F1 2025, è lotta iridata ristretta in casa McLaren

Copertina Tifoblog rubrica Francesco Lenti Formula Uno

Con un terzo di campionato già disputato, è oramai lampante che la battaglia per il titolo mondiale sia un affare circoscritto tra Piastri e Norris, con una MCL39 straripante

McLaren, ipoteca sul campionato: monoposto senza punti deboli

Sin dai test prestagionali in BahrEin, era apparso chiaro che fosse la McLaren il team da battere per la stagione 2025. Il team di Woking, reduce dal trionfo nel mondiale costruttori del 2024 ha deciso, con la MCL39, di migliorare i pochissimi punti deboli di cui soffriva la già ottima MCL38. Le impressioni dei test hanno trovato da subito conferma già al primo Gp dell’anno, in Australia: dopo aver monopolizzato la prima fila, solo un errore di Piastri ha impedito ai Papaya di ottenere fin da subito una doppietta, ma il ritmo gara era già divenuto inavvicinabile per chiunque. Forte di un’ottima gestione delle gomme, la squadra diretta da Andrea Stella ha conquistato ben 7 vittorie in 9 corse disputate sinora: nemmeno la direttiva tecnica sulle ali flessibili introdotta al Gp di Spagna ha mutato i rapporti di forza (o quantomeno non ha ridotto il divario con gli avversari), dato che la coraggiosa scelta strategica di tre soste di Verstappen è stata dettata proprio dall’inferiorità della Red Bull al cospetto della McLaren.
Non stupisce quindi che la partita per il titolo costruttori sia già chiusa (ammesso che fosse mai stata aperta…) con il team campione del mondo che può vantare più del doppio dei punti di vantaggio sul primo degli inseguitori e che, di questo passo, la certezza aritmetica potrà arrivare a cavallo della pausa estiva.

Piastri-Norris, sfida soprattutto psicologica

Con una MCL39 così inarrestabile è quindi inevitabile che nel mondiale piloti la battaglia sia circoscritta a Piastri e Norris. Per il momento, il team principal Andrea Stella fa spallucce, consapevole che, pur nella superiorità della McLaren, con ancora due terzi di mondiale ancora da disputare nulla è ancora deciso a fronte dell’indomabile Verstappen con una Red Bull chiaramente inferiore ma che, quando la RB21 lo assiste può diventare guastafeste come dimostrato a Suzuka ed a Imola.
Però, nell’arco della stagione, è indubbio che la continuità la fa da padrone e l’unica certezza è appunto il team inglese. Anche all’interno della compagine di Woking sanno che prima o poi occorrerà gestire la rivalità tra i due alfieri quando Verstappen non rappresenterà più una minaccia per l’iride: a tal proposito, è interessate notare come la differenza tra Piastri e Norris vada oltre i 10 punti di vantaggio che, attualmente conserva Oscar su Lando ma che concerne soprattutto l’aspetto mentale.
Il pilota australiano, pupillo di Mark Webber, è solo alla sua terza stagione ma dimostra una tempra agonistica di un pilota esperto, più libero mentalmente rispetto al compagno di squadra il quale, da par suo, di tanto in tanto continua a commettere errori (specialmente in qualifica) che lo pongono in una posizione più scomoda. In particolare, Lando pare soffrire mentalmente il confronto con il meno esperto team mate: la controprova la danno anche i duelli con Max Verstappen in cui Norris patisce un certo timore reverenziale alla partenza.
La sfida per il titolo è ancora aperta, però allo stato attuale, pare Oscar quello più in palla, non solo per il numero di vittorie ottenute quest’anno (5 contro le 2 di Lando) ma anche per la capacità di reggere mentalmente il confronto…