La Juventus che cresce

Se la Juventus non fosse caduta nella trappola di Mourinho, probabilmente stasera avremmo visto qualche volto nuovo in più rispetto al solito.

Invece la formazione annunciata si scosta il minimo indispensabile da quella tipo.

La formazione della Juventus

Il solito Szczesny in porta, Cancelo, Bonucci e De Sciglio con Rugani a dare un po’ di respiro a Chiellini. Allegri ha confermato in conferenza stampa che, visto il campo sintetico non è il caso di anticipare il rientro di Alex Sandro, segno che il laterale brasiliano potrebbe tornare in campo già nel derby. Fortunatamente De Sciglio si è dimostrato il giocatore affidabile che il mister ricordava. Tutta sostanza e pochi fronzoli.

A centrocampo dovrebbe riposare il motorino Matuidi sostituito dal polivalente Cuadrado per completare il reparto insieme a Pjanic in regia e all’ottimo Bentancur da mezzala.

In attacco i soliti 3 Mandzukic e CR7 sostenuti da Dybala.

Poco diversa dalla Juventus degli ultimi tempi. Pochi cambi e tutti dettati dal buonsenso. A dimostrazione del fatto che il primo posto nel girone è un obbiettivo da centrare.

Ci sarà spazio sicuramente anche per Bernardeschi ed Emre Can che devono mettere minuti nelle gambe per ritornare utili alla causa come prima dei rispettivi malanni.

Gli svizzeri hanno preannunciato che non faranno sconti alla Juventus e che cercheranno di vincere.

Naturalmente tra il dire e il fare…

Vincere perché …

Vincere ci metterebbe al sicuro dalla minaccia del Manchester e magari ci regalerebbe un ottavo di finale “comodo” anche se i primi quattro nomi sono Atletico Madrid, Tottenham, Liverpool e Schalke e poi probabilmente Ajax e Lione.

Niente da poter affrontare in pantofole, ma meglio di Real, Barcellona o Bayern.

La Juventus che cresce

Mai come quest’anno c’è la consapevolezza che siano le altre squadre a non voler essere sorteggiate contro la Juventus.

E non è solo per merito di dell’arrivo di Ronaldo.

Si respira un’aria di maturità, quasi di perfezione, solo intaccata dalla disattenzione contro il Genoa e dalla caduta contro il Manchester.

Proprio queste due piccole macchie devono aiutarci a scalare gli ultimi gradini. Quelli che fanno affrontare tutte le partite col piglio dei vincitori.

Poi a primavera, se son rose fioriranno.