Napoli e Conte AG4IN

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Napoli Campione d’Italia per la quarta volta

Ore 22:48 del 23 Maggio 2025. Il Napoli è Campione d’Italia per la quarta volta nella sua storia, il secondo scudetto in tre anni. Un traguardo inimmaginabile alla luce anche dei tanti sfottò sulla leggenda metropolitana che qui a Napoli si festeggia uno scudetto ogni 33 anni. Questa è l’impresa che hanno compiuto gli azzurri e soprattutto Conte che si è aggrappato a tutto per vincere e di entrare nell’Olimpo del calcio italiano.

Napoli: lo scudetto del sacrificio

Questo è stato uno scudetto particolare, non conquistato con il bel gioco come è capitato due anni fa con Spalletti. Conte, alla presentazione, ha esordito con uno slogan “amma faticà“. In queste due parole si racchiude l’essenza di tutta la stagione. L’unico modo per risollevarsi dopo il tracollo dello scorso campionato era il lavoro, il sacrificio e ritrovare quella fame e quella voglia di fare qualcosa di straordinario.

Conte lo conosciamo, non è uno che si limita all’obiettivo minimo. Se ci sono i presupposti si torna a vincere subito come ha dimostrato sia nella Juve che nell’Inter.

Napoli: nel segno di McFratm

Sembrano passati anni dagli sfottò per il mancato arrivo di Brescianini che dopo aver effettuato le visite mediche, si è accasato poi all’Atalanta. In un giorno di fine agosto, condito dalla debacle col Verona, da Manchester arriva un gigante scozzese che riaccende in maniere improvvisa l’entusiasmo azzurro. Scott McTominay già nella breve presentazione fece capire le sue ambizioni: voleva vincere e non scattare foto.

È stato di parola. Poteva essere solo lui a mettere il punto esclamativo ad un impresa storica con una sforbiciata che ti fanno ricordate le vecchie copertine Panini. Kvara ormai è solo un lontano ricordo, ora impazza la Mc Fratm mania.

Napoli: la rivincita di De Laurentiis

Dato per finito lo scorso anno per la stagione disastrosa Aurelio De Laurentiis fa tesoro degli errori commessi e ha fatto all’insù Antonio Conte mettendosi in disparte e non entrare più nelle questioni di spogliatoio. Questo ha giovato nell’alchimia che si è poi creata tra squadra e tecnico che è stata la formula vincente per arrivare a questo prestigioso traguardo che si è fatto più arduo col deludente mercato di gennaio.

Il De Laurentiis di oggi è una persona matura, uno che ha finalmente ha imparato dai propri errori e al fischio finale ha usato parole al miele verso Conte senza mettere alcuna Pec in mezzo. Conte dall’altra parte ha sentito il richiamo forte dell’amore della piazza che è stato più forte delle richieste bianconere, decidendo di restare a Napoli anche il prossimo anno per nuovi traguardi.