Mandzukic è nei guai

Mandzukic è nei guai

Natale si avvicina e Mandzukic è nei guai.

Il gigante croato non ha problemi legali, né di natura economica, naturalmente.

Il suo problema è che deve sdebitarsi con CR7 per i tanti gol che gli sta facendo segnare. Ultimo, per il momento il gol vittoria che ieri sera ha certificato il passaggio del turno in Champions.

Il gol

Confesso di aver dovuto rivedere più volte l’azione per capire cosa ha combinato Ronaldo.

Mandzukic non ne ha avuto né il tempo, né il bisogno, ha dovuto solo tenere fermo il piede e aspettare che il pallone varcasse la linea.

È stata una liberazione.

Soprattutto dai fantasmi che ci portiamo dietro quando affrontiamo questa manifestazione. In realtà la partita non è stata mai in pericolo, e, con il Manchester in difficoltà contro i temibili svizzeri dello Young Boys, nemmeno la qualificazione.

Ma nel primo tempo non si era vista la solita Juve di stagione.

La manovra sembrava bloccata, con un Pjanic più impreciso del solito che forse necessiterebbe di un po’ di riposo non appena recuperiamo qualcuno a centrocampo.

Poi dagli spogliatoi non è tornato in campo Alex Sandro e con De Sciglio infortunato e Spinazzola a casa, le soluzioni erano due.

Le soluzioni

La prima, rivoluzionare la squadra con l’inserimento di Barzagli a fare il finto terzino destro ma impostando nella realtà una difesa a 3 che avrebbe potuto anche trasmettere alla squadra la volontà di difendere lo 0-0 contro gli spagnoli.

La seconda, chiedere a Cuadrado di sacrificarsi in difesa come terzino destro e dirottare l’ottimo Cancelo sul versante opposto.

Il mister ha deciso saggiamente di non cambiare atteggiamento tattico e provare a vincerla per chiudere definitivamente la questione.

Nell’ultima partita di Champions, forse proprio il cambio di modulo ci ha fatto regalare 3 punti al Manchester e lasciare ancora virtualmente aperta la qualificazione e la corsa al primo posto.

Mandzukic 2018

In tutto questo Mandzukic ha continuato a battagliare con gli avversari con la sua pesante clava, da centravanti o da esterno mancino poco cambia. Gli si potrebbe rimproverare tutto ma non il cuore.

E poi quest’anno è tornato anche in media da attaccante di razza. Un gol ogni due partite è quello che si chiede di solito ad un attaccante, aggiungiamoci pure i km che Mandzukic si sobbarca ad ogni partita e il lavoro sporco che fa per tutta la squadra…

Eppure le sue statistiche alla Juve non sono sempre state all’altezza.

Il primo anno chiuse con la media di un gol ogni 3 partite, poi, con l’arrivo di Higuain e il suo trasloco sulla fascia i gol sono sempre più diminuiti.

Quest’anno invece pare rinato, e il merito è da ascrivere al fenomeno di Funchal.

L’azione del vantaggio ne è l’emblema, ma anche il contropiede degli ultimi minuti è stato spettacolare.

Chiellini con un secco anticipo innesca la ripartenza di Speedy Cuadrado, cross lungo sul secondo palo e il solito CR7, in precario equilibrio regala ancora a Mandzukic un cioccolatino da imbucare soltanto.

Stavolta il Manzo permette a Neto di fare bella figura.

Il problema

Ma prima o poi gli toccherà sdebitarsi e il problema sarà: Cosa puoi regalare a uno come CR7? Le Canarie?

Ecco perché a fine partita Marione è sempre cupo.

Non certo per le partite, visto che quest’anno, a parte qualche minuto di sonno, le abbiamo portate a casa senza nemmeno dannarci troppo.

Mandzukic è nei guai, ma anche per i nostri avversari si prospettano tempi cupi.