Copa Liga Profesional: Racing, vittoria e polemiche. Cade il Boca a Santa Fe

Copa Liga Profesional: Racing, vittoria e polemiche. Cade il Boca a Santa Fe

Ed ecco a voi che è iniziata la nona (non la Sinfonia di Beethoven) ma la giornata di Copa Liga Profesional che diventa ogni settimana più intricata. Stiamo arrivando alla fine della fase regolare di questa competizione con un quadro davvero impronosticabile nella lotta per i primi quattro posti -tralasciando il Colòn- che è l’unica certezza e che si dirige spedito verso la corsa alle migliori otto.

Per la partita inaugurale di questo nono turno andiamo a Vicente Lopez, una zona bene di Buenos Aires: residenziale, gente benestante ecc.. ma quando si parla di calcio si fa sul serio, quindi l’interesse non è diverso da quello che può nutrire uno che viene da una delle villas. Bene, iniziamo.

Platense-San Lorenzo 2-4

In attesa della partita di ritorno che deciderà quale competizione continentale disputerà el Ciclòn, la formazione di Diego Dabove ha piazzato la terza vittoria di fila nel torneo domestico -la quarta in totale-, che proietta -almeno in attesa delle altre partite- gli azulgrana nella zona di qualificazione del gruppo A a quota 14. Un altro po’ d’ossigeno per quelli di Boedo, che faranno bene a respirare il più possibile, perché in settimana li attende un appuntamento decisivo per il prosieguo della stagione: sarà Libertadores o Sudamericana?

El Calamar continua nel suo percorso tra alti e bassi, ma è la migliore tra le neopromosse se si considera che: non ha subito risultati clamorosi, ha vinto il suo Clasico e ha steso il Central Cordoba nello scorso turno, l’obbiettivo è fare punti certo, tuttavia non sono mancate le occasioni in cui el Marròn s’è tolta degli sfizi.

Rompe gli equilibri Federico Gattoni per il San Lorenzo, che sfrutta bene la torre dell’ex Racing Alejandro Donatti e la manda alle spalle di Jorge De Oliveira. Il pari lo firma Facundo Curuchet (sempre più una garanzia) che insacca di sinistro dopo la chiusura di uno splendido uno due con Franco Baldassarra. Il nuovo vantaggio dei ragazzi di Dabove arriva con uno splendido gol da metà campo del classe 2000 Alexis Sabella su assist di Nicolas Fernandez, un sinistro micidiale, con qualche responsabilità di Jose Devecchi. Il Platense però si rifà sotto grazie ad un calcio di rigore causato dall’estremo difensore del Ciclòn e trasformato da Mauro BogadoGabriel Rojas è l’uomo che riporta in vantaggio el Santo de Boedo, che grazie di nuovo al contributo di Nicolas Fernandez insacca alle spalle del portiere di casa con una chilena che vedremo certamente tra le migliori reti di questo turno. Chiude i giochi Franco Troyansky che quasi di petto la mette dentro sugli sviluppi di un corner battuto da Rojas, autore dello spettacolare gol precedente. E’ 2-4 a Vicente Lopez.

Estudiantes-Aldosivi 1-0

E finalmente torna a vincere el Pincha, ma non a convincere nel modo di portare a casa i tre punti. Tuttavia erano quelli che servivano per rilanciare la formazione allenata da el Ruso Zielinski nella sua zona di competenza. Vittoria che arriva dopo oltre un mese di risultati non proprio rosei, visto che la partenza a razzo dell’equipo tetracampeòn de América aveva colto di sorpresa tutti. Un colpo fondamentale battuto dai ragazzi di La Plata: ci sono anche loro.

El Tiburòn di Fernando Gago subisce la seconda sconfitta di fila, in maniera sfortunata e dolorosa. Una sconfitta immeritata (diversamente da quella patita lo scorso turno a Paranà) e che compromette la situazione in termini di qualificazione (che è ancora possibile). Una squadra davvero molto intrigante, alla quale manca ancora un pizzico di esperienza. Ah, la cosa interessante è che: il capocannoniere della competizione è proprio il loro: Federico Andrada.

Il match si decide nel recupero grazie ad un contropiede imbastito da Mauro Diaz che poi scarica a sinistra dove sta arrivando Martin CauteruccioPocernjic fuori causa ed è solo un accomodare la sfera infondo al sacco. 1-0 a La Plata.

Defensa-Talleres 2-2

Parità tra Beccacece Medina a Florencio Varela, una parità che fa rimanere appaiate le due squadre ad una sola lunghezza l’un dall’altra -il cui primato è dell’equipo di Cordoba- che grazie alle vittorie: contro il Boca -in quel della ‘Bombonera‘- prima e quella tra le mura amiche del ‘Mario Alberto Kempes‘ poi contro l’Independiente, si è completamente rivitalizzato. L’equipo di Cordoba con il risultato di ieri, ha ottime possibilità di qualificarsi: impressione percepibile soprattutto dagli ultimi quattro impegni che il calendario mette davanti a la T, in cui compare solo un ostacolo abbastanza complicato da superare: il Lanùs di Zubeldìa. Magari fino ad allora avranno già sbrigato la pratica, o magari dobbiamo prepararci ad un finale al cardiopalma, beh: vediamo, no?

Defensa che guadagna un punto, ma che si morde le mani dalla rabbia visto il modo in cui per ben due volte si è fatto raggiungere. Tre punti che sarebbero stati importantissimi per l’Halcòn al fine di guadagnare una posizione tra le prime quattro, a dispetto anche degli ultimi due risultati che dicono: una sconfitta, contro il Boca ed un pari, contro il leader del gruppo B rappresentato dal Vélez. Per come è arrivato il punto: per parte del Defensa è un’occasione buttata alle ortiche -mista ad una buona dose di sfortuna-, el Tallerazo non può far altro che prendere e portare a casa, visto il modo in cui l’ha riacchiappata.

Pronti, partenza e gol, si sblocca subito la partita con Miguel Merentiel, che sfrutta un gran cross da destra di Ciro Rius e insacca al volo alle spalle di Guido Herrera. Il pari della arriva grazie a due autogol: questo è il primo. Palla ancora sulla catena di destra sui piedi di Diego Valoyes che la mette in mezzo rasoterra a cercare un compagno ma, è il difensore centrale del Defensa: Nestor Breitenbruch a trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, deviando il pallone nella sua porta. Tornano in vantaggio i ragazzi di Beccacece con Lautaro Escalante, che concretizza l’assist dell’ autore del primo gol, Merentiel. Il secondo pareggio del Talleres ha quasi del comico: Carlos Auzqui davanti ad Ezequiel Unsain tira e l’estremo difensore gialloverde si fa trovare pronto, arriva di corsa Michael Santos nel tentativo di agganciare la sfera, ma quest’ultima sbatte sul corpo di Juan Rodrigiuez (l’altro centrale del Defensa) e spiazza di nuovo Unsain. E’ 2-2 a Florencio Varela.

Racing-Independiente 1-0

Certo che dev’essere davvero difficile commentare una partita dall’impatto mediatico simile in Argentina -e lo dico io, che vivo dall’altra parte del mondo-, commentarla soprattutto con quel silenzio tombale che vigeva in uno stadio immenso come ‘El Cilindro‘, un’atmosfera spettrale, che speriamo tutti sia l’ultima che vedremo di qui a breve.

Un Clasico de Avellaneda segnato dalle assenze in ambo le parti: Domingo Blanco, Lucas RomeroSebastian Sosa in campo, mentre in panchina è mancata la figura carismatica di Julio Cesar Falcioni. Per la Academia le assenze pesanti rispondevano al nome di: Nacho PiattiEzequiel Schelotto e Dario Cvitanich -escludendo gli assenti da tempo-.

Una partita nel complesso molto brutta, condizionata anche dalla pioggia autunnale incessante che si è abbattuta su tutta Buenos Aires ieri sera e che di conseguenza ha reso il match pregno di errori tecnici da una parte e dall’altra.

Continua il momento no dell’Independiente, che non vincendo da quasi un mese rischia davvero di scivolare fuori dalla corsa alla qualificazione alla fase finale del torneo, anche se ieri…ve lo spiego tra poco va. Rojo che comunque devono darsi una mossa e racimolare il necessario per ciò che resta di questa competizione domestica e devono farlo subito, anche se nel prossimo turno avranno come ospite un cliente scomodo come il Defensa y Justicia.

Si riprende subito il Racing dopo la sconfitta interna nello scorso turno per 4-2 contro el Tomba e si riprende nella partita più importante del torneo. Un toccasana per il club, per i tifosi ma soprattutto per Juan Antonio Pizzi, che con questi tre punti (che simbolicamente ne valgono molti di più) credo si sia conquistato almeno un pochino di fiducia da parte dell’ambiente racinguista -certo, il presidente de la AcademiaVictor Blanco aveva detto che in ogni caso, si sarebbe andati avanti con el Macanudo, ma sapete sono frasi di circostanza-, magari non l’avrebbero mandato via subito, ma appena dopo la fine del torneo. A mio parere proprio questa vittoria ha contribuito ad iniziare a dare fiducia a Pizzi.

L’epilogo arriva a qualche secondo dalla fine in una partita dove si può dire senza creare scandalo che: la squadra che ha fatto meno peggio è stata il Racing. Lo scandalo lo crea invece l’arbitro che risponde al nome di Vigliano. Siamo nel corso dell’ultimo giro di orologio, minuto 94 dei cinque di recupero assegnati: Ivan Maggi sta correndo sulla catena di sinistra ed è arrivato in zona cross, quando lo sfida in uno contro uno Sergio Barreto e azzardando un contrasto assolutamente pulito, Maggi cade in area -ma non protesta neanche lui- e Vigliano comanda il tiro dagli undici metri, rigore a tempo scaduto. Va Enzo Copetti dal dischetto e batte Milton Alvarez. Il Clasico de Avellaneda si tinge di bianco e azzurro. Prepariamoci ad una settimana di polemiche infuocate in Argentina, tanto per scaldare un po’ l’autunno dell’emisfero sud.

Godoy Cruz-Arsenal de Sarandì 2-3

Incredibile ma vero, arriva la prima vittoria per i ragazzi di Sergio Rondina che sbancano Mendoza. Una ventata d’aria fresca dopo un percorso che davvero definire disastroso è un eufemismo, anche se nello scorso turno sono riusciti a strappare un pari al River. Tre punti che servivano come l’acqua nel deserto. Biglietto da visita che migliora un pochino in vista  della Copa Sudamericana (la cui fase a gironi inizierà il prossimo 21 aprile), tenendo conto poi di ciò che le è toccato in sorte -che vedremo nel pezzo apposito-, direi che la dea bendata ci ha messo del suo.

A el Tomba mi sento solo di applaudire già per il fatto che questo torneo lo stia affrontando e lo stia facendo in questo modo: alla sua maniera, con le unghie e con i denti, quasi con la forza della disperazione -una forza che gli ha permesso di ottenere anche dei buoni risultati-, un equipo che va avanti davvero col cuore.

Apre i giochi per l’Arse Jesus Soraire che su cross di Leonel Picco la mette di destro al volo all’angolino alto, niente da fare per il portiere paraguaiano: Juan Espinola. Impatta l’equipo di Mendosa con Ezequiel Bullaude, che arriva a rimorchio dopo il tentativo di Martin Ojeda respinto da Alejandro Medina e la insacca potentemente. Tornano in vantaggio i ragazzi di Sergio Rondina e lo fanno con Lucas Albertengo che di testa concretizza il cross messo -di nuovo- da Leonel Picco. Formazione di Sarandì che addirittura allunga con Bruno Sepulveda, che sfrutta ottimamente un assist a limite dell’area di Lucas Albertengo. Il Godoy Cruz accorcia Tomas Badaloni, che di testa la mette dentro dopo il cross di Hugo Silva. E’ 2-3 a Mendoza.

Argentinos Juniors-Central Cordoba 0-0

Pari che non fa bene a nessuno quello a La Paternal tra el Bicho e el Ferroviario, tra Gustavo Coleoni e Gaby Milito. Un pari che lascia le due compagini con l’amaro in bocca per non averne saputo approfittare per fare un balzo concreto in classifica.

Il Central Cordoba è da qualche turno che va a spizzichi e bocconi, la sua ultima vittoria risale allo scorso 12 marzo in casa dell’Aldosivi, poi ne è seguito un rullino di marcia abbastanza stentato, il che è un peccato se si pensa a come era partita la squadra di Santiago del Estero, ma il fieno da mettere in cascina è ancora disponibile, sebbene ci siano sulla sua strada due avversari proibitivi come River e Racing -cronologicamente alla prossima ed alla penultima giornata-. Ma sappiamo bene che non hanno nulla da perdere, attendiamoci di tutto.

Dopo una brutta partenza da parte delle cebollitas, che hanno collezionato nei primi tre turni il medesimo numero di sconfitte, Gaby Milito è riuscito a svoltare con la vittoria al Monumental dopo la quale è riuscito a piazzare el Bicho dove si trova attualmente -merito anche di rallentamenti altrui-. Un punto che li vede uscire meglio dal campo -soprattutto dopo aver resistito al Colòn in questa competizione, ed addirittura averlo buttato fuori dalla Copa Argentina. E 0-0 quindi a La Paternal.

Rosario Central-Banfield 3-1

I ragazzi di Kily Gonzalez rialzano la testa dopo la sconfitta di Boedo, ci voleva proprio una boccata d’aria fresca per l’equipo Canalla. Un risultato importante contro una squadra davvero molto difficile da affrontare, che da morale e torna a far brillare la speranza della qualificazione, che adesso si vede molto meglio. Rinfrancati anche dal fatto di aver trovato un buon girone nella seconda competizione continentale del Sudamerica.

Stop per Sanguinetti, uno stop -inizialmente poco preventivabile- che adesso certamente ridimensiona i piani de el Taladro e lo costringerà a correre nelle ultime quattro partite rimanenti per staccare il biglietto con la destinazione fase finale, ed il calendario di per sé non li aiuta tantissimo visto che sulla sua strada si pareranno: Platense, River, Argentinos e Godoy Cruz. L’unica scusante per il tipo di risultato possono essere le assenze che hanno falcidiato chiunque a turno in questo torneo.

I ragazzi della provincia di Lomas de Zamora passano in vantaggio con un colpo di testa di Julian Ezeiza, che concretizza nella maniera migliore il calcio di punizione battuto da Mauricio Cuero. El Canalla pareggia con il suo uomo simbolo Marco Ruben che allo scadere della prima frazione, usa anche lui al meglio la testa concretizzando un cross da sinistra di Luciano Ferreyra. I gialloblu la ribaltano sugli sviluppi di un calcio d’angolo dove dal nulla si materializza Lucas Gamba. Chiude i giochi Joaquin Laso che si fa trovare al posto giusto nel momento giusto dopo il palo colpito di testa da un altro Ferreyra, Nocolas sugli sviluppi di un corner. Finisce 3-1 al ‘Gigante de Arroyto‘.

Patronato-Gimnasia 4-1

S’è svegliato troppo tardi el Patròn, questa è l’osservazione che mi viene subito da fare. Una squadra con un buon organico e che poteva certamente fare meglio, ma purtroppo negli ultimi quattro turni non può che onorare la maglia ed il torneo. Un’occasione sprecata, un vero peccato.

Il Gimnasia non fa una buona impressione in vista dell’appuntamento della settimana prossima che lo vedrà impegnato nel Clasico de La Plata, l’incontro più importante dell’anno per el Lobo. Vedremo cosa accadrà, visto che potrebbe essere il primo dei turni a sancire qualche verdetto.

La festa del gol la apre Gabriel Gudino che insacca l’assist da sinistra di Nicolas Delgadillo e trafigge Rodrigo Rey. Nella seconda rete le parti si invertono: Gudino assistman e Delgadillo goleador dopo un contropiede micidiale. Il tris lo firma Sebastian Sosa Sanchez, che mette dentro su assist di Braian Niveas. Si ripete il tandem Delgadillo-Gudino per la firma del poker (e la doppietta da parte di quest’ultimo).Un rigore salva la faccia al Gimnasia -per quanto possibile- che trasforma Lucas Licht per il 4-1 finale.

Uniòn (SF)-Boca 1-0

Dopo diciotto anni, finalmente el Tate riesce a battere il Boca. Una vittoria che proietta el Tate nella parte alta della della Zona B, dopo una serie di risultati che hanno lasciato l’amaro in bocca, soprattutto pareggi. Tuttavia non possono passare in secondo piano le vittorie contro Lanùs e Patronato e l’unica sconfitta contro il Vélez lo scorso turno. Purtroppo però, gli ultimi quattro turni non sorridono affatto a el Tatengue, che dovrà affrontare nell’ordine: Talleres, Independiente, Defensa e poi avrà el Clasico Santafesino  all’ultima giornata. Un calendario per niente invidiabile.

Il Boca ha dei problemi -e non lo sappiamo da adesso-, interni e sul campo. Pergolini silurato, Ameal -presidente de iure- sostenuto da Juan Roman Riquelme che sembra spettatore di ciò che sta accadendo nel club e infine lui, quello che gli addetti ai lavori configurano come il presidente de factoJuan Roman Riquelme. L’uomo che ha i numeri di telefono dei calciatori sudamericani di tutta Europa. Un quilombo insomma, come si direbbe da quelle parti. In campo invece possiamo notare come gli Xeneizes non abbiano: né un undici titolare certo e tantomeno una qualche identita di gioco, e no: non è colpa di Miguel Angel Russo. Il Boca è stanco, è questo il motivo e c’è bisogno di rinnovamento in campo e fuori -e quando dico fuori, sappiamo tutti a quale evento mi sto riferendo-.

La partita la risolve Nicolas Penalillo con un tiro da distanza ravvicinata, dove Esteban Andrada ci mette il piede ma non basta, la palla termina in fondo al sacco. 1-0 al ‘15 de Abril

River-Colòn (SF) 3-2

E alla fine arriva la capitolazione del Sabalero di Edu Dominguez e arriva contro il River del Muneco, che finalmente torna al gol e -cosa più importante- vince a differenza della rivale storica. Una vittoria però non facile contro una squadra che fino ad ora ha tenuto un rullino di marcia spettacolare -e soprattutto oltre le aspettative-. Millonarios che tornano in zona qualificazione.

Arriva la prima sconfitta per il Colòn dopo essere rimasto imbattuto per otto turni, arriva al Monumental dopo un percorso straordinario che ha visto i santafesini dominare in lungo e in largo -anche quando i tre punti non sono arrivati-. Lo stop c’è stato, ora vedremo la loro capacità di resilienza da parte dell’unica squadra costante del torneo. La qualificazione è solo una formalità, la questione principale sarà osservare come reagiranno.

I Millonarios aprono le marcature con il giovane classe 2001 Lucas Beltran, che concretizza una magnifica intuizione di Nico De La Cruz e la mette alle spalle di Leo Burian con uno splendido pallonetto. I ragazzi di Dominguez pareggiano Christian Bernardi su assist di Facundo Farias, un tiro rasoterra sul quale Franco Armani si distende ma può fare decisamente poco. Nuovo vantaggio del River con Fabricio Angileri che su calcio di punizione la mette all’angolino in alto a sinistra, lì dove l’estremo difensore del Colòn non può arrivare. Gonzalo Montiel sembra averla chiusa su rigore che sigla il 3-1. Il Colòn però batte un altro colpo, con Rodrigo Aliendro, che su un calcio di punizione buttato in mezzo da Cristian Ferreira ci mette la testa e fa 3-2. Finisce così a Nunez. Il Colòn è sempre presente, anche quando perde.

Huracan-Sarmiento 3-0

L’abbiamo attesa, l’abbiamo sperata e finalmente ci siamo, eccola qui la prima vittoria di Frank Dario Kudelka sulla panchina del Globo. Netta, forte e chiara un 3-0 che ci voleva dopo un percorso fatto di pareggi e la casella di vittorie ferma a quota uno -datata 20 febbraio ai danni del Patronato- tuttavia anche quella delle sconfitte è rimasta ferma al medesimo numero- e si deve risalire alla prima giornata del torneo -14 febbraio- contro il Defensa per 3-2.

Sarmiento che continua in un andazzo abbastanza stentato, meno lineare dell’altra neopromossa il cui comandamento per questo torneo -e per la prossima edizione della Liga Profesional– è: sumar puntos.

E’ Juan Garro ad aprire le marcature su una palla al centro messa rasoterra da Nico Cordero, destro e niente da fare per Manuel Vicentini. Si ripete Garro sugli sviluppi di un corner messo in mezzo da Franco Cristaldo. I giochi li chiude Sebastian Ramirez che sfrutta al meglio uno splendido assist di Esteban Rolòn. E’ 3-0 al ‘Adolfo Duco‘.

Lanùs-Newell’s 1-3

A proposito di prime vittorie, è arrivata anche quella di German Burgos sulla panchina della Lepra (che ha sostituito proprio Kudelka), una prima vittoria che coincide anche con la prima vittoria del Newell’s nel torneo che finalmente è arrivata dopo un percorso tutt’altro che positivo. Con l’obbiettivo qualificazione ormai sfumato, tutti gli sforzi della banda rojinegra saranno concentrati in quella che per loro sarà la partita più importante dell’anno, perché tra due settimane c’è in programma il Clasico Rosarino.

Lanùs che cade e rimette tutto in discussione lassù nella Zona B -non che fosse mai stata chiusa la bagarre-, ma che adesso viene resa ancor più difficile di quello che poteva essere, adesso i passi falsi costano davvero cari. Inoltre il calendario non è favorevole ai ragazzi di Zubeldìa visto che dopo il prossimo turno contro il Sarmiento, avranno sulla loro strada Vélez e Boca.

E’ il Lanùs ad aprire le marcature con…c’è davvero bisogno di dirlo? Pepe Sand, che la mette dentro su assist da sinistra di Franco Orozco. Impatta la Lepra con Jonathan Cristaldo, che l mette dentro dopo un corner battuto da Maxi Rodriguez. La ribalta addirittura la formazione del Mono con Jeronimo Cacciabue che su una situazione confusa in area, spunta e trova il 2-1. Ancora Jeronimo Cacciabue, fa il terzo gol e chiude i giochi dopo uno splendido assist di Jonathan Cristaldo. E’ 3-1 a ‘La Fortaleza’.

Atletico Tucuman-Vélez 2-0

Al ‘Jose Ferro‘ di San Miguel de Tucuman, arriva la terza vittoria nella competizione del Decano guidato da Omar De Felippe, vittoria a sorpresa visto l’avversario. Una vittoria che rimette in gioco anche le loro di chance per la qualificazione. Saranno quattro turni che definire di fuoco non basta.

Vélez che cade e rimette in corsa quelle dietro -che si trovano ad una distanza molto ravvicinata-

E’ Oliver Benitez a rompere l’equilibrio, che arriva in corsa sull’assist di Javier Toledo e batte Lucas Hoyos (gol causato anche da un errore da matita blu di Pablo Galdames che si addormenta nella sua metà campo). La chiude Augustin Lotti, che batte Lucas Hoyos dopo che aveva resistito di nuovo a Oliver Benitez, dopo uno splendido cambio di gioco da circa trenta metri di Ramiro Ruiz. Finisce 2-0.