Le partite più belle del Milan a San Siro

Vedi anche

Derby storici, notti europee: Riviviamo le partite più belle del Milan a San Siro

Le partite più belle del Milan a San Siro – Ormai il progetto di Milan e Inter sembra chiaro: Costruire un nuovo stadio, moderno, che verrà utilizzato da entrambe le squadre. Non è ancora stato definito il futuro dell’attuale stadio di San Siro. Il dibattito tra chi lo vorrebbe abbattere per far posto al nuovo stadio e chi lo vorrebbe conservare per motivi storici e cultuali è ancora aperto. Stando alle ultime notizie, pare che il progetto più quotato preveda il salvataggio di almeno una parte del “vecchio San Siro”, che verrà riconvertito in un’area sportiva aperta a tutti.

Indipendentemente dal futuro dello stadio, certi ricordi rimarranno indelebili per i tifosi. Nel corso della sua lunga storia, lo stadio Meazza di San Siro ha ospitato diverse gare indimenticabili per i rossoneri. Ecco le 4 partite più belle del Milan a San Siro:

Milan – Real Madrid 5 a 0 (19 aprile 1989)

Era chiaramente il Milan di Gullit, Rijkaard e Van Basten. Il Milan guidato da Sacchi, niente meno che una delle più grandi squadre che il calcio abbia mai conosciuto.

Il Milan incrocia il Real Madrid nella semifinale di quella che all’epoca si chiamava Coppa dei Campioni. I merengues vantano giocatori del calibro di Butragueno e Hugo Sanchez. Si scontravano due tra le più grandi squadre dell’epoca. Il match d’andata termina 1 a 1 al Bernabeu. Un arbitraggio discutibile penalizza i rossoneri. Ma a San Siro è un’altra storia.

Dopo soli 11 minuti, Ancelotti, perno del centrocampo di Sacchi, trova un gran bel gol con un destro dalla distanza. Al 25° minuto Riijkard svetta su tutti e insacca di testa su assist di Tassotti. Prima del termine della prima frazione il Milan chiude la partita con il 3 a 0 firmato da Gullit (servito da Donadoni). Nel secondo tempo c’è tempo anche per una grande azione tutta olandese: Riijkard serve Gullit che fa sponda per Van Basten. Il cigno di Utrecht insacca. Verso la fine del match arriva la gloria personale anche per Donadoni, protagonista di una grande partita, che trova l’angolino e firma il 5 a 0. Una strabordante manita che non può non entrare a far parte delle partite più belle del Milan a San Siro. Anche perché i rossoneri trionferanno poi in finale contro la Steaua Bucarest con un sonoro 4 a 0.

Milan – Ajax 3 a 2 (23 aprile 2003)

Partita non adatta ai deboli di cuore quella contro l’Ajax del 2003. Il Milan di Ancelotti trova gli olandesi nei quarti di Champions League. L’andata termina con un pericoloso 0 a 0 che obbliga i rossoneri a vincere a San Siro. Un lavoro reso ancora più complicato dalle assenze a centrocampo: mancano Pirlo, Gattuso e Seedorf. L’Ajax non scherzava, nella partita c’erano giovani calciatori poi divenuti protagonisti di una carriera invidiabile. Ibra su tutti ma anche Sneijder e Chivu. Nel Milan c’era un Super Pippo Inzaghi nel fiore dei suoi anni, Shevchenko e Rui Costa.

Il primo tempo termina 1 a 0 per il Milan con il solito Inzaghi. Da segnalare un prodigioso intervento del portiere Lobont su Brocchi. Ma nella seconda frazione succede di tutto: Litmanen trova il gol del pareggio. Passano pochi minuti e Shevchenko segna di testa su assist di Inzaghi il gol del nuovo vantaggio. Pienaar al minuto 78 trova il gol del 2 a 2 che sembra spegnere le speranze del Milan. Ma in pieno recupero, Ambrosini spizza per Inzaghi che si trova solo davanti a Lobont e, con un tocco (sgraziato come al solito ma efficace) scavalca il portiere. Tomasson tocca il pallone (che stava già entrando) e mette in rete. San Siro esplode.

Con questo gol all’ultimo respiro il Milan si porta in semifinale di Champions. Batte l’Inter nel doppio scontro e vince in finale contro la Juve ai rigori aggiudicandosi la sesta Champions della sua brillante storia.

Milan – Inter 3 a 2 (21 febbraio 2004)

Non poteva mancare un derby nella collezione delle partite più belle del Milan a San Siro. A scapito del famoso 6 a 0 del 2001, ho inserito il 3 a 2 del 2004 per via della sua maggiore spettacolarità. Il Milan di Ancelotti è primo in campionato e non deve commettere passi falsi per farsi raggiungere dalla Roma di Capello. Quella del derby è una fredda e nebbiosa giornata di febbraio. Nel Milan gioca un giovane Kakà, alla sua prima stagione in Italia. Mentre l’Inter parte con il tandem di peso Vieri – Adriano.

L’Inter va subito in vantaggio con Stankovic che segna direttamente da calcio d’angolo. Al minuto 40, i nerazzurri trovano anche il secondo gol: tiro dal limite di Zanetti che beffa Dida dopo la deviazione di Kaladze. Ma il secondo tempo è un altro Milan: Tomasson segna da due passi e un minuto dopo sale in cattedra Kakà che centra l’angolo basso dal limite dell’area. Minuto 85, la partita sembra ormai destinata a finire in pareggio quando Seedorf prende palla, si libera dalla marcatura, si accentra e scarica un missile da più di trenta metri che si insacca alle spalle di Toldo. San Siro impazzisce così come Galliani in tribuna.

Il Milan termina il campionato del 2004 al primo posto vincendo il suo diciassettesimo scudetto.

Milan – Manchester United 3 a 0 (2 maggio 2007)

Dopo la partita di andata in cui il Milan aveva perso 3 a 2, i rossoneri aspettavano gli inglesi a San Siro per giocare quella che doveva essere la partita perfetta. E così è stato. Era la semifinale di Champions League. All’andata nonostante la sconfitta, il Milan aveva dimostrato che poteva giocarsela soprattutto grazie a una prestazione sublime di Kakà condita con due gol di rara fattura. Era Ancelotti contro Ferguson ma soprattutto Kakà contro Ronaldo, i due giocatori più forti del mondo in quel momento.

La partita perfetta si fa vedere dopo soli 11 minuti, quando il fenomeno brasiliano sblocca la partita su assist di Seedorf. Al 30°, lo stesso olandese raddoppia grazie a una grande azione caparbia dal limite dell’area di rigore. Nella ripresa il Manchester tenta la reazione ma Oddo e Gattuso sono impeccabili nel contenere CR7. Nemmeno Rooney causa troppi grattacapi alla difesa milanista. Al minuto 78 Ambrosini serve Gilardino che da solo davanti al portiere insacca il gol che chiude definitivamente la partita sul punteggio di 3 a 0.

Il Milan così trova il Liverpool in finale ad Atene due anni dopo l’incubo di Istanbul e questa volta, con un Inzaghi in grande spolvero, sappiamo tutti come è andata a finire…

ACMilan