MotoGP Australia 2023 In terra di canguri, salto in avanti di Pecco!

A tutto Gas - una rubrica di Tatiana Salsi su Tifoblog

MotoGp Australia 2023: Bagnaia sugli scudi

Tra levatacce “inutili” e rimodulazione del calendario, la classe regina torna dall’Australia con la sola gara classica all’attivo che consacra Francesco Bagnaia leader del mondiale. Martin segue a meno di un week end di distacco. Il meteo ci ha messo lo zampino togliendo la possibilità allo spagnolo di rispondere subito al ducatista piemontese.

MotoGP Australia 2023 Andiamo ad assegnare come al solito i voti ai piloti più incisivi

Le pagelle del MotoGp Australia 2023:

Zarco 9 Finalmente al francese riesce l’impresa di calcare il gradino più alto del podio. Johann ci ha sempre dimostrato di essere uno tenace e determinato, nonostante l’età anagrafica sembrasse remargli contro. In Australia il pilota del Team Pramac si è preso la sua rivincita personale. Vedergli eseguire il back flip, esultanza che ha da sempre caratterizzato i suoi successi, è stato un atto di gioia liberatorio che ci ha ricordato quanto, in questo sport più che in altri, le soddisfazioni se sai lavorare alla lunga arrivano sempre.

Bagnaia 9 Ennesimo week end in salita per Pecco che non si lascia destabilizzare dalle avversità durate le qualifiche e rialza la testa in gara con un colpo da maestro. Una gara da economo nella gestione delle gomme è valsa al piemontese la marcia in più necessaria per sfruttare al meglio la bagarre che si è aperta nei giri finali. La grinta e la lucidità che gli hanno permesso di infilarsi nell’unico spazio lasciato dai colleghi il lotta per il podio è la dimostrazione di quanto siano fondamentali le scelte ponderate per giocarsi un mondiale apertissimo e spettacolare.

Di Giannanatonio 9 L’exploit italiano che non ti aspetti. A piazzare la terza Ducati sul podio non è il solito Bez, bensì il venticinquenne romano del team Gresini che sembra determinato a conquistarsi una sella in top class anche nella prossima stagione. L’esultanza di Fabio ha infatti mostrato una punta di rammarico legata alla fine del proprio contratto e alle incertezze che caratterizzano il suo futuro.

Binder 6 Il quarto gradino del podio in un tracciato dispendioso come Phillip Island merita indubbiamente la sufficienza, ma l’approccio alle gare del sudafricano rimane sempre un’incognita che lascia sempre con il fiato sospeso. Nella speranza che questo buon risultato gli offra una maggior confidenza in sella, ci auguriamo di vedere Brad in pieno controllo anche nelle prossime gare.

Martin 5 La bocciatura dello spagnolo a mio avviso è ben più netta di così, ma devo riconoscere che ha sfiorato l’impresa per un solo giro. Jorge ha deciso come avrebbe voluto affrontare la gara e ha scelto consapevolmente un assetto rischioso. Dominare per buona parte della gara deve avergli lasciato addosso la sensazione di potercela fare, salvo poi scontrarsi con il limite tecnico prevedibile di una gomma distrutta. È vero che sulla moto ci sale il pilota e l’ultima parola deve essere la sua, ma quando hai tutti gli elementi per fare delle valutazioni e le sbagli non è accettabile sentirsi dire che sarebbe servita qualche obiezione in più.

Bezzecchi 7 Chiudere tra i primi sei avendo fatto il lavoraccio di portare a casa il piazzamento migliore a disposizione a mio avviso merita più del 6 politico. Non ancora in splendida forma e con una classifica numericamente poco sorridente, Marco ha saputo addrizzare le sorti di un week end complicato. Aggiungiamoci che l’inversione delle gare tra Sprint e normale ha indubbiamente penalizzato chi non era ancora prontissimo.

Team Pramac 8 Massimo rispetto per chi ha scelto di non impartire ordini di scuderia che oltre a togliere una medaglia più che meritata a Zarco, avrebbero rischiato per finire in un potenziale harakiri. A gomma finita, infatti, sarebbe stato impensabile preservare un possibile podio di Martin che ha comunque chiuso quinto limitando i danni.  In termini di mondiale costruttori poi sarebbe stata una lotta fratricida sterile e molto poco sportiva. Continuate cosi fino alla fine però!

Race Direction 7 L’Idea di anticipare la gara a discapito della Sprint è indubbiamente stata una mossa lungimirante. Il meteo che sembrava intenzionato a colpire non si è fatto attendere. Ora non resta che tenere in sospeso l’episodio e vedere chi sarà pronto a sfoderarlo in futuro per polemizzare, a buon intenditore poche parole…

Jorge Lorenzo 2 Visto che questo finale di pagelle si è spostato più su valutazioni date dalla sportività, non potevo non citare l’infelice exploit del maiorchino che negli strascichi del Gran Premio dell’Indonesia ha pensato bene di giudicare in modo negativo l’esultanza di Bagnaia che partito tredicesimo è riuscito a risalire fino al gradino più alti del podio.  Jorge ha sottolineato come nella rimonta sia stata fondamentale la caduta di Martin per una chiusura dell’anteriore. Ora qualcuno vuole forse rammentare allo spagnolo che anche Pecco ha “sprecato” punti preziosi? Detto questo credo che certi commenti siano tra il nocivo e lo sterile,  soprattutto se il pulpito che li produce vanta precedenti discutibili.

La classifica aggiornata del MotoGp

Di seguito la classifica aggiornata con le prime 10 posizioni:

1 Bagnaia  Ducati factory 366
2 Martin  Prima Pramac Ducati 339
3 Bezzecchi  Mooney VR46 Ducati 293
4 Binder  Red Bull KTM Factory 224
5 Zarco  Prima Pramac Ducati 187
6 Espargaro A. Aprilia factory 185
7 Vinales  Aprilia factory 170
8 Marini  Mooney VR46 Ducati 148
9 Miller  Red Bull KTM Factory 144
10 Quartararo  Yamaha factory 134