La redenzione della Sauber e di Nico Hulkenberg

Copertina Tifoblog rubrica Francesco Lenti Formula Uno

Il Gp di Gran Bretagna ha registrato un clamoroso podio della scuderia elvetica con il pilota tedesco alla sua prima top 3 in carriera a quasi 38 anni

Sauber, una C45 finalmente valida

Uno dei team che in questa fase centrale di stagione si sta mettendo in luce è indubbiamente la Sauber. Il team di Hinwil (che dal 2026 verrà rilevato interamente da Audi), fanalino di coda da più di un anno e, per questo, destinato ad una stagione di rassegnazione in attesa di diventare Audi per aprire una nuova fase di successi (nelle intenzioni dei tedeschi, il target è lottare per il titolo entro il 2030), ha cominciato a ingranare e schiodarsi dall’ultimo posto della griglia. Merito principalmente degli aggiornamenti introdotti al Gp di Spagna, la scuderia svizzera sta fornendo delle prestazioni sempre più convincenti arrivando con una certa regolarità in zona punti, dapprima con il solo Hulkenberg e poi anche con Bortoleto, quest’ultimo ai suoi primi punti in Austria.
Dunque, una monoposto, la C45, completamente rinvigorita dagli sviluppi che le hanno permesso di risalire la classifica fino ad occupare un’ottima sesta piazza tra i costruttori, non lontanissima peraltro dalla quinta piazza occupata dalla Williams.
Il podio artigliato da Nico Hulkenberg, sfruttando le incerte condizioni meteo di Silverstone è il giusto premio per una scuderia che si sta rafforzando sempre di più con uomini di esperienza in settori chiave (oltre a Binotto, vi è Jonathan Wheatley nel ruolo di team principal), per affrontare il cambiamento storico a partire dalla prossima stagione, con il progetto Audi.

Hulkenberg, una carriera sottovalutata ma dignitosa

Quello di Silverstone è stato il primo podio in F1 per Nico Hulkenberg. Un traguardo arrivato alla soglia dei 38 anni (li compirà il prossimo 19 agosto) per il tedesco e dopo ben 239 gare disputate, arrivato in F1 sotto l’ala di Willi Weber (storico manager di Michael Schumacher). Pur mostrando sempre velocità e costanza, Nico ha vissuto una carriera spesa a centro gruppo lottando con monoposto poco competitive, sin dal debutto, avvenuto con la Williams nel 2010: memorabile la pole position ottenuta sotto il diluvio in Brasile. Da lì in poi diversi cambi di scuderia (tra Force India, Sauber, di nuovo Force India, Renault, Haas fino al ritorno ad Hinwil) senza dimenticare il ruolo di terzo pilota esercitato tra il 2020 e il 2022 quando è stato chiamato a sostituire i piloti titolari.
Nel bel mezzo, si annovera lo storico trionfo alla 24ore di Le Mans nel 2015, una felice parentesi ma che non rendeva merito fino in fondo al talento del pilota tedesco.
Proprio la sua esperienza e la sua velocità sono state premiate nella gara inglese ma, soprattutto, sono state decisive nel convincere la futura Audi ad affidarsi ad un pilota navigato come lui.