Parma, l’importanza della serenità

Per il gioco del Parma quella col Chievo era forse la partita più rognosa della stagione. Primo tempo noioso, ottimo il secondo. Pareggio stretto ai punti.

Parma – Chievo 1-1

Evito giri di parole inutili, nonostante la classifica del Chievo, alla vigilia della partita pensavo che il Parma sarebbe potuto andare in grande difficoltà e il rischio di lasciare il bottino pieno ai veneti, a mio avviso, era una possibilità tutt’altro che remota.

Da quando Di Carlo è tornato sulla panchina clivense la squadra ha cambiato totalmente atteggiamento, tornando ad essere una squadra difficile da affrontare per chiunque, più sicura nei propri mezzi. Lo dimostrano anche i pareggi con Napoli e Lazio.

Primo tempo accorto da parte di entrambe le squadre. Fase di studio prolungata, noia sugli spalti e molta attenzione in campo.

Nel secondo tempo parte forte il Chievo e trova subito il vantaggio con Stepinski. Reazione immediata dei crociati che, dopo un paio di buone occasioni non andate a punto, trovano una punizione da una buona posizione. In campo non c’è lo specialista dei calci piazzati Leo Stulac, allora è il capitano Bruno Alves ad incaricarsi della battuta. Il risultato è un capolavoro balistico che si insacca proprio all’incrocio dei pali. Sorrentino non ci arriva. Esplode il Tardini!

Una nuova perla da aggiungere a quelle viste in stagione di Dimarco contro l’Inter, Gervinho contro il Cagliari e Inglese contro Udinese e Torino. Forse è vero, il gioco del Parma non sarà divertentissimo, ma in compenso i nostri ragazzi ci fanno divertire con gol che non vedevamo da tempo in maglia crociata.

La partita si accende, i crociati giocano più disinvolti, mentalmente evidentemente più sereni dei veneti.

Ad un quarto d’ora dal termine il Chievo resta in dieci, espulso Depaoli per doppia ammonizione. Il Parma spinge e negli ultimissimi minuti un palo di Inglese grida vendetta, ma il pallone non entra e finisce 1 a 1.

Si è rivisto in campo Mattia Sprocati, oggetto finora misterioso della rosa crociata. Un paio di buoni spunti, qualche errore di troppo, ma in generale un buon impatto sulla partita. Giocatore sicuramente da tenere d’occhio nello scacchiere di D’Aversa, soprattutto nell’attesa del pieno recupero di Gervinho.

Nel punto conquistato col Chievo vedo più il bicchiere mezzo pieno che mezzo vuoto. Con i se e con i ma è sempre facile fare i tre punti e andare in campo alla garibaldina, ma ricordiamoci che in serie A a prenderlo in quel posto ci si mette un attimo.

E adesso tutti a Genova per una bella giornata di sport insieme ai fratelli doriani!

LA CLASSIFICA:

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