Lozano, volto di un Napoli che non vuole mollare

Lozano: Un urlo che va oltre il dolore

La partita si stava avviando verso la fine e la Juve stava attaccando per acciuffare il pareggio. Lozano sente una fitta sulla coscia e comunica a Gattuso che non riesce a stare in campo. Il tecnico gli dice che aveva finito i cambi e di stringere i denti. Il messicano non si è tirato indietro e con il dolore in corpo aiuta la squadra a portare a casa una vittoria importantissima.

La palla spazzata in fallo laterale con tanto di urla che di dolore ha ben poco, può essere l’episodio che può far cambiare la stagione del Napoli che stava partita dopo partita affondando.

Con i giocatori nell’occhio del ciclone, il messicano soprattutto contro Atalanta e Genoa ha cercato in tutti i modi nel rimettere in piedi partite che si stavano perdendo. Questa volta la vittoria è arrivata e i giocatori dovranno prendere esempio da un giocatore che stava per essere bocciato troppo presto.

Lozano: Altro che Vargas 2.0

Arrivato lo scorso anno dal PSV Eindhoven per 40 milioni di euro, l’ambientamento nel campionato italiano per il messicano è stato tutt’altro che facile. Complice l’ammutinamento e le scelte cervellotiche di Ancelotti, il messiccano non riusciva a rendere secondo le sue potenzialità. Già si gridava al pacco in stile Vargas, giocatore cileno di cui si sono perse le tracce.

Inoltre con l’arrivo di Gattuso, il giocatore è stato messo in disparte fino ad arrivare al punto più basso: essere richiamato dallo stesso tecnico per scarso impegno in allenamento. Da quel momento si è visto un altro Lozano, non solo un giocatore dalle grandissime qualità tecniche, ma anche un ragazzo dal grande spirito di sacrificio.

Non solo contro la Juventus, Lozano ha mostrato il suo spirito combattivo, anche nel girone d’andata nei match contro Atalanta e Roma si è contraddistinto nel sacrificarsi in fase difensiva, proprio come faceva il suo predecessore Callejon, dove contro la Fiorentina ha emulato il suo classico taglio sulla destra con lancio di Insigne nel lato opposto.

Lozano: Il primo mattone per costruire il futuro

Non sappiamo ancora come finirà la stagione del Napoli. Ma se si deve ripartire con un nuovo progetto tecnico, la base deve essere Hirving Lozano e la nuova squadra deve essere costruita su di lui.

In una squadra priva di leader, il messicano ha tutte le carte in regola per prendersi in mano la squadra nei momenti difficoltà. D’altronde a tratti ricorda Ezequiel Lavezzi non solo per la progressione palla al piede, ma anche per attaccamento alla maglia e nell’essere trascinatore della squadra.