Lazio-Parma 4-1 Poker Face

Un Parma impalpabile esce sconfitto dal terreno di gioco dello stadio Olimpico. L’apatia dei giocatori di D’Aversa ha indubbiamente lasciato l’amaro in bocca a chi si aspettava una gara affrontata con coraggio e serenità, complice anche la classifica. Astuta e cinica la Lazio ha saputo capitalizzare tutto nei primi 45 minuti di gioco lasciando la seconda parte di gara all’odinaria amministrazone.

Lazio – Parma 4-1

Il primo gol della disfatta emiliana

Poker per la squadra di casa che chiude la gara già nei primi 45 minuti di gioco. Face per il Parma che è sceso in capo con undici volti noti privi di qualsiasi motivazione, orgoglio ed entusiasmo. Tengo a precisare volti noti perchè nessuno possa pensare che il risultato sia figlio di una formazione d’emergenza (assente solo Scozzarella). Forse l’unico che ha leggermente mostrarto un po’ di reattivita è stato Kucka, pronto a tornare sulle palle perse come un cane affamato difende il proprio osso. Il tabellino della gara parla chiaro: Lazio-Parma 4-1

Aspettative vs Realtà

Nessuno, ha mai neanche per un istante, ponderato di calcare il terreno dell’Olimpico pensado di portare a casa i tre punti. L’amarezza per la sconfitta di oggi non è dettata dal volare troppo in alto per poi accusare lo schianto, anzi. Oggi si volava bassi, e sereni.

Oggi, i tifosi, erano tutti pronti a godersi la partita illusi che la serenità dei giocatori e dello staff tecnico potesse regalare una bella sfida. Il cammino stagionale ci ha portato fin qui forse più di quel che avremmo meritato, se si parla di bel gioco, ma poco importa. Qui ci siamo arrivati con le intuizioni dei singoli, con la giusta cattiveria agonistica contro avversari blasoinati e con la determinazione nel difendere quanto conquistato con tanta fatica. Ecco oggi si poteva respirare, si poteva azzardare tatticamente, si poteva dare spazio alle nuove promesse offredo loro un banco di prova che li forgiasse anche caratterialmente, si poteva fare tutto tranne quello che è stato fatto.

Le scelte tattiche: Lazio-Parma 4-1 nel dettaglio

Biabiany fuori forma e fuori ruolo (praticamente un difensore aggiunto) in campo al posto di un Dezi che è stato pagato sul mercato come un giocatore vero e che si è sempre espresso con impegno quando chiamato in causa. Andava schierato non solo per questioni di rispetto nei confronti del giocatore, ma anche fosse solo per dare respiro alla risorsa “titolare”.

Sepe, idolatrato da molti, oggi era una delle sostituzioni da fare. Il portiere è un cambio sprecato? No!



Poco importa che l’autorevole Gazzetta dello Sport snoccioli statistiche sulla quantità di tiri subiti e la percentuale delle parate effettuate. Chi segue davvero i crociati per 90 minuti tutte le domeniche ricorda benissimo le insicurezze mostrate ad inizio stagione. Chi trema per i colori gialloblu quando l’avversario varca l’area di rigore ricorda che le parate miracolose si riassumono in, si e no, una decina. Tuttto questo per dire che Sepe è un primo portiere rispettabile, ma non immune dalla giornata storta (entrabi i primi due gol sono passati tra il terreno e il corpo del portiere).

Gervinho, comprendo che sia una delle stelle più luccicanti in questo firmamento e non lo si voglia “infastidire”, ma se non segue il gioco e non si propone in attacco va sostituito. In alternativa va aiutato a “correggere” la posizione, magari proprio con qualche cambio a supporto.

Siligardi, dalle indubbie attitudini a supporto degli attaccanti, sostituito sul 4-0 da Gazzola: Perchè?!? L’attacco è indubbiamente il reparto con più misteri, infatti anche il cambio Inglese per Ceravolo ha dell’inspiegabile. Schiappacasse è forse infortunato?!? A sostegno di quanto detto fin’ora Sprocati, unico ingresso corretto in tutto il reparto, ha in realtà potuto trovare la gloria del gol della bandiera soltanto grazie sd un errore di Patric.

Fermiamoci a 100 cifra tonda

Il gioco di mister D’Aversa non paga più. Giunti alla gara numero cento lo si può affermare con una certa sicurezza. Ci sono troppi schemi triti e ritriti, ci sono errori nei cambi reiterati nel tempo. Ci sono poche idee ed un centrocampo assente. I reparti nel calcio sono tre ed allenare una squadra vuol dire saprli far funzionare tutti. Cercare di collegare la difesa all’attacco non paga o meglio può dare qualche risultato, ma poi si presenta il conto. La serie A ce la siamo sudata e dentro c’è anche l’operato di questo allenatore, ma non vorrei mai si facesse l’errore di riconfermarlo soltanto per gratitudine.

Non nascondo che ho gradito il vociferare di un possibile interessamento della Fiorentina per D’Aversa. Io farei cambio all’istante con Pioli, per altro parmigiano doc. Quello che mi è piaciuto decisamente meno, invece, è il mirino su Faggiano. Il nostro direttore sportivo non si tocca perchè la vera arma segreta, soprattutto sul mercato, è indubbiamente lui.

Episodi da rivedere o forse dovrei dire da riVARdere

Per distrarmi dall’orrore calcistico della mia adorata squadra, ho forse prestato più attenzione del solito agli episodi e agli scontri di gioco. Ne cito due in particolare perchè a prescindere da tutta la tecnologia introdotta nel calcio moderno, sono passati inosservati.

Il primo a lasciarmi basita è stato un presunto fallo di Inglese con il giocatore avversario che senza essere minimamete stato sfiorato in volto cade e si dispera con la faccia tra le mani. Il mondo del calcio avrebbe bisogno di correttezza, lo ripetiamo tutti fino alla nausa, ma evidentemente certi attori protagonisti non sono d’accordo.

Al 58° invece c’è il contatto tra Caicedo e Gagliolo che ha più a che fare con il taekwondo che con il calcio. Nonostante la var, gli incaricati ad interpretala stabiliscono che non si tratti di un episodio rilevante. Perfetto, allora diciamo che attendo di vedere il medesimo intervento di gomito sul collo dell’avversario a palla lontana in una qualsiasi altra partita del mondo, per scoprire come verrà considerato.

Ora riprendiamo fiato nella sosta per le Nazionali, forse questa sosta arriva nel momento giusto per fare il punto della situazione.

Parma di nuovo in campo domenica 31 marzo nel lunch match delle 12,30 dove ospiterà l’Atalanta al Tardini.

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