Pagelle MotoGP Doha: Quartararo quasi perfetto, Ducati in crisi da campione

Ecco le nostre pagelle per l’appuntamento della MotoGP a Doha, nuovamente tenutosi sul circuito di Losail, in Qatar. Il vincitore della gara, ovvero Fabio Quartararo, merita un voto molto alto in virtù della sua ottima prestazione. La Yamaha però non sembra la moto migliore sulla piazza: lo è la Ducati, che tuttavia pecca della mancanza di un fenomeno vero in grado di concretizzare la superiorità tecnica della casa di Borgo Panigale.

Pagelle MotoGP Doha, i voti alla Top 3

Fabio Quartararo, 9,5. El Diablo riesce nell’impresa di far vincere due gare di fila alla Yamaha dopo 11 anni. Ciò grazie ad una condotta di gara quasi perfetta, di furba attesa dopo una partenza dalla griglia non molto rapida. Un po’ come Viñales a Losail 1, Quartararo segue chi gli sta davanti per poi attaccare veramente negli ultimi giri. Supera diversi piloti – tra cui i leader della gara Zarco e Martin – come un missile, e da lì in avanti nessuno riesce più a togliergli la vittoria.

Johann Zarco, 9. Ottima performance per il francese del team Pramac, chiusa con il sorpasso ai danni di Martin negli istanti finali del GP. L’ex centauro Avintia Racing parte secondo e chiude secondo: un risultato ottimo, che però mostra qualche dubbio. Soprattutto perché per gran parte della gara non riesce mai ad attaccare il compagno di squadra. Ci aspettiamo di più dall’attuale leader della classifica; stare davanti a Martin è il minimo per un pilota del suo talento.

Jorge Martin, 9. Meriterebbe il 10 per la grinta e la velocità che ci ha messo in tutto il weekend. La crescita rispetto al Round 1 è stata incredibile, con la pole position del sabato a certificarlo. Inoltre la corsa ha visto un Martin davvero in forma, costantemente davanti a tutti. Un ritmo infernale che negli ultimissimi giri si è fatto sentire: superato da Quartararo è entrato in difficoltà. Poi Zarco ha fatto il resto. P3 però di tutto rispetto e dalla grande spinta emotiva.

Le valutazioni agli altri protagonisti

Alex Rins, 8,5. La gara dello spagnolo poteva essere migliore: la P4 infatti gli sta un po’ stretta. Questo perché il centauro Suzuki si è trovato a battagliare più volte con Zarco, dovendo poi arrendersi allo straordinario motore della Desmosedici. Un po’ di motore in più avrebbe sicuramente permesso all’iberico di puntare al bersaglio grosso. Testa ora alle gare europee, tendenzialmente più favorevoli per il team, e la moto, di Hamamatsu.

Maverick Viñales, 7,5. Spreca la partenza dalla casella nr. 3 e per questo si vede costretto a rimontare. Tuttavia la gara del pilota di Figueres è più che buona, considerando la lotta contro due avversari ostici come Suzuki e Ducati. Deve essere dura duellare contro dei contendenti così forti, però Maverick lo ha fatto senza troppi patemi. Un lungo in curva 1 nelle ultime fasi del GP gli nega la P4: stavolta la concentrazione non era come quella di Losail 1. Peccato per lui.

Francesco Bagnaia, 7. Il voto poteva essere più basso, ma Pecco ha chiuso in P6, ovvero da dove era partito. L’ex centauro Pramac parte sottotraccia, senza strafare. Se ne sta tranquillo vicino a Jack Miller, poi pian piano recupera fino a portarsi dietro alla testa della corsa. Purtroppo a 6 giri dalla fine, nel tentativo di sorpassare Quartararo finisce lungo e rientra in P7. Sarà poi una P6 accompagnata da tanti rimpianti. Ma meglio di niente.

Enea Bastianini, 9. Da 19esimo a 11esimo. Una rimonta davvero concreta, 5 punti e solamente 5 secondi e mezzo di ritardo dal vincitore Quartararo. Non male per Enea, il migliore degli italiani come piazzamento dopo Bagnaia. Con anche l’onore di essere stato tra i più veloci in pista negli ultimi giri, sinonimo di una corsa in crescendo. Risultati come questi sono ottimi per un debuttante nella classe regina delle due ruote.