Magica Dea, fa molto male! Ora testa all’obiettivo Champions

Finisce 2-0 per la Lazio dopo un match equilibrato. Il percorso splendido della Dea, comunque, rimane. Adesso però ci sono altre due finali in cui bisogna ottenere almeno 4 punti per garantirsi la Champions League.

22mila tifosi bergamaschi , ieri, hanno invaso l’Olimpico. Numeri veramente importanti, anche se scontati se si pensa al calore dei tifosi atalantini e all’importanza del match di ieri sera. Non vi erano dubbi sul fatto che sarebbe stata una bolgia. Ore ed ore di macchina e di pullman, per vivere emozioni uniche e per stare a fianco della propria squadra del cuore, sperando naturalmente in una vittoria. Vittoria che, purtroppo, non è arrivata. Spiace molto perché la Lazio non ha fatto una partita strepitosa, ma non si è vista nemmeno la solita Atalanta. Il giorno dopo c’è molto rammarico, perché a freddo si capisce che questa Coppa si poteva portare a casa. Ciò, tuttavia, non cancella minimamente il percorso della Dea in questa competizione, e tutte le emozioni vissute. Dalla vittoria con la Juve (una delle serate più indimenticabili degli ultimi anni), al doppio match contro la Fiorentina, passando per le emozioni della giornata di ieri tra viaggio, pre partita, partita e post partita.

Nonostante la sconfitta, l’aver raggiunto la finale di Coppa Italia rimarrà nella memoria di questo sport e nella memoria di ciascun atalantino. Abbiamo fatto comunque un’impresa, e la sconfitta di ieri non ce lo deve far dimenticare, perché le emozioni rimangono, sempre. Fa male pensare che un’occasione del genere potrebbe non ricapitare all’Atalanta, come detto da Masiello nel post partita. E fa male pensare al fatto che nel primo tempo è avvenuto un episodio che col Var non può succedere: fallo di mano solare di Bastos, rigore evidente e conseguente secondo giallo per il difensore della Lazio. Episodio non dubbio, ma chiaro, palese, netto, che avrebbe completamente cambiato il match. Poi magari non si vinceva comunque, ma avremmo certamente assistito ad una partita diversa. Inconcepibile che si verifichino certe situazioni col Var, e la rabbia di Giampiero Gasperini è più che giustificata.

Ormai è andata, e la stagione è tutt’altro che finita. Perciò da oggi bisogna immediatamente pensare al match di domenica sera a Torino contro la Juventus. Una partita difficilissima, nella quale bisogna cercare di strappare almeno un punto. In questo modo, vincendo poi all’ultima giornata contro il Sassuolo, saremmo in Champions League indipendentemente dai risultati delle altre squadre. E arrivare ai gironi di Champions, per una società come l’Atalanta, sarebbe qualcosa di ancora più grande che vincere una Coppa Italia. Perché il prestigio della Champions  è unico, basta chiedere a chi ha vissuto l’emozione di sentire allo stadio la musichetta nel pre partita. E, perché no, anche per un discorso economico. Ora l’importante è riprendere subito la concentrazione e l’entusiasmo per fare bene domenica: il resto non conta, il passato è passato.

Sotto la gestione Gasperini, stiamo facendo una stagione più fantastica dell’altra. Dobbiamo solamente esserne orgogliosi! Fino alla fine forza Atalanta!

 

N.B.  Se avete correzioni, suggerimenti o informazioni riguardo al contenuto dell’articolo scrivete a ”mail tifoblog”.