Da Frank Williams a Dorilton Capital: i progetti della nuova Williams

Williams, Dorilton Capital per tornare protagonisti. Grandi speranze sono riposte sul fondo d’investimento americano per risalire.

Addio famiglia Williams

Il Gp d’Italia 2020 (riscopri tutta la storia) rimarrà storico per la Williams: è stato infatti l’ultimo Gran Premio in cui a ricoprire il ruolo di team principal è stato un membro della famiglia Williams. Dal successivo Gp Toscana Ferrari 1000, nelle vesti di questo ruolo c’è Simon Roberts, la prima figura del nuovo corso.

Come noto, infatti, il 21 agosto scorso, è stata ufficializzata la vendita del team al fondo d’investimento americano Dorilton Capital capeggiato da Mattew Savage, sancendo di fatto una svolta epocale.

Quello della Williams, era infatti l’ultimo team della F1 a conduzione familiare: sin dall’inizio ha sempre legato il suo destino dapprima a quello del suo fondatore Frank Williams (nonché del suo socio storico Patrick Head) e poi a quello di Claire Williams, figlia del patron il quale, già in passato aveva rifiutato offerte per rilevare la sua scuderia.

Ma ora, vuoi per la crisi tecnica, vuoi per le difficoltà economiche ampliate drammaticamente dalla pandemia da Coronavirus il passaggio di consegne è divenuto obbligato per garantire la sopravvivenza della scuderia di Groove.

Non a caso, all’inizio della pandemia e con l’incertezza riguardo il mondiale 2020 Claire aveva ammesso come il team fosse alla ricerca di un investitore e di come fosse indispensabile gareggiare dal momento che erano i diritti della F1 a mantenere in piedi la struttura del team, a sottolinearne la situazione precaria: la riprova è stata la vendita di alcune F1 storiche degli anni d’oro.

Dorilton Capital: novità prossimi anni

In questo contesto, l’arrivo di Dorilton Capital porta con sé tante aspettative. Le dichiarazioni dei protagonisti confermano la volontà e l’impegno di risollevare il team dalla posizione di fanalino di coda dello schieramento. Un primo passo in questo senso si è avuto con l’intenzione, da parte del nuovo management di non cambiare né il nome del team né la sigla con cui verranno contraddistinte le monoposto future.

Un altro tassello è rappresentato dalla conferma dell’attuale coppia di piloti Russell-Latifi anche per il 2021, nel segno della continuità. Non vanno trascurati, infine, la power unit Mercedes ed il congelamento dei propulsori fino al 2026, continuando quindi a beneficiare del miglior motore.

Il resto dovranno mettercelo gli investimenti della nuova proprietà nel potenziamento delle strutture e dello staff tecnico con figure in grado di coordinare e guidare i progettisti e gli ingegneri, approfittando anche della rivoluzione regolamentare del 2022. Un po’ come accadde nel 2014 con Pat Symonds il quale, sfruttando al meglio la superiorità della power unit Mercedes all’alba della nuova era turbo ibrida riuscì a riportare il team dalle ultime posizioni ai piani alti della griglia.

A Dorilton Capital spetta analoga missione, con la speranza per gli appassionati che il ritorno al vertice non sia effimero ma una nuova e solida realtà nella categoria più importante nel motorsport.

A cura di Francesco Ciccio Lenti