Leyton Orient, uno stadio “fatto in casa”

Brisbane Road, stadio del Leyton Orient

Il Leyton Orient è uno dei tanti club londinesi che popolano il calcio inglese. Il club milita attualmente nella Football League One, la terza divisione inglese. Si tratta di una società con una storia particolare e un legame forte con l’Italia. Nella sua storia non è mai astato presente in Premier League, mentre vanta una sola stagione in First Division (l’antesignana della Premier), nella stagione 1962-63, culminata con la retrocessione.
Vediamo di scoprire di più di questo club.

La squadra

Leyton è uno dei tanti quartieri di cui è popolata Londra. Un tempo era considerato una zona malfamata, ma con il tempo è stata risanata e ora ha assunto un aspetto più popolare, tanto da essere presa d’assalto da giovani coppie e immigrati, ingolositi dal basso costo degli immobili rispetto ad altre zone più care. Parliamo di un luogo che assomiglia ad un tipico paesino, con diverse zone verdi e ben collegato al centro della capitale.
Il Leyton Orient, dal canto suo, rispecchia la dimensione famigliare del quartiere che rappresenta. Fondato nel lontano 1881 con il nome di Glyn Cricket Club, entrò nel mondo del calcio solo 7 anni dopo, cambiando nome nel più semplice Orient. L’attuale denominazione fu assunta solo nel secondo dopoguerra.

Il legame italiano

Il Leyton Orient, come anticipato, ha un forte legame con l’Italia. Nel 2014 fu infatti acquistato dall’imprenditore italiano Francesco Becchetti, proprietario, tra l’altro del canale tv Agon Channel. Il suo regno durò tre anni con due retrocessioni e 10 cambi in panchina, un’esperienza non proprio esaltante. Tra questi 10 allenatori, tre furono italiani. Il primo fu Mauro Milanese, ingaggiato inizialmente come Direttore Sportivo nell’estate del 2014 e che subentrò in panchina all’allora tecnico Slade per un breve periodo (27 ottobre e l’8 dicembre) prima di lasciare il posto ad un altro italiano, Fabio Liverani. Quest’ultimo non riuscì ad evitare la retrocessione in Football League two e lasciò la squadra dopo la retrocessione, il 13 maggio 2015. Da notare che Milanese aveva lasciato l’incarico di Ds il 26 gennaio 2015.
Il 2 ottobre 2016 Becchetti ingaggiò un altro italiano, Antonio Cavasin, che però durò solo sette giornate in cui collezionò 2 vittorie e 5 sconfitte prima di venire esonerato.
La disastrosa esperienza di Becchetti si concluse al termine della stagione 2016-2017 quando, dopo un’annata disastrosa,  segnata da un rendimento pessimo e agitazioni contro la proprietà per il mancato pagamento degli stipendi. In quella stagione si succedettero cinque tecnici, nessuno dei quali riuscì a impedire retrocessione in National League, la quinta serie inglese. Il Leyton salutò dunque, dopo 112 anni di militanza, la Football League.
Giova ricordare che il Leyton Orient, fu oggetto anche di un Talent Show su Agon Challel, canale di Becchetti, che andò in onda dal 4 dicembre 2014 al 7 maggio 2015 con l’obiettivo di trovare nuovi calciatori per il Leyton Orient per la stagione 2015-2016. Il programma, sulla falsariga dell’indimenticabile «Campioni», fu condotto da Simona Ventura con la partecipazione di Fabio Galante, Fulvio Collovati e Nicola Berti nel ruolo di giudici e di diversi ospiti opinionisti a rotazione.

Brisbane Road, la casa del Leyton Orient

Ciò che rende caratteristico il Leyton Orient è il suo stadio. Il Matchroom Stadium, meglio conosciuto come Brisbane Road è infatti un impianto di poco più di nove mila posti La sua unicità è però, un’altra: vi sono diversi appartamenti che si affacciano all’interno dello stadio. Uno di questi ha un balcone che si eleva proprio sopra una delle bandierine del corner dell’impianto. Qualche anno fa si diceva che il suo valore potesse essere 350 mila sterline, prezzo nel quale è compreso anche l’abbonamento per le partite casalinghe del club. Questo rappresenta un unicum nel panorama calcistico. Gli appartamenti si appoggiano sulla tribuna denominata “Tommy Johnston Stand”, in memoria del capocannoniere del Leyton Orient, Tommy Johnston. Attualmente ospita solo i tifosi di casa e ha una capacità di 1.336 posti. Il “Tommy Johnston Stand” è dotato anche di un punto di ristoro e di un bar. Inoltre,  ha la parola ORIENT segnata sui sedili in bianco.