp di Abu Dhabi, ultimi verdetti

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Arrivati all’ultima gara di una stagione dominata da Verstappen e dalla Red Bull, a Yas Marina si decide soprattutto il podio tra i costruttori e il quarto posto tra i piloti.

Cala il sipario, Red Bull a caccia dell’ennesimo record

Il 2023 passerà alla storia come uno dei mondiali più dominati della storia. Max Verstappen ha cannibalizzato il campionato vincendo finora 18 gare sulle 21 disputate conquistando con largo anticipo il suo terzo titolo mondiale. Al contempo, con l’imbattibile RB19, la Red Bull si è assicurata il titolo costruttori vincendo praticamente tutte le gare in calendario, ad eccezione del Gp di Singapore.
Ad Abu Dhabi, il team anglo-austriaco è a caccia dell’ennesimo record: quello di team con percentuale di vittorie più alta nella stagione (vincendo, il team di Milton Keynes otterrebbe una percentuale di 95,45% di vittorie in programma, superando il precedente primato appartenente alla Mclaren del 1988).
Se la lotta al titolo non ha più nulla da dire, altrettanto non si può dire della situazione alle spalle dei campioni del mondo.

Chi alle spalle di Red Bull e Verstappen?

Negli Emirati Arabi, infatti, andrà in scena la sfida decisiva per il secondo posto nel mondiale costruttori con Mercedes e Ferrari separate da soli 4 punti a favore del team diretto da Toto Wolff: a Las Vegas, il team di Maranello ha recuperato ben 16 punti alle Frecce d’Argento. Tuttavia, le caratteristiche della pista di Abu Dhabi non dovrebbero favorire la sf-23, in difficoltà sui circuiti con curvoni veloci.
Ma la classifica costruttori vedrà anche la lotta tra Mclaren e Aston Martin per la 4°piazza, (con il team di Woking in vantaggio di 11 punti sulla squadra di Lawrence Stroll, apparsa in ripresa negli ultimi appuntamenti stagionali) e quella tra Alpha Tauri, Alfa Romeo e Haas per l’ottavo posto (in rigoroso ordine di classifica con i tre team racchiusi nello spazio di 9 punti).
Detto delle battaglie per quanto concerne i costruttori, anche nella classifica piloti c’è da assegnare il quarto posto con Alonso e Sainz appaiati in classifica a quota 200 punti, seguiti a sole cinque lunghezze da Norris: viste le caratteristiche della pista, i favoriti sono certamente Alonso con l’Aston Martin e Norris sulla Mclaren.