Napoli: solo il quarto posto ci potrà salvare

Napoli-Granada: considerazioni

Con l’eliminazione dall’Europa League, al Napoli resta di giocarsi solo la qualificazione in Champions League insieme ad altre tre squadre. I troppi infortuni subiti dal Napoli è un alibi troppo fragile per Gattuso, finito sotto processo come è successo con Ancelotti per aver cambiato tante formazioni con giocatori fuori ruolo.

Il quarto posto è distante solo quattro punti, ma il vero problema è lo stato fisico e psicologico che sta attraversando tutta la squadra, con Lazio, Roma e Atalanta che sono lanciatissime e ancora in corsa in altre competizioni.

Il mese di Marzo sarà ancora peggio in termini di impegni, chi si aspettava la settimana tipo è rimasto deluso, dato che il Napoli avrà due infrasettimanali: una contro il Sassuolo e l’altro il recupero contro la Juventus che la società ha lottato tanto per farla giocare, cosa che squadra e tecnico non stanno facendo in campo.

Napoli: gli errori di Gattuso

Il gol di ieri preso contro il Granada è solo uno di quelli presi in fotocopia nelle partite precedenti. Giocatori che non sanno chi marcare, oppure il solito atteggiamento di Gattuso che quando segna non fa nulla per tenere la squadra alta, soprattutto quando devi segnare altri gol per passare il turno. Roba che non si vedeva dai tempi di Mazzarri.

È un Napoli confusionario che cambia troppe formazioni, e ha qualche sussulto d’orgoglio solo quando un Zielinski, Politano o Insigne gli riesce la giocata. Questo dovrebbe essere un valore aggiunto di una squadra, non un elemento essenziale.

Poi ci sono giocatori come Maksimovic che non vogliono rinnovare e che hanno già la testa altrove e ha solo la fortuna che ci sono tanti indisponibili, altrimenti il campo non lo vedrebbe fino a fine stagione.

Napoli: cosa accadrà senza Champions?

Se il Napoli fallirà anche la qualificazione Champions per il secondo anno consecutivo, potrebbe avere effetti pesanti sul bilancio del Napoli per i mancati introiti della massima competizione europea. Gli attuali ricavi non coprirebbero il monte ingaggi che è poco superiore ai 100 milioni di euro.

Il budget per ricostruire la squadra sarà ridotto, come sarà ridotto il monte ingaggi con qualche cessione dei big della squadra che hanno più mercato.

Con molta probabilità a fine stagione Gattuso e Giuntoli andranno via, se il Napoli non vorrà soltanto galleggiare in Serie A, il presidente De Laurentiis non dovrà assolutamente sbagliare la scelta degli uomini da inserire nell’area tecnica, se vuole riportare il Napoli nelle prime posizioni della massima serie.

Napoli: Contro il Granada non si salva nessuno

Commentare il Napoli in quest’ultimo periodo diventa sempre più difficile. Nonostante mezza squadra indisponibile ci si aspettava almeno una prova sul piano dell’orgoglio e della determinazione da parte della squadra contro una squadra come il Granada, che non ha fatto nulla di trascendentale per vincere, se non quello di approfittare i soliti errori della difesa azzurra.

Appunto, il Granada non ha fatto nulla, così come il Genoa e l’Atalanta in Coppa Italia (ne abbiamo parlato qui). Una serie di approcci sbagliati e due gol presi in pochi minuti che hanno compromesso le gare. E poi la solita reazione sterile e senza idee, con tanti errori banali in fase di appoggio e poca aggressività nelle seconde palle.

La prestazione di Lobotka spiega il motivo del perchè Gattuso non lo fa giocare, così come Osimhen brancola nel buio nella ricerca di un pallone giocabile. Maksimovic ha già la testa altrove e si spera che con il rientro di Koulibaly lo si metta un po’ da parte.

Napoli: La crisi non potrebbe finire qui

La partita di ieri sera mostra scenari molto preoccupanti. Domenica c’è l’Atalanta pronta a preparare il pallottoliere. La concorrenza per il quarto posto è molto agguerrita e se le dirette concorrenti decidono di tentare la fuga, il Napoli potrebbe allontanarsi anche per la qualificazione in Champions League.

Non andare nella massima competizione europea comporterebbe un grosso ridimensionamento economico, con cessione dei pezzi da novanta della squadra con conseguente abbassamento del monte ingaggi. E il gap con società molto strutturate o che stanno migliorando il proprio organigramma potrebbe aumentare sempre di più.

Napoli: Area Tecnica da rivedere

Se l’ambiente azzurro crede che i problemi si risolveranno con l’addio di Gattuso, siamo fuori strada. La partita contro il Granada ha confermato che Lobotka non vale gli oltre venti milioni di euro spesi un anno fa; Osimhen per adesso, ma si spera che con un nuovo tecnico, non vale i settanta milioni sborsatii, quelle cifre vanno spese per un giocatore già pronto, e poi ci sono Fabian ed Elmas autentici oggetti misteriosi.

Il declino nel Napoli è iniziato prima con la cessione di Jorginho e poi con quelle di Hamsik e Allan che formavano il centrocampo delle meraviglie di Sarri e al loro posto sono stati presi giocatori di difficile collocazione tattica e che non hanno reso secondo le aspettative; una somma di 120 milioni di euro spesi malissimo.

Di fronte a questi fatti negativi, la posizione di Giuntoli non è più solida come prima e come ci insegna il passato, De Laurentiis non ci mette molto a cambiare radicalmente tutta l’area tecnica.