Luton Town, una storia epica che non vuole finire

Kenilworth Road,,lo stadio del Luton Town

Il Luton Town sta lottando con le unghie e con i denti per rimanere in Premier League in questa stagione e scrivere un’altra pagina di una storia che ha già dell’incredibile. Luton è una cittadina di poco più di 215.000 abitanti situata a circa 50 chilometri da Londra. Questa cittadina è stata famosa per circa quattro secoli per una fiorente industria di cappelli che ha dato anche il soprannome di The Hatters (i cappellai) alla squadra di calcio. Nella scorsa stagione il Luton Town ha fatto la storia, scalando tutte le posizioni della graduatoria inglese in soli nove anni.

Nel 2013-2014, infatti, militava in Conference Premier, la quinta serie inglese. Alla fine di quella stagione la squadra vinse il campionato venendo promossa in Football League Two. Dopo quattro anni, nella stagione 2017-2018 arrivò la promozione in Football League One, mentre l’anno dopo, la squadra venne promossa in Championship. L’ultima promozione è arrivata al termine della stagione 2022-2023 con la squadra che si è affacciata per la prima volta in Premier League dopo il successo in finale playoff con il Coventry. Benchè questa sia la prima apparizione degli Hatters in Premier League, nella vecchia First Division la squadra ha scritto già alcune pagine epiche, la prima delle quali riguarda da vicino gli attuali campioni d’Europa del Manchester City.

Il trionfo del Luton, la caduta del City

Nella stagione 1982-83, il Luton si affacciò in First Division dopo anni di alti e bassi. Alla guida della squadra c’era David Pleat, una leggenda da quelle parti. Pleat guidò la squadra per due diversi periodi, dal 1978 al 1986 e dal 1991 al 1995. La sua impresa più grande è certamente legata alla salvezza della squadra in First Division nella stagione 1982-83. Quella squadra giocava un calcio spettacolare e aveva un attacco che andava in gol con estrema facilità. Tuttavia la difesa era anche particolarmente ballerina e a fine stagione arrivò a concedere 84 reti in 42 gare (le squadre erano 22, ndr). Per comprendere le dinamiche di quell’ultima gara va ricordato che in First Division, la vittoria valeva già tre punti dalla stagione 1982-82, con largo anticipo rispetto al resto d’Europa.

Il Luton arrivò a giocarsi lo scontro salvezza contro un Manchester City che a inizio stagione aveva ben altre ambizioni, ma che si ritrovò a giocare per la salvezza. All’ultima giornata il City riceveva nel suo vecchio stadio, Maine Road, proprio il Luton Town. I Citizens avevano un vantaggio di un punto e bastava loro il pareggio per salvarsi. La partita fu maschia e cattiva e le occasioni faticarono ad arrivare. Quando, però, il City stava già pregustando la salvezza, al 90′ Radomir Antic (divenuto poi una leggenda all’Atletico Madrid come allenatore con il double campionato-coppa nel 1995-96) tirò tra una selva di 7 difensori, dando al Luton il sorpasso al City. A fine partita Pleat fu visto danzare in campo per la gioia.

Il successo in League Cup

La seconda pagina storica del Luton Town porta la firma di Ray Hartford. Si tratta del successo in Coppa di Lega nella stagione 1987-88. Hartford era stato promosso proprio in quella stagione come capo allenatore ed era alla seconda esperienza in assoluto in panchina. In quella stagione gli Hatters sorpresero tutti, arrivando fino alla finale di Coppa di Lega eliminando in successione Wigan, Coventry, Ipswich Town, Bradford City e Oxford United. La finale di Wembley fu ancora una volta epica.

Il Luton Town andò in vantaggio al 13′ con Stein. I Gunners, allenati da George Graham, furono in difficoltà nel trovare il pareggio, ma tutto cambiò nel secondo tempo quando segnarono due reti tra il 71′ e il 74′ con Hayes e Smith. Sembrava che il sogno del Luton Town fosse finito, ma, quando già in tifosi dell’Arsenal festeggiavano, prima Wilson (82′) e ancora Stein (90′) ribaltarono nuovamente tutto e portarono The Hatters in paradiso.

Uno stadio particolare

Kenilworth Road, conosciuto anche come The Kenny, e The Old Girl, è la casa del Luton Town dal 1905.  Si tratta di un vero e proprio catino con 12.000 posti a sedere e prende il nome dalla strada che corre lungo un’estremità dello stadio. Ciò che rende particolare questa costruzione è di essere talmente piccola che, anche a pochi passi dalle sue tribune, si fatica a individuarla tra le tante case che lo circondano. Molte di queste hanno finestre, scale o terrazze a pochi metri dall’esterno dello stadio. Si tratta dunque di uno stadio che si trova letteralmente dentro casa, dove, tra una tazza di thè e un biscotto si può esultare ad ogni gol.

Il Luton Town ha dunque tutto per scrivere un’altra pagina di storia. A Rob Edwards e ai suoi ragazzi il compito di rendere ancora una volta i propri tifosi orgogliosi di un’altra impresa.