Parma: come decifrare l’altalenante inizio stagione?

Parma Up & Down: la squadra è con 9 punti in classifica. Chi sale e chi scende fra i ducali?

Tre vittorie e quattro sconfitte, questo recita lo score del Parma Calcio nell’attuale serie A. I ducali hanno ottenuto i loro punti contro Udinese, Sassuolo e Torino, ma allo stesso tempo hanno perso scontri diretti con SPAL e Cagliari.
I mugugni sulla squadra di D’Aversa sono tanti, non particolarmente per i risultati, poiché lo score di 9 punti dopo 7 partite è assai proficuo per una squadra che si deve salvare, ma per le prestazioni erogate con Lazio e Spal su tutte.
Questo è il grande problema del Parma, il carattere e la determinazione che troppo spesso vengono a mancare in partite “decisive”. Ne è lampante testimonianza la prestazione dell’ultima giornata a Ferrara dove i crociati, in vantaggio numerico nell’ultimo quarto d’ora, non hanno mai saputo calciare in porta e impensierire la difesa spallina.

Parma fra gli Up alcuni imprescindibili

Un nome è certamente quello di Dejan Kulusevski. Il talento svedese è uno spacca partite e uno di quei giocatori di fantasia di cui difficilmente mi priverei. D’Aversa, sotto questo punto di vista, a Ferrara è stato reo di averlo tolto troppo frettolosamente e di avere privato la sua squadra di fantasia e imprevedibilità.
Altri giocatori di cui il Parma non può fare a meno sono: Darmian e Kucka.
Darmian è un giocatore perfetto per il Parma, perché crea superiorità spesso e volentieri grazie alle sue proiezioni offensive ed è in grado di dispensare esperienza a tutta la squadra. La sua assenza si sta facendo sentire.
Per Kucko il discorso è simile a livello caratteriale e come pesantezza in una squadra così. Il giocatore slovacco è indispensabile (se a pieno regime ovviamente) per D’Aversa & Co. poiché è uno di quei giocatori che ti tiene decisamente alto il livello di attenzione e ti fa innalzare gli accorgimenti durante il match.

Di chi può e deve fare a meno il Parma?

Gervinho. Sì comprendo che sembra strano estromettere l’ivoriano dai necessari e che sia altrettanto strano inserirlo in quelli di cui i crociati possono fare a meno, ma giuro che posso spiegare.
Per chi non ha visto la partita con la SPAL, con la Lazio e con il Sassuolo non può capire cosa voglia dire avere Gervinho non in giornata in squadra. Io ve lo spiego con poche parole: EGOISTA, INUTILE e l’ho già detto INUTILE? Certo, capisco che un giocatore del suo calibro è uno di quelli che, soprattutto per una squadra come il Parma, lo lasci in campo anche con una gamba sperando in una sua magia, ma spesso è controproducente.
Un altro giocatore di cui i crociati devono imparare a fare a meno è certamente Gagliolo terzino e Iacoponi centrale. Sono giocatori malamente adattati e che comportano scarsi risultati nei ruoli in cui vengono utilizzati.

I casi Karamoh e Siligardi

Menzione speciale va certamente fatta per Karamoh che in questo momento è un vero e proprio punto di domanda della rosa gialloblù. Cinque minuti con la Juve e quindici con la Lazio sono il suo bottino stagionale. Merita attenzione anche l’anomala situazione di Luca Siligardi che come esubero è stato messo fuori rosa, nonostante la scorsa stagione avesse collezionato 29 presenze, 1 gol e 2 assist. Siamo certi che sia stato corretto svenarsi con un giocatore giovane e certamente impulsivo, invece che puntare su un giocatore esperto e di sicura utilità?
Staremo a vedere quali scelte il DS Daniele Faggiano farà a gennaio.

A cura di Alessandro Mora