Piatek e Paquetà lanciano il Milan in orbita

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Piatek e Paquetà hanno avuto un impatto devastante in Casa Milan, ben oltre le più rosee aspettative

5 reti in 6 partite per Piatek. Numeri da capogiro ed esordio migliore addirittura di mostri sacri quali sono stati Kakà, Shevchenko ed Oliver Bierhoff.

Ecco, coi paragoni è bene andarci piano, ma l’impatto che il polacco ha avuto a livello realizzativo è fuori da ogni previsione. D’accordo, con il Genoa ha avuto un ruolino di marcia pazzesco, ma mai nessuno, me compreso, si sarebbe aspettato che questo ragazzo potesse continuare su medie stratosferiche anche in quel di Milanello. Soprattutto vista la piazza che non perdona e la pressione elevatissima viste le vicissitudini che, negli ultimi anni, hanno riguardato tutti i centravanti arrivati a Milano.  Basti pensare al fallimento di quell’essere che di nome fà Higuain per capire di cosa sto parlando.

Gattuso in conferenza: ” come un neonato che dice sempre mamma, mamma o papà, papà, Piatek dice sempre gol, gol, gol”!

Ecco, paragone migliore il nostro buon Ringhio non poteva farlo. Il polacco è una macchina, una macchina da gol programmata per finalizzare anche le palle più sporche.

Pensate bene alla rete del pareggio contro l’Atalanta: cross “sfigatissimo” di Rodriguez, strano eh, palla che cade morta in mezzo all’area e che succede? Il nostro Piatek ci mette lo zampino e con un colpo da maestro la insacca. Trasformando una palla senza nessuna pretesa in un prezioso assist. Per chi ancora non lo ha capito dopo questa presentazione è questo che ci mancava! Un giocatore con i colpi del campione, che possa risolvere da solo le partite, facilitando tutto quello che è il diktat del Mister in campo.

Anche  la seconda rete è potenza pura. Colpo di testa vincente e Zapata steso a terra. La forza e la versatilità del nostro polacco paiono non avere limiti. Quello che fà la fame e la voglia  di vincere non lo può fare nessun tipo di talento se mal sostenuto da un’ambizione spenta. Probabilmente, in questi anni, non abbiamo mai trovato, anche per colpa nostra, un bomber affamato e pronto a mettersi al servizio di tutta la squadra.

Paquetà: il brasiliano con la forza di un vichingo e la classee verde-oro

Recupera palloni, lotta a metà campo, dispensa assist e segna. Ecco Paquetà. Forse il nome fà sorridere, ma non lasciatevi ingannare, l’ultimo che provò a fare qualche battuta su un certo debuttante di nome Kakà, dovette mandare giù tanti di quei rospi da farsene una ragione. Quando il Diavolo pesca in Sud America, ma sopratutto Leonardo, difficilmente sbaglia.

Impatto devastante nell’immediato per Paquetà. I numeri dicono questo. Media voto abbondantemente sopra la sufficienza piena, inserimenti negli schemi rapidissimi e tecnica sopraffina oltre che una voglia matta di far bene, lo hanno già fatto eleggere tra gli idoli del Milan di Gattuso.

Il brasiliano pensa solo ad allenarsi, al Milan e alla fidanzata. Zero mondanità, zero stupidate e zero menate da social che ormai intossicano la vita di quasi tutti noi, atleti compresi. Parrebbe essere il ritratto del giocatore-professionista perfetto, fin qui confermato e che speriamo possa ancora crescere e, sopratutto, levarsi grandi soddisfazioni col Milan vincendo più trofei possibili.

La prossima giornata ci attende l’Empoli dove i tre punti sonod’obbligo, nonostante una difesa fatta da 11 giocatori dietro la linea della palla che dovremo scardinare in tutti i modi. Questa volta, però, paura non ne ho. Abbiamo il Pistolero con i colpi pronti in canna e un Paquetà che vive per mandarlo in porta!

I meme sull’avvicendamento di Higuain con Piatek si sprecano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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