Disastro Parma: già pronta la ripartenza

Disastro Parma: pronto il mercato per la B

Subentrato a gennaio al posto del esonerato Liverani, con soli otto punti in quindici partite la gestione D’Aversa, non ha portato gli effetti sperati, condannando i crociati ad un quasi ritorno nella cadetteria, ormai si aspetta solo la matematica, salvo miracoli!

Arrivato al comando dei ducali nello scorso settembre, il presidente Krause ha giurato subito amore eterno alla squadra, promettendo ai tifosi di riportare i gialloblù nelle giuste dimensioni a cui appartengono. Ma il cosiddetto anno zero è andato oltre le più pessimistiche previsioni, con un piano di rifondazione tutto sbagliato. Un mercato estivo fatto con i piedi a partire dal ingaggio di Liverani, allenatore non adatto alla massima serie fino a tutte le scommesse perse come: Sohm, Brunetta e Cyprien; classificandosi addirittura come terza squadra di serie A ad aver speso di più dopo Juve e Inter, al netto anche dei vari riscatti già effettuati o da fare a fine stagione. A gennaio poi non è stato fatto nulla per migliorare, se non rinforzare la batteria delle prime punte con Zirkee e Pelle che uniti ai già presenti in rosa, non raggiungono neanche la doppia cifra tutti insieme.

Ma il presidente Krause è subito pronto a ripartire. Ponendo le basi di una programmazione futura grazie all’ingaggio di Javier Ribalta, spagnolo 41 anni nato come talent scout di Torino, Milan, Novara e Juve e poi consacratosi in Russia come direttore sportivo dello Zenit. Calatosi già da subito in questa nuova avventura italiana, andrebbe a ridimensionare il ruolo di Marcello Carli, che comunque dovrebbe rimanere in società come braccio destro del nuovo dirigente catalano, anche se la sua posizione è tutta da valutare visti i disastrosi risultati della stagione ancora in corso, di cui è additato tra i maggiori responsabili.

Difesa Parma: chi rimane

Tra i pali Sepe andrà via, ha diverse richieste, non ultima quella dell’Empoli prossima alla promozione. Conti e Bani torneranno alle loro squadre di appartenenza. La volontà è quella di tenere Pezzella e Osorio, almeno che non arrivino offerte sostanziali; così come per Valenti, acquistato da possibile crack ed invece mai esploso: tra Covid, infortuni ed un comportamento un po’ ribelle. Gli unici in odore di riconferma sono i veterani Iacoponi e Gagliolo ed il francese Laurini, salvo un accordo sullo svincolo su cui si sta lavorando. Chi si cercherà di rilanciare invece è il belga Busi. Musacchio svincolato a giugno invece potrebbe arrivare nel caso sia disposto a scendere di categoria.

Centrocampo: novità per gli scudati

A centrocampo sicuri di restare Grassi e Brugmann. Un tentativo verrà fatto anche per Kucka ed Hernani, su quest’ultimo è forte l’interesse della Fiorentina. Nonostante le lacrime Kurtic ha già la valigia pronta, mentre si cercano acquirenti per Sohm e Cyprien, ed almeno il francese una sistemazione dovrebbe trovarla. In entrata è arrivato lo svincolato uruguaiano Mir dal Penarol. Classe 2003 centrocampista box to box, dal futuro assicurato accostato a vecchie bandiere come Fuser e Dino Biagio. In più si segue Mannah Chiwisa, diciotto anni mediano dello Zambia che milita nella nostra serie D, ma già pronto a categorie superiori.

Attacco: si riparte da Mihaila e Man

In avanti sicuri partenti Gervinho, Pelle e Zirkee. Mentre Cornelius, Brunetta e Karamoh hanno richieste dall’estero e si cercherà di sistemarli, così come Sprocati, da valutare solo il danese. Le condizioni fisiche di Inglese invece frenano il suo mercato. Si ripartirà dai giovani Mihaila e Man.Per quanto riguarda le entrate la seconda punta di movimento Gavric e il trequartista Nikolic della Stella Rossa sono già sul taccuino di Ribalta, ma lo status di extracomunitari ne priverebbero l’ingaggio in caso di serie B.

Allenatore: partito il toto panchina

Il toto panchina non è ancora iniziato, di sicuro c’è solo la partenza di D’Aversa. Anche se il nome di Maran potrebbe essere molto più di un semplice rumor di mercato.