Juve – Atletico: la magia del Natale

La magia

Sarà stata l’aria natalizia, che dona gioia e felicità, che fa accadere l’improbabile, fatto sta che, ieri sera, Paolino Dybala ha deciso che il pubblico si stesse divertendo poco. Per cui ha tirato fuori il numero di magia, quello che ti fa dire “ma come ha fatto”? Può una punizione che sembra più un calcio d’angolo trasformarsi in goal? Normalmente no ma se hai gente come la Joya che si inventa un tiro nel sette opposto, pare che sia possibile.

Che poi, se vogliamo dirla tutta, il goal è stata la roba più scarsa fatta da Paulo tra stop al volo su lanci di sessanta metri e dribbling di tacco.

La partita

Noi siamo già sicuri della qualificazione e giochiamo “solo” per il primo posto matematico, i Colchoneros, invece, devono vincere per forza se vogliono restare attaccati al treno degli ottavi. Ma, dall’andamento del match, sembra il contrario: noi belli gagliardi all’attacco ed Atletico ad inseguire. Il primo tempo, infatti, ci vede vicini al goal diverse volte ma non solo; un possesso palla che già al 9° del primo tempo è al 78% a nostro favore (alla fine si assesterà su un più onesto 58%) che fa capire l’inerzia della gara.

Le scelte di Sarri

Il mister decide di rinunciare a Higuain in favore di CR7 dovendo far rientrare il re; in questo momento, il Pipita è nettamente più in forma ma capisco Sarri che diplomaticamente decide che Gonzalo può pazientemente aspettare in panca mentre in campo ci deve andare uno scialbo Ronaldo. Per carità, sicuramente, stavolta, ci ha messo l’impegno ma sembra decisamente impacciato, fuori forma e, spero di no, lontano dagli schemi del buon Maurizio. Ma è solo una mia impressione.

Dentro anche Ramsey reduce dalla doppietta che ha permesso al Galles di qualificarsi ai prossimi europei e che ci mette del suo in molte delle azioni offensive.

La formazione vede due attaccanti che partono larghi per accentrarsi e cercare la bomba.

Sarriball vs Cholismo

Ieri sera ha vinto l’idea di Sarri, senza dubbio. E’ chiaro che non siamo ancora di fronte al gioco spumeggiante e spettacolare già marcho di fabbrica del toscano ma, comunque, sta facendo un gran lavoro sui giocatori, uno su tutti, DeLigt che ieri sera è stato protagonista di un paio di interventi spettacolari.

Il Cholo, invece, è sembrato un pulcino bagnato, la squadra con poca garra è venuta a Torino quasi per non prenderle. Noi, dal canto nostro, abbiamo messo in campo molto (non tutto) ed abbiamo guadagnato il primo posto matematico ed il diritto di presentarci come teste di serie.