MotoGP Malesia 2023: il Bestia doma le tigri della Malesia

Rubrica A tutto gas Tatiana Salsi - Tifoblog

MotoGP Malesia 2023: la vittoria di Enea Bastianini

MotoGP Malesia 2023 apertissimo e ancora in grado di regalare sorprese, il campionato della classe regina delle due ruote rivolge i riflettori su un ritrovato Enea Bastianini che trionfa lasciandosi alle spalle Alex Marquez ed il compagno Pecco Bagnaia.

Il lavoro di squadra ha premiato e la voglia di riemergere da una situazione difficile prima della fine della stagione ha fatto il resto. Ovviamente non sono mancate le sportellate e se Enea ha fatto da condottiero solitario davanti, dietro i due pretendenti al mondiale hanno saputo dare spettacolo.

Andiamo ad assegnare i soliti voti, uscendo un po’ dal resoconto strettamente legato alla classifica ed analizzando più nel complesso le situazioni che gravitano intorno ai piloti.

MotoGP Malesia 2023 Le pagelle

Bastianini 10 La gioia e il sorriso del pilota romagnolo contagiano tutta la Malesia. Enea ritrova la vittoria in una stagione difficilissima che fino a qui aveva saputo regalargli solo infortuni e incertezze. Il ducatista ha tirato fuori la grinta, ha fatto gioco di squadra e si è riaffermato con una guida spettacolare che non poteva che fruttargli un primo gradino del podio. Il volto felice e soddisfatto durante i festeggiamenti lascia intravedere una ritrovata grinta ed emozione a prescindere dalla sella che cavalcherà nella prossima stagione. Il vociferare di uno scambio con Martin non è infatti passato inosservato, certo è che vige la massima prudenza considerato che a fare da guida sarà il verdetto del campionato.

Alex Marquez 8 Pulito nella Sprint, ordinato nella gara e ben aggrappato ai freni della sua Ducati. Lo spagnolo ha mostrato un buon feeling con la pista e ha scelto di giocarsela senza rischiare portando a casa il successo di sabato e il secondo gradino del podio domenica. Un risultato che rilancia ulteriormente il team Gresini che complici le eclissi di Honda e Yamaha ha saputo mettersi in luce con i suoi due piloti. Quasi un peccato immaginare una coppia diversa per la prossima stagione.

Bagnaia 9 Correre con qualche punticino di vantaggio ti mette tutto fuori che a tuo agio, perché se poi ti rimontano il mondiale l’hai un po’ perso tu oltre ad averlo vinto gli altri e questo Pecco ci ha dimostrato di averlo capito molto bene. Ha tenuto la testa alta già dalle qualifiche cosa che per qualche gara è forse mancata, ha sfoderato due partenze aggressive da combattente e tolto l’intoppo di sabato che lo ha depotenziato dal sesto giro in poi ha fatto capire quanta fame ha. Nella gara di domenica l’apice dello spettacolo ce l’ha indubbiamente regalata il piemontese che ha risposto a tono al diretto rivale in classifica. Questa bagarre sembra essergli costata un warning che si spera possa essere un ulteriore incentivo ad affrontare la gara in Qatar da leader solitario e non un impiccio nella gestione dei sorpassi. Il clima che si respira nei box è comunque sereno e disteso e questo dovrebbe aiutare tutti.

Martin 8 Il voto alto è per premiare l’aver saputo accettare le dinamiche della gara senza spingere rischiando l’impossibile. L’approccio di Martinetor è stato quello di un pilota maturo e navigato e questo, per certi versi a discapito dello spettacolo, va riconosciuto come un merito. Probabilmente sapere di avere ancora a disposizione il Qatar per ragionare prima della gara casalinga lo rasserena.  Intanto lo si può incontrare in giro per il paddock con il suo balsamo di tigre che pare faccia miracoli un po’ per tutto.

Quartaro 7 Chiude nella top five facendo affacciare una nipponica nello strapotere stagionale di Borgo Panigale. Fabio ha lottato e portato a casa forse il miglior piazzamento disponibile, ma non siamo abituati a vederlo in ombra e questo, avvicinandoci al finale di stagione, possiamo solo sperare sia un trend da invertire al più presto.

Bezzecchi 6 Il suo sesto posto è un po’  la fotografia di quando giochi a briscola in tre e sai che son già andati via troppi carichi per poter dire ancora la tua. Ci ha abituato a gesta eroiche estreme e ora da vero guerriero si becca un po’ di “meritato riposo” facendo il suo senza strafare e orientando già qualche pensiero in più alla prossima stagione piuttosto che a questa. A tal proposito il Bez non ha certo fatto segreto dei suoi interrogativi pensando a come sarebbe non avere il Maro come compagno di squadra.

Marini 7 Si lo so il piazzamento non è certo dei migliori, ma voglio incoraggiare Luca sulle prossime riflessione che dovrà fare in termini di “mercato”. L’annuncio di un possibile passaggio in Honda volto a “sostituire” Marc Marquez apre scenari positivi sotto ogni punto di vista. Volendo fare qualche esempio citerei su tutti lo “svezzamento ufficiale” dal team che in qualche modo lo lega al fratello. Poi è vero che Luca fa Marini di cognome, ma solo i bugiardi al sol vociferare di questa possibilità possono affermare di non aver fatto subito un pensierino evocativo alle gesta di Rossi ricoperto dalla tuta della Repsol. Inoltre raccogliere le braci di un fuoco ti consente con pazienza e dedizione di tornare ad una più che mai viva fiamma ardente.

L’appuntamento imperdibile che ci attende è la tappa del Qatar con tanti interrogativi che potrebbero essere risolti aprendo le porte a svariate nuove considerazioni per ingannare il tempo… del resto questo mondiale a due tappe dalla fine ci fa già trepidare in vista del prossimo.