Magica Dea, il segreto di questa pazza rimonta

Da 0-3 a 3-3 contro uno squadrone come la Roma: in pochi ci sarebbero riusciti!

Atalanta-Roma. Non un semplice match ma, insolitamente, uno scontro diretto a tutti gli effetti. Infatti la Dea arrivava a sole 2 lunghezze di distanza dai giallorossi prima del match. Una vittoria significherebbe sorpasso, un pareggio rimanere in scia, una sconfitta allontanarsi a 5 punti. Tra l’altro la Roma non stava affatto bene: tra infortuni e prestazioni altalenanti, è fino ad ora un’annata piuttosto complicata per gli uomini di Di Francesco. Perciò, per la Dea, pensare al colpaccio è più che legittimo.

Il match

Certo che, quando dopo 2 minuti ti ritrovi in svantaggio, questi speranze vengono un po’ meno. Come contro il Napoli, sempre a Bergamo, pronti via e passiamo in svantaggio. Un problema che Gasperini dovrà necessariamente cercare di eliminare. L’Atalanta prova a reagire, crea qualche buona occasione anche se senza impensierire più di tanto Olsen. La Dea si scopre sempre di più, troppo, fino a lasciare spazi enormi ai contropiedi degli ospiti. Prima Berisha salva su Zaniolo tutto solo, poi non può nulla quando Nzonzi imbecca Dzeko che, nuovamente tutto solo davanti al portiere albanese, lo salta e insacca.  Poco dopo, altro clamoroso errore della difesa atalantina che spalanca le porte dello 0-3 a El Shaarawi, che non sbaglia. Un primo tempo traumatico quello della Dea, reso meno amaro dal gol nel finale di Castagne, di testa, su cross perfetto del Papu Gomez.

Gol importantissimo che ha dato all’Atalanta la carica per crederci nel secondo tempo. Fosse finito 0-3 il primo tempo, invece che 1-3, probabilmente questa botta di fiducia non ci sarebbe mai stato. Fin dal 46’, si è subito capito che la Dea avrebbe gettato il cuore oltre l’ostacolo per tentare l’impresa. E nel contempo la Roma ha dimostrato di essere una squadra ancora totalmente immatura, poco capace di gestire i risultati. La Dea crea, spinge e mette alle corde l’avversario, fino a trovare il gol del 2-3 con Toloi, ancora di testa, ancora su assist di Gomez. La Dea continua a spingere, fino a quando Ilicic viene atterrato in area di rigore. L’arbitro lo ammonisce per simulazione, ma poi va al Var è cambia la sua decisione: il contatto c’è, calcio di rigore. Rigore che tira l’uomo del momento, Duvan Zapata, l’uomo che veniva da 13 gol nelle ultime 7 partite. Il rigore, però, termina in curva. Neanche il tempo di disperarsi, che Zapata ha una nuova opportunità, che stavolta non spreca. E’ un incredibile 3-3. Ma non è finita: l’Atalanta potrebbe accontentarsi, per come si erano messe le cose, ma non lo fa assolutamente, e nel finale sfiora il 4-3, senza però trovarlo.

La forza del gruppo

Davvero una partita pazzesca. Tante cose negative, e tante positive. C’è assolutamente da sottolineare la prova super negativa del trio di difesa Toloi-Djimsiti-Mancini, oltre che un’Atalanta davvero troppo lunga e disposta male in campo nel primo tempo. E poi poca concretezza, nel primo tempo, negli ultimi metri, un solito vecchio problema della nostra squadra, che però nelle ultime settimane sembrava superato. La cosa più positiva? Sicuramente la reazione. La tipica reazione di un gruppo di ragazzi che ci crede fino alla fine, che non si dà mai per vinto, ciascuno per se stesso ma anche per il proprio compagno, per il proprio allenatore, per i tifosi. Se non c’è complicità, non c’è compattezza, non c’è gruppo, una partita del genere può rischiare di finire in goleada per gli avversari. Invece, addirittura, nel finale si poteva vincere. Quest’atteggiamento è da grande grande club!

Un pareggio che vale oro

Probabilmente prima del match in pochi avrebbero messo la firma sul pareggio, soprattutto per il fatto che la Roma arrivava da un periodo difficile. Detto ciò, la cosa fondamentale era rimanere agganciati al treno Europa, quindi non perdere. E per come si erano messe le cose, questo pareggio vale di fatto una vittoria. Non abbiamo superato la Roma, ma siamo solo a -2 e a -3 dalla zona Champions League…  Non ci possiamo di certo lamentare!

Dopo l’ennessima pazza serata delle ultime stagioni, non dobbiamo far altro che continuare così. Ora testa alla Coppa Italia dove ci aspetta un match durissimo contro la Juventus! Forza Atalanta!

foto by Repubblica.it