Juve-Fiorentina: allo Stadium punti d’oro con il fiato sul collo

Juventus-Fiorentina 3-0: highlights e commento

Tre punti d’oro per la Juve che rinuncia a Dybala in avvio, schierando il tridente Ronaldo-Higuain-Costa. Dentro Rabiot e Bentancur, fuori Ramsey e Matuidi. Scelte nuove per Sarri, che prova (e riesce in fretta) a rimediare alla figuraccia di Napoli.
Risultato (3-0) indispensabile per tenere a distanza le solidissime inseguitrici (Inter e Lazio entrambe vincenti) a poche settimane dagli ottavi di Champions e alla ripartenza dopo la chiusura del mercato invernale, che ha deluso tanti tifosi bianconeri.

Juventus: i limiti della rosa verso la Champions

Il centrocampo nel suo complesso (riserve incluse) sembra nettamente indietro rispetto alla concorrenza feroce (Liverpool da record, Real Madrid castiga-derby e completamente ritrovato, PSG spettacolo) che troveremo sulla strada di Istanbul. Eccellente, da questo punto di vista, la prestazione in netto progresso di Rabiot (finalmente il ragazzo inizia a trovare continuità) e positiva la spinta tutto-fascia di Cuadrado.
Motivo in più di perplessità in ottica Champions è l’infermeria sempre piena in difesa (Chiellini, Demiral, Danilo, De Sciglio) ieri comunque su ottimi livelli grazie alle prestazioni sontuose di Bonucci e De Ligt, autore del terzo gol su incornata d’angolo.

Polemica Juve rigori-Var

I social hanno straripato tutto il pomeriggio d’odio anti Juve, dopo i due rigori (entrambi controllati dal VAR) siglati da Cristiano Ronaldo, alla nona partita di fila con gol in campionato! Netto il primo penalty con Pezzella che “para” di polso un tiro dal limite di Pjanic. “Generoso ma non scandaloso” il secondo per trattenuta su Bentancur al limite dell’area, con un contatto iniziato poco prima e pienamente lanciato a rete davanti Dragowski.

Non è per questo, tuttavia, che ha perso una Fiorentina arrembante e di sostanza solo nella prima mezz’ora, rispetto alla gara d’andata in cui (all’avvio del campionato) il Franchi ci strappò un pareggio. Troppo poco per battere una Juve in cui Douglas spacca sulla corsia esterna e CR7 continua a macinare tiri dal dischetto.