Lens, l’orgoglio dell’ Alta Francia e dei minatori

La storia del Lens, un grande club francese

Il Racing Club de Lens è uno dei club più forte rappresentativi della Francia. Non parliamo di una semplice squadra di calcio, bensì della vera anima del popolo bretone. Fondata da studenti che praticavano il calcio in Place Verte nel 1906, deve il suo nome in riferimento al Racing Club de Roubaix e al Racing Club de France, squadre molto popolari all’epoca in Francia. Una delle curiosità principali è che la prima dirigenza fu formata dai genitori dei suddetti studenti.

I colori sociali del Lens

I primi colori sociali del club furono il nero e il verde. I motivi di tale scelta furono in parte sociali. Infatti, nell’immaginario collettivo, il nero rappresenta il colore del carbone, omaggio dunque alle miniere di carbone di cui è ricca la zona della città. Il verde fu scelto per omaggiare la Place Verte. Nel 1924 sono adottati per la prima volta i colori rosso e giallo. La scelta non è chiara. Due sono le versioni più diffuse. La prima afferma che fu una scelta dell’allora presidente Pierre Moglia in onore della bandiera spagnola. La seconda narra che i colori furono scelti in onore del sangue che i minatori versarono nelle miniere di carbone e al valore “pari all’oro” che questo rappresentava per la città.

I successi e gli ultimi anni del Lens

Il Lens non è mai stata una squadra di vertice. Il suo periodo d’oro lo visse a cavallo dei secondi anni novanta. Il merito fu dell’editore Gervais Martel nel 1988. Dopo alcuni anni contraddistinti da alti e bassi (con tanto di retrocessione in Ligue2), la squadra ottenne la qualificazione alla Coppa Uefa al termine della stagione 1994-95, ritornando a calcare le scene europee dopo otto anni di assenza. Due anni dopo, con Daniel Leclerq in panchina e gente come Smicer e Foè in campo, la squadra centrò il suo primo e unico titolo di campione di Francia. Furono anni in cui i bretoni furono grandi protagonisti sia in patria che in Europa. Il declino iniziò a partire dalla stagione 2007-2008, quando la squadra iniziò un sali-scendi tra Ligue1 e Ligue2. Nell’ultima stagione è arrivata la promozione d’ufficio dopo che la sos la tpensione del campionato d Ligue2 aveva visto il Lens al secondo posto.

Il Lens nella letteratura

Sul Lens e i suoi tifosi Marion Fontaine, professoressa associata in Storia contemporanea presso l’Università di Avignone, ha scritto un libro Le Racing Club de Lens et les «Gueules noires». Essai d’histoire sociale. In questo volume si racconta la storia del club come identificazione sociale. Dagli inizi degli trenta il Lens è stato visto come veicolo sociale sia da parte dei proprietari delle miniere (un po’ come la Fiat co la Juventus), sia dal partito comunista che descriveva il Racing Club di Lens come il “club dei minatori”, portatore di valori importanti per la comunità operaia. Per questo motivo, nel corso degli anni il Lens è stato molto più di una squadra di calcio per i suoi tifosi. In esso vi è un riscatto sociale e uno spirito identitario che mai potrà essere rotto.