Alle prese con una stagione difficile, il quattro volte iridato continua a rendersi autore di prodezze incredibili, quando la vettura glielo consente.
RB21 domabile solo da Verstappen
La RB21 è stata la prima vettura Red Bull a non portare la firma del genio di Adrian Newey, accasatosi all’Aston Martin, dopo aver firmato le monoposto vincenti di Milton Keynes.
Fin dall’inizio della stagione, la monoposto si è mostrata problematica, con il solo Max a ottenere risultati importanti: prova ne sia lo scarsissimo rendimento della seconda guida per la quale sia Lawson prima che Tsunoda poi faticano enormemente nel confronto con l’asso olandese. Quella del team anglo-austriaco è una monoposto che si esprime al meglio solo su piste da basso carico aerodinamico come Monza ed infatti anche Tsunoda in qualifica era riuscito ad agguantare la top ten prima di arretrare in gara. Buona parte della vittoria al Gp d’Italia è da ascrivere alla guida di Verstappen (oltre che dall’introduzione di un nuovo fondo) soprattutto in qualifica per poi capitalizzare la pole position in gara con un ritmo inavvicinabile per le McLaren dominatrici del campionato.
Max, lo spauracchio sempre pronto ad approfittarne
Se per il titolo mondiale oramai ci sono pochissime speranze, è altrettanto indubbio che il quattro volte campione del mondo olandese possa diventare la variabile principale nella corsa al titolo mondiale tra Piastri e Norris.
L’olandese ha dimostrato che, in determinate situazioni, può fare ancora la differenza sopperendo col suo enorme talento al divario tecnico tra la McLaren e la Red Bull.
I successi ottenuti a Suzuka, Imola e Monza (più la gara sprint in Belgio) d’altronde lo dimostrano riuscendo a tenere a bada i due piloti papaya.
Non stupisce quindi che l’olandese sia diventato uomo mercato per il 2027, a fronte dell’incertezza che sta accompagnando l’ambiente Red Bull in vista del cambio regolamentare in atto dal 2026: Max, insieme al suo entourage, valuterà dapprima le prospettive di competitività della scuderia di Milton Keynes con la power unit Ford per poi decidere eventualmente di liberarsi da ogni vincolo con Red Bull (nonostante il contratto scada al termine della stagione 2028) se la monoposto non dovesse essere in grado di competere per il mondiale.
In questo contesto, non stupiscono quindi le voci di un Verstappen in orbita Mercedes o Aston Martin per il 2027, accreditate, per motivi diversi, tra i team più competitivi con il nuovo regime regolamentare.