Il derby degli altri

È derby della Mole.

Forse il meno sentito dei derby per chi abita fuori dalla provincia di Torino.

Forse perché la rivalità è solo geografica, non ci siamo mai giocati niente con i cugini. Magari la cosa poteva avere un senso fino agli  anni ’70.

Così come poteva essere, a parti invertite, durante l’epoca del grande Torino, allo stesso modo la partita di oggi non può che essere una partita normalissima, da vincere come tutte le altre con l’unica differenza che la trasferta sarà molto breve.

Le cose inutili del derby

La rivalità è sicuramente più sentita dall’altra parte della barricata. L’avvicinarsi del derby permette di dare voce a alcuni desaparecidos come Glick che si sente in dovere di ricordare la sua mediocrità vestendola da fede granata.

Alcune dichiarazioni dovrebbero essere oggetto di denuncia.

Queste però sono discussioni sterili ed inutili, inutili come un difensore goleador.

I pericoli del derby

Il derby arriva subito dopo la sconfitta contro gli svizzeri dello Young Boys.

Indolore per meriti altrui ma che da un fastidio non indifferente. Con tutte le attenuanti del caso, la sconfitta deve farci aumentare la soglia di attenzione verso questo tipo di partite. Mai come quest’anno siamo l’unico pericolo per noi stessi.

Almeno in questa fase della stagione.

Il pericolo è sempre lo stesso. Prendere sottogamba la partita.

In partite come quella di mercoledì la tentazione di risparmiare le energie è grande, perché subito dopo c’è la parte più importante del girone di andata. Il trittico Derby-Roma-Atalanta con la ciliegina blucerchiata a chiudere il girone.

Inutile dire che è fondamentale vincere questa partita. Come tutte le altre. Ma dopo la sconfitta di champions, e prima di far accomodare in panchina CR7 per la prima volta quest’anno, occorre non regalare punti a nessuno.

Allegri ha già annunciato mezza squadra titolare. Confermando che Ronaldo riposerà in una delle prossime e sicuramente non nel derby.

La conta degli infortunati

Al netto degli infortuni che continuano a non lasciarci in pace, la formazione è abbastanza scontata.

Purtroppo non potremo contare per un po’ sull’acquisto più interessante dell’anno dopo CR7. Joao Cancelo si è operato al menisco ieri e tornerà molto probabilmente dopo la sosta. Al suo posto avrebbe potuto giocare Cuadrado se non fosse che anche lui rischia di finire sotto i ferri per un problema al ginocchio. Rimane l’usato sicuro De Sciglio che nel suo piccolo non tradisce mai.

A centrocampo il recupero di Emre Can, uno dei pochi aspetti positivi della trasferta di Berna, è subito annullato dalla squalifica di Bentancur e dalla reiterata assenza di Khedira. È strano che gli infortuni colpiscano sempre lo stesso reparto.

Nel momento in cui è venuto a mancare Bernardeschi abbiamo dovuto rinunciare anche a Douglas Costa, il problema alla tiroide di Emre Can si è scoperto nel momento in cui è venuto a mancare anche Khedira. L’infortunio di Barzagli è coinciso con quello di Benatia.

Strano ma è così.

D’altronde la qualità della rosa a disposizione di Allegri è talmente alta che il mister può mettere in campo una formazione sempre all’altezza della situazione.

La formazione

In porta, come annunciato, giocherà Perin. Anche per dimostrare che c’è un minimo di alternanza nel regno polacco.

In difesa, sulle fasce le alternative sono poche, anzi, una sola. Spinazzola che finora non ha mai giocato e magari queste ultime quattro partite vedranno il suo esordio, visto che di terzini ne sono rimasti solo 3.

Anche al centro della difesa la situazione non è delle più rosee, visto che sono rimasti arruolabili i soli Bonucci e Chiellini con Rugani unica alternativa.

I candidati a partire in panchina saranno proprio Rugani e Spinazzola, lasciando spazio a De Sciglio, Bonucci, Chiellini e Alex Sandro, anche lui reduce da infortunio.

A centrocampo, con i soliti dubbi di modulo, saranno sicuri del posto Pjanic e Matuidi. Nel caso di scelta del 433 il terzo sarà necessariamente Emre Can. L’alternativa è l’inserimento di uno tra Bernardeschi o Douglas Costa largo a destra per agire con il 4231. In questo caso il titolare più probabile sarebbe Bernardeschi che, in caso di necessità potrebbe anche stringere al centro a dare manforte in mediana.

In attacco i soliti 3 Mandzukic a far da scudiero a Ronalo con Dybala a rimorchio.

Avanti con Dazn

Per chi non lo avesse fatto, è arrivato il momento di abbonarsi a Dazn per il famoso mese gratuito, visto che in questo mese giocheremo sulla piattaforma digitale sia il derby contro il Torino che la sfida con la Roma.

L’assurda divisione dei diritti televisivi della stagione in corso ha generato talmente tanta confusione che su alcuni quotidiani è apparso anche un manuale per poter vedere le partite della propria squadra del cuore.

La concorrenza dovrebbe essere positiva soprattutto per l’utente finale, eppure se un tifoso vuole vedere tutte le partite, dovrà sostenere il prezzo di due abbonamenti o aggiungere solo 8 euro al suo. Ma perchè?

L’ennesima prova del fatto che ormai il tifoso è passato da essere il principale protagonista della domenica calcistica a essere solo un soprammobile nel mondo del calcio.

Chissà fino a quando l’amore per la propria squadra del cuore riuscirà a far digerire tutto il resto.

E forse anche questo è uno dei motivi per il quale partite come il derby della Mole hanno perso un bel po’ del loro fascino.