Inter, il 2018 si chiude con una vittoria non facile in casa dell’Empoli

Una rete di Keita Balde stende l’Empoli e consolida il terzo posto dell’Inter

Dopo la grande vittoria di pochi giorni fa contro il Napoli bisognava dare un segnale importante al campionato e cercare di ottenere il massimo anche dalla trasferta toscana.

Non era per niente facile. Ammettiamolo. L’avversario era di certo super abbordabile, ma appunto per questo motivo questa vittoria vale oro.

Sappiamo benissimo che quando cala la concentrazione questa squadra manifesta i soliti difetti di produzione.

Quando cala il blasone dell’avversario l’Inter perde sempre qualcosa in cattiveria, in gioco… in tutto.

Anche contro l’Empoli abbiamo assistito ad una partita non esaltante dei nostri ragazzi. Tanta fatica, ma per fortuna sono arrivati i tre punti grazie alla rete messa a segno da Keita Balde.

PRIMO BILANCIO

Terzo posto consolidato in classifica, un dicembre meno ostico del solito, peccato solo per l’eliminazione in Champions.

Possiamo sintetizzare così questo primo traguardo nerazzurro.

Il girone di andata si chiude con qualche rammarico e la consapevolezza di aver buttato via dei punti preziosissimi, ma chi ci sta dietro è al momento a distanza di sicurezza.

Dicembre, da sempre un mese per noi ostico, è passato regalandoci un’altra vittoria.

Alla fine siamo caduti solo in casa della capolista, giocando una grandissima partita.

Peccato, invece, per il pari con il Psv in Champions. Quella partita brucia ancora. Quella eliminazione sarà difficile da digerire.

Chiudiamo il girone di andata con due punti in meno rispetto allo scorso anno, ma con la consapevolezza che questa squadra è ben diversa da quella vista la passata stagione.

Siamo cresciuti e continuiamo a farlo partita dopo partita.

Ad Empoli era necessario vincere non solo per la classifica, ma per cementificare un gruppo solidissimo, con a capo un allenatore che ha diverse colpe, ma che è stato bravo a gestire i suoi giocatori nel corso di questa prima parte di stagione.

La nostra rosa è questa. Le sue scelte obbligate. Cosa possiamo imputargli? Siamo arrivati alle sfide chiave, quelle più importanti con un organico ridotto all’osso dalle assenze e dalle restrizioni Uefa.

Spalletti ha le sue responsabilità, ma non tutte le colpe sono da ricondurre al tecnico toscano.

Contro Napoli ed Empoli molti meriti sono suoi. Se delle volte non è stato bravo a leggere il match, in questi due ultimi incontri ha saputo trovare la chiave di volta e i tre punti. Bravo mister.

Questa squadra fatica a segnare, ma almeno ha una retroguardia che può far stare tranquilli.

La coppia Skriniar-De Vrji ha fatto vedere anche in Europa tutto il loro valore. Dopo le prime difficoltà iniziali i due si intendono a meraviglia e formano un muro (quasi) invalicabile.

Di certo una delle coppie di centrali più forti d’Europa.

LA CURA SPALLETTI

Dopo aver reso Brozovic il faro del nostro centrocampo, mister Spalletti è riuscito nell’impresa di recuperare totalmente anche Joao Mario.

Il giocatore portoghese era letteralmente ai margini del progetto nerazzurro, lì lì per andare via.

Le sue parole, la sua poca voglia di Milano e di Inter facevano pensare ad un suo imminente addio, ma durante il mercato nessuno ha fatto carte false per lui, quindi ci è rimasto sul groppone, come un pacco che non siamo riusciti a spedire.

Alla fine, rimasto in nerazzurro è riuscito attraverso il lavoro e l’impegno a ritagliarsi un ruolo importante, trovando spesso un posto fisso nell’undici titolare. Santo Luciano.

Ma la cura Spalletti sembra essere funzionata anche con Keita Balde, Lautaro Martinez e Ivan Perisic, che dopo il gol è riuscito a trovare anche “nuova linfa” e forse “nuove motivazioni”.

Speriamo che il nostro tecnico riesca ad ottenere gli stessi risultati anche con Radja Nainggolan, quello che è stato il fiore all’occhiello del nostro mercato estivo.

ALL’ANNO NUOVO!

Sarà un vero peccato non poter sostenere i nostri beniamini per la prima di ritorno a San Siro.

Si comincerà il nuovo anno con lo stadio chiuso. Non il massimo. Una decisione a mio avviso esagerata. Non si risolverà così il problema del razzismo o della violenza, ma siamo costretti ad accettare le decisioni prese.

Ma l’anno nuovo vuol dire anche mercato. Si torna a parla di Luka Modric. Sarebbe un sogno per questa Inter dalle grande ambizioni, ma ancora troppo immatura.

Di certo si lavora già per migliorare qualitativamente questo gruppo. Serve puntellare qualche zona del campo, per permettere ai titolari di rifiatare di tanto in tanto, senza andare troppo in affanno con i sostituti. Serve trovare gente che riesca a farti fare quel salto che non riusciamo ancora a fare, perché troppo timidi ed impacciati.

Serve qualcuno che possa prendere per mano questa squadra nei momenti di difficoltà e mettere il nostro capitano nelle condizioni di regalarci gioie su gioie, gol su gol.

Sarà un anno importante per noi. Dovrà essere l’anno delle riconferme. Speriamo sia anche l’anno delle prime vittorie. Il campionato ormai è andato, puntiamo dritti alle due coppe che dovremo giocare. Proprio come scritto in chiusura dello scorso commento alziamo almeno un trofeo: Coppa Italia o Europa League. O entrambe, perché no?

Intanto tantissimi auguri di buon anno fratelli e sorelle nerazzurri, che il 2019 possa regalarci grandi emozioni a forte tinte nerazzurre.

#AMALA